POV'S BIA
Erano passati un po' di mesi da quando io e Regulus eravamo andati a vivere insieme.
Era la più bella delle favole. Vivere con Regulus era una favola.
Era sera, avevamo appena finito di cenare e mentre io sistemavo, Regulus leggeva sul divano con Black che dormiva accanto a lui. Finì di lavare i piatti e mi sedetti accanto a Regulus che stava leggendo uno dei libri che usavo per studiare, lì trovava interessanti e ogni tanto mi aiutava a studiare.
"Che cosa leggi?" Gli chiesi mentre mi sedevo, facendo attenzione al gatto pigrone alla sua sinistra.
"Uno dei tuoi libri. Stavolta tocca ad 'Amore e Psiche'. È molto bello come libro, non mi stupisco che tua nonna lo avesse." Mi rispose guardandomi. Il discorso cadde lì e io appoggiai la testa sulla sua spalla mentre lui continuava a leggere. Dopo un po' lo chiuse e mi mise un braccio intorno alle spalle per farmi avvicinare a lui. Mi baciò la fronte e appena si percepì il minimo movimento, Black alzò l'orecchio e cominciò a stuzzicare Regulus con le sue zampine minuscole.
"Questo gatto è molto geloso a quanto pare, però non si capisce bene di chi." Affermai sorridendo.
"Secondo me di te, come lo sarei anch'io se qualcuno si avvicinasse un po' troppo a te." Disse guardandomi. Lo guardai anch'io e sorrisi un po' in imbarazzo. Lui si avvicinò a me e mi baciò.
"E allora al mio compleanno devi aver fatto una fatica enorme per non uccidere qualcuno."
"No perché erano tutte persone che conoscevo, però non ti nego che mi dava un po' fastidio che fossi al centro dell'attenzione."
"Di questo dovrai parlarne con Veronica." Gli dissi prendendolo dalla camicia e avvicinandolo a me per baciarlo. Ci staccammo e guardai dietro di lui: su un tavolino c'era una scacchiera che avevamo ritrovato qualche giorno fa nell'armadio dello studio di suo padre. L'avevamo presa e messa lì nell'attesa di una possibile partita.
"Facciamo una partita a scacchi?" Gli chiesi. Lui in risposta si alzò e la mise sul divano dove eravamo seduti. Io mi misi a gambe incrociate e iniziammo. Regulus era molto bravo a giocare a scacchi, forse un po' più di me ma io non mi arrendevo facilmente e lui lo sapeva bene. La partita continuò per un po' finché Regulus non alzò la testa e disse:"Facciamo uan scommessa?"
"Che tipo?"
"Se vinci tu ti porto in un posto che tu conosci ed è molto bello. Se vinco io facciamo un figlio io e te." Alla seconda richiesta il cuore si fermò un attimo. Non era una richiesta da poco ma me l'aveva detto chiaro quando arrivammo qua:Voleva godersi la felicità che il futuro ci riservava.
E questo era uno dei tanti tasselli che portavano a questa felicità. E anche uno dei più importanti. Mi spaventava questa cosa, ero una ragazzina ancora ma ero certa che mi avrebbe aiutato in quelle che erano le mie paure.
"Ci stai?" Disse cominciando a preoccuparsi per il momento di silenzio che c'era stato.
"Si, ci sto." Dissi e continuammo. Alla fine però vinsi io e Regulus faceva un po' il finto offeso.
"C'è ancora tempo e ti giuro che arriverà anche il tempo per quello." Dissi prendendogli le guance e avvicinandolo a me. Lui si sporse per baciarmi ma io lo scostai e mi avvicinai al suo orecchio.
"E poi non serve una partita a scacchi per decidere se avere un figlio o meno." Gli sussurrai e lui sorrise. Cominciò a baciarmi il collo ma io lo respinsi. Mi allontanai e gli feci l'occhiolino al quale lui sorrise. Mi divertiva provocarlo così, perché se io ad apprezzamenti del genere arrossivo, lui invece mi andava sotto e poi succedeva l'opposto. Che invece di provocarlo io, lo faceva lui. Se ne vedranno delle belle in quella casa.
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Sin da piccoli... 2
FanfictionDopo la battaglia di Hogwarts, Bia va a vivere con Harry a casa Weasley e Regulus torna a casa sua a Grimmauld Place. Bia però non sa che Regulus sta preparando una sorpresa per lei che porterà la loro storia d'amore al tanto atteso "e vissero felic...