#2|the start of everything-parte2

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10 anni fa
Mason

Mi sono svegliato da schifo dopo la dormita post scuola, perché sono stato svegliato solo per essere avvertito che stasera verranno degli amici dei nostri genitori e tutti dobbiamo essere presenti, ovviamente.
Dobbiamo mostrarci per ciò che non siamo e questa cosa sembrerà tossica ma per noi ormai è la normalità. Ho solo nove anni ma sono stato cresciuto facendo finti sorrisi e stare in un certo modo davanti agli altri, dire e raccontare solo mezze verità, da una parte in effetti può sembrare una cosa brutta ma il bello è che gli altri non sanno se stai fingendo o no, infatti ho molti amici che non sanno chi è il vero Mason, anzi nessuno lo sa.

Alle sette in punto nostro padre ci chiama in salotto come sempre per ricordarci di sorridere e non fargli fare delle figure di merda..bla..bla..bla

Dopo circa mezz'ora arrivarono i loro amici, uscimmo per salutarli e il mio sguardo si posò sulla bambina che fissava sbalordita la nostra casa, neanche se fosse il palazzo del re, insomma era una normale villa con un prato e un cancello, non capisco cosa ci sia di così sorprendente, ma io cercai di ignorarla.
-lei è Silvy, la più piccola e lei è Victoria- disse loro madre
Victoria..

Nostro padre ci presentò e sentì una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse osservando, e infatti guardai verso di lei, incrociammo gli occhi per un secondo ma dopo lei distolse lo sguardo e iniziò di nuovo a guardarsi intorno facendo un piccolo sorriso.
ma ho qualcosa in faccia per caso?

I miei genitori accompagnarono gli ospiti nella sala da pranzo; io e la mia famiglia ci sedettimo da una parte dell'enorme tavolo in mezzo alla sala, mentre loro dall'altra. Io ero seduto alla destra di Jessica mentre dall'altra parte c'era Blake e poi Jackson. I nostri genitori e i loro amici invece si sedettero uno di fronte all'altro, la più piccola era di fronte a me mentre quella più grande davanti a Jess. I nostri genitori iniziarono a chiacchierare mentre noi stavamo mangiando in silenzio e guardarci come se nessuno di noi volesse essere qui. Jessica poi fece a Victoria cenno di seguirla, quest'ultima guardò i suoi genitori che le dissero in silenzio di andare, noi tutti le seguimmo eccetto la piccola.

Jess la portò al giardino sul retro e ci sedemmo sull'erba. Il nostro giardino era grande, c'era una piscina grande sul lato sinistro e una fontana con alcune panchine su quello destro, insomma un normale giardino come tutti gli altri.

Eravamo tutti in silenzio finché Victoria disse:-Siete sempre così silenziosi o è perché ci sono io?- chiese guardandoci tutti
ma fu Jessica a rispondere -è la prima volta che ci incontriamo, io sono Jessica e tu sei Victoria giusto?
-sì, e voi dovreste essere Jackson, Blake e Mason
-esatto-rispose Blake
-quanti anni hai?- chiese poi Jess
-otto.-
-anche io!- esultò Jess -vai in terza giusto?-
-sì-
-ehem- fece Blake sentendosi escluso
-Ah giusto lui è il mio gemello quindi anche lui ha la nostra età- le disse
Mentre Jess le parlava Victoria continuava a fissarmi come prima e quindi le chiesi:
-Ho qualcosa in faccia per caso?
lei si guardò intorno come per capire con chi stavo parlando poi rispose:-chi? tu?
-no il fantasma formaggino
lei fece un'espressione confusa al che io le dissi:-sì, io
-no è solo che da quando siamo arrivati hai sempre quell'espressione seria, come se fossi arrabbiato. Sai come si sorride vero?
Io la fissai sbalordito per un attimo finché non continuò:
-si fa così: stendi le labbra in una linea poi apri e mostri i denti, è facile
Io non sapevo cosa dire, cioè so come si sorride ma che..
Mentre lei mi faceva il tutorial di come si fa un sorriso Jackson e Blake si misero a ridere e Jess fece una risata mettendo davanti la mano alla bocca.
-so come si sorride- le risposi in tono calmo
-allora fallo- mi disse lei guardandomi negli occhi e accennando un sorriso
Io la guardai e poi le chiesi:- tu come fai di cognome?
-Liverly
Tutti ci scambiammo degli sguardi e poi le chiesi
-Nicolas Liverly è tuo cugino o fratello?
-Io non conosco nessun Nicolas, non ho fratelli e nemmeno cugini maschi, ho solo una cugina
-come si chiama?
-Olivia-
Prima che lei possa parlare di nuovo, sicuramente per ricordarmi di farle vedere che so sorridere, Jackson le chiese:
-Olvia, di cognome?
-Williams
-non Liverly?- chiese Jess
-no, è mia cugina da parte di mia madre
-che bastarda- mormorò tra sè e sè ma con un tono abbastanza alto che tutti possano sentire
Victoria lo guardò con gli occhi ridotti a fissure e gli chiese:-chi?
Jackson la guardò e le disse:-tua cugina
-ma la conosci almeno?
-sì, ed è una stronza, mi ha fatto perdere ben due mila euro dopo che avevo scommesso su di lei durante i giochi matematici.
-non scommettevi
Nessuno azzardò rispondere, Jackson la guardò e basta.
Victoria stava giusto per dire qualcosa ma viene interrotta di nuovo da Jessica:-okay ora smettetela andiamo da un altra parte Vic, solo noi due.-
Le ultime tre parole le pronunciò scandendole per bene, come se fossimo degli ignoranti.
Sbuffai e me ne tornai dentro con gli altri due che mi seguivano.

Victoria

I fratelli di Jessica sembrano simpatici ma suppongo che non vogliano far amicizia con me dato che uno odia mia cugina e l'altro non riesce nemmeno a sorridere; con il gemello non ci ho ancora parlato più di tanto quindi non saprei, spero solo di farmi amica Jess perché lei sì che sembra volermi vicino.

Dopo che Jessica mi portò vicino alla piscina e ci sedettimo sul bordo di essa, iniziammo a parlare della scuola, delle cose che lei farà quest'estate ecc
Non sembrava che l'avessi incontrata oggi, anzi sembrava che la conoscessi da una vita, concordavamo su ogni cosa che l'altra diceva e lei iniziò a raccontarmi segreti divertenti sui suoi fratelli per esempio che Jackson va in prima media ma mette ancora le mutande di spiderman e i calzini di spongebob.
Parlammo e ridemmo per non so quanto tempo finché lei non mi chiese:-ma sei sempre stata così? nel senso timida all'inizio e poi estroversa?-
Io non sapevo se raccontarle tutto oppure mentire, però scelsi di dire la verità.
-In realtà sono sempre stata estroversa, mi aprivo facilmente con le persone e riuscivo a mostrare la vera me già dall'inizio...ma poi...venivo sempre esclusa dai pigiama party e nessuno si confidava con me o mi invitava a casa sua, e io non capivo il motivo, parlavano con me perché erano costrette sennò lo dicevo alla maestra..- Le raccontai ridendo verso la fine, Jess invece era ferma, seduta che ascoltava ogni singola parola che dicevo.
-Non ho un vero gruppo di amiche, non ho mai avuto una migliore amica e tu forse sei la prima a cui dico tutto ciò e mi piacerebbe che tra di noi non succedesse come con le altre ragazze, quindi se stai con me solo perché sei costretta o-
-Non dirlo nemmeno Vic- mi interrompe Jess
-Io non sto con te perché sono costretta e mi dispiace davvero tanto per le altre bambine perché non sanno che hanno escluso la persona sbagliata, sei simpatica e divertente, ti prometto che tra di noi non accadrà nulla di simile.- mi disse lei sorridendomi, io l'abbracciai e le dissi solo:-Grazie

Deception|l'ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora