#6|undercover

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Mason

Dio santo ho un male tremendo alla testa, mi sa che ho bevuto troppo ieri alla festa. Non mi ricordo praticamente nulla, a parte che mi sono scopato una sulle scale antincendio. Cazzo mancava solo quel posto dove non l'avevo ancora fatto.
Sono un ragazzo che è abituato a ricevere molte attenzioni soprattutto da parte delle ragazze, che di solito escono con me solo per far ingelosire i propri ex ma io le lascio fare per divertimento. Non sono uno da relazioni serie, sono stato con un paio di ragazze alcuni anni fa ma stammo insieme solo per qualche mese, poi o mi stancai io, oppure loro non volevano più stare con me perché non le davo abbastanza attenzioni. Non do mai attenzioni alle ragazze, perché ne ricevo già fin troppe quindi non ho il bisogno di inseguirne una. I miei genitori si vogliono bene ma sono stati entrambi costretti a sposarsi per questioni economiche, non ho mai chiesto a mio padre chi fosse la ragazza con cui stava insieme prima di sposarsi con nostra madre ma poco mi importa.

Ora il mio unico pensiero erano i Liverly. Soprattutto Nicolas, un ragazzo normale: ricco, attraente come lo definisce mia sorella, e con il quale sono sempre stato in competitività; andavamo in classe insieme all'elementari ed è sempre stato il perfetto studente con la media alta, bravo in tutte le materie, gentile e simpatico, eravamo amici finché non ho scoperto che Rachel, l'unica ragazza a cui sono andato dietro dalla nascita, quel giorno mi aveva rifiutato solo perché a lei piaceva Nicolas, il quale mi aveva detto che non gli piaceva Rachel ma il giorno dopo li ho visti baciarsi "per sbaglio" come mi aveva detto lui. Non è imparentato con i Liverly che conosciamo noi però l'ho sempre odiato e voluto farlo fuori. 

Da quando mio padre mi ha raccontato tutto sulla sua azienda, del fatto che il nonno dei Liverly è stato ucciso da nostro nonno e che c'era un rischio che Victoria e sua sorella potessero riprendere il posto, abbiamo iniziato a tenerci a distanza da loro cercando di essere pronti per ogni mossa che faranno perché dopo nostro padre al capo dell'azienda dovrà salirci uno di noi Miller e non un Liverly.
Non è mai stata una successione genetica ma più per fiducia, mio padre tra alcuni anni dovrà scegliere e spero che scelga me. Jackson è maturo e il più grande ma non sa negoziare, Blake non è interessato all'azienda e Jessica nemmeno, quindi l'unica scelta potrei essere io, sempre se riesco a provargli che me lo merito più degli altri possibili candidati.

Non ero pronto ad iniziare un nuovo giorno andando a lezione, volevo rimanere a casa ma nostro padre si sarebbe insospettito dato che non sapeva che eravamo andati alla festa.
Sono al primo anno di collage, vado all'universita di Yale mentre mio fratello Jackson va alla Brown, abitiamo ancora insieme ai nostri genitori solo per soldi. Nel Connecticut non ci sono gare di auto illegali o altri modi per fare soldi facili, qui ci conoscono tutti, lì invece no.

Blake e Jessica andarono al bar per fare colazione mentre Jackson e io rimanemmo fuori dal locale ad aspettarli. Jackson accese una sigaretta e gliene chiesi una anch'io, iniziammo a fumare e parlare di un piano per tenere d'occhio i nostri rivali di trono.

-Sarà difficile tenerle d'occhio, ormai sono passati dieci anni e non sappiamo nemmeno dove abitino o come metterci in contatto con loro dato che non abbiamo nessuna persona in comune.- disse Jack mentre buttava fuori il fumo
-Sii hai ragione, ma dobbiamo trovare un modo per sapere ogni loro mossa- gli dissi
Jackson ci pensò su un attimo e mi guardò come per dire che gli è appena venuta un'idea.
-Spara- gli dissi solo
-Dobbiamo trovare un infiltrato.-
-Un infiltrato? ma ci pensi prima di parlare? i Liverly non sono così stupidi, dovremmo-

-Io posso aiutarvi.- disse un ragazzo alle nostre spalle interrompendoci
Appena vidi chi fosse alzai gli occhi al cielo e inspirai il fumo.
-Scusate non volevo ascoltare la vostra conversazione ma non ho potuto farne a meno- disse Nicolas
-Già, fammi indovinare l'hai fatto per sbaglio?- gli dissi ricordando quando lui mi aveva detto di aver baciato Rachel per sbaglio.
Lui sembrava aver capito infatti mi rispose:-Eddai Miller, non mi dire che ce l'hai ancora con me perché Ruby voleva me e non te.- rise lui
-Era Rachel.- lo corressi
-Che cosa vuoi Nicolas?- chiese poi Jackson interrompendoci per non creare una discussione infinita.
-Vi posso aiutare io con le Liverly, so che rapporto avete con loro e io posso essere il perfetto infiltrato.- disse lui con sicurezza
-Perché lo fai?- gli chiesi io
-Senti Miller, mio padre è ricco sfondato e mi può dare tutto tranne una cosa: l'indipendenza, la capacità di riuscire a fare qualcosa da solo e aiutandovi farei un favore a voi e proverei ai miei che sono responsabile abbastanza da mettermi a capo dell'azienda di mio padre. E poi sarebbe pace tra la mia famiglia e la vostra, quindi un cliente in più per l'azienda di vostro padre.-
Stavolta il suo piano sembrava pulito, senza inganni.
-Perché dovremmo fare di te come infiltrato?- gli chiese incrociando le braccia Jackson
-Perché ho il loro stesso cognome. Fingerò di essere un loro familiare facendole credere che i nostri genitori avevano litigato per qualcosa e in qualche modo riuscirò a convincerle a farmi unire a loro.- lui ci guardò con un sorriso mentre io lo guardai con gli occhi socchiusi in cerca di qualche segno del suo corpo che mi dicesse che stesse mentendo, ma nulla.
-E se ti facessi beccare?- chiese Jack
-Non accadrà.- ci assicurò lui
-Va bene. Hai tempo fino a stasera, ci sarà una cena di famiglia con i Liverly, se ti presenti con loro, avremo capito che ci sei riuscito chiaro?- gli dissi. E con questo Nicolas se ne andò annuendo con la testa.

Deception|l'ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora