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Ashley Anderson, 17 anni

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Ashley Anderson, 17 anni

Ashley pov - 9:25

Mi svegliai di soprassalto per i rumori provenienti dal piano di sotto, c'erano urla e pianti.

Mi alzai di scatto dal letto e iniziai a vedere tutto nero.
Ho la cazzo di pressione bassa, e se faccio movimenti troppo bruschi rischio di svenire da un momento all'altro.
Tornando a noi, appena mi ripresi, corsi giù per le scale e mi ritrovai davanti la stessa situazione che accadeva da ormai 5 o 6 anni, mio padre che picchiava mia madre.

Non ne potevo più.

Quell'uomo faceva diventare marcio tutto ciò che toccava.

Io non dicevo mai niente, anche se avrei voluto urlarli addosso come fosse un uomo di merda, ma non volevo finire come mia madre, che li permetteva di fare quello che voleva, ma non potevo darle la colpa, mia madre era una donna sensibile e fragile, e ne aveva passate tante.

Mio nonno,  faceva le stesse cose a mia nonna, e le cose in casa sua non sono mai cambiate, nemmeno quando ha deciso di sposarsi e lasciare quella casa dove non aveva dei bei ricordi.

Non so dire precisamente quando iniziò tutto questo, in quel periodo io andavo alle medie ed era un brutto periodo  per me.

Ma non per i miei, la violenza di mio padre è arrivata un po di tempo più avanti.

Il quel periodo soffrivo di disturbi alimentari, penso sia iniziato dal fatto che le ragazze intorno a me erano oggettivamente o soggettivamente più magre di me, non lo so ancora, ma per fortuna ne sono uscita.

Certe volte ho delle ricadute dove non mangio per giorni, ma mi faccio  forza e ingoio qualcosa.

A questo problema si sono aggiunti i miei genitori.
Pur di non stare a casa, ho voluto iniziare diversi sport pomeridiani, come la palestra che facevo per un oretta e poi andavo a giocare a basket, o al campetto vicino casa o agli allenamenti.

Diciamo che quest'abitudine cambiò quando in primo liceo mi vennero più curve e il seno mi si ingrandì.

Iniziai ad andare alle feste dei ragazzi della mia scuola, mi trovavo dei fidanzatini con cui però rompevo dopo un mese circa perché non facevano per me, e sembrerò una brutta persona, però non volevo far lo stesso errore di mia madre e mettersi insieme con il primo che le capitava, anzi mi correggo, non volevo, non voglio e non vorrò fare  lo stesso errore di mia madre, costi quel che costi ma piuttosto di mettermi con una persona come mio padre mi ammazzerò.

Che sarà meno doloroso di subire quello che subisce mia madre tutti i giorni.

Mi sono persa troppo a parlare, torniamo al presente.

"Cagna di merda, chi è questo Gabriel?!"
Urlò mio padre tutto rosso in faccia e con le vene gonfie sul collo mentre tirò un altro schiaffo sul viso angelico di mia madre.

The Outer Banks, paradise on earth - Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora