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POV RAFE

sono rimasto sotto shock, appena tornai sul retro uscii sconvolto
"cosa ti è successo country club?" lo prese in giro kiara.
"niente niente, quando andiamo in barca?" chiesii io
"fra una decina di minuti, il tempo di portare l'occorrente sulla barca" disse John B

FINE POV RAFE

SKIP TIME

Stavano salendo sulla barca quando  io stavo correndo per arrivare sul nostro bolide,  quando inciampai su della spazzatura e stavo per cadere, ma rafe mi prese al volo, salvandomi, io presi un respiro gigante, poi lo guardai e lui "Stai bene?" "si, sto bene, grazie", non mi resi conto che ero ancora tra le sue braccia, quando jj richiamò la nostra attenzione facendoci distaccare
"partiamo?" chiese lui.

SKIP TIME

eravamo in barca da una decina di minuti, faceva un caldo boia, menomale che avevo il costume sotto i vestiti, mi tolsi i pantaloncini e il top e rimasi in costume.
Girai la testa e vidi rafe mangiarmi con gli occhi, io mi rigirai subito, tutta rossa in faccia.
Le ragazze si cambiarono subito dopo di me, io poi mi stesi su un asciugamano nel tentativo di tornare a casa un minimo abbronzata.
dopo poco mi addormentai, penso di aver dormito per 30 minuti minimo.
Mi svegliai di colpo, mi sentii sollevare da terra, mentre aprii gli occhi le braccia che mi stavano tenendo non erano più attorno a me, stavo volando dritta in acqua.
Quando mi lanciò sbattei il piede contro la barca e mi feci un male cane.
Quando tornai in superficie chiesi aiuto ai miei amici.
"Ragazzi datemi una mano vi prego, mi sono fatta male al piede"
rafe e  jj mi aiutarono a salire sulla barca, appena poggiai il piede gemetti dal dolore
"non riesco ad appoggiarlo, mi fa troppo male."
"metti un pò di ghiaccio" disse kiara passandomelo.
"grazie"

SKIP TIME

Era ormai sera e stavamo ritornando allo chateau, non riuscivo ancora a muovere il piede, il ghiaccio però mi ha aiutata a non farlo gonfiare troppo.
Stavamo scendendo dalla barca,  io ero in braccio a jj che mi portava a mo di principessa dentro casa, lo so mio fratello mi vizia.
Mi poggiò sul divano e andò a prendersi una birra, credo.
Intanto rafe venne da me e  si sedette pure lui sul divano
"mi dispiace per quello che è successo oggi"
"tranquillo non è colpa tua"
squillò il suo telefono
"pronto? emh ciao sofia"
sofia?
"sisi ci vediamo sempre nello stesso posto, alle 20,30 va più che bene"
che succede? chi è sofia? e dove deve andare?
"dove devi andare?"
"non sono affari tuoi"
"come scusa?"
"niente, devo andare e basta"
"chi è sofia?"
"la..la mia ragazza"
"ommioddio, e tu ora me lo dici, dopo che abbiamo dormito insieme?" iniziai ad alzare un pò la voce
"si, ma non abbiamo fatto niente, ti sei dimenticata? E poi non sei il mio tipo" disse squadrandomi dalla testa ai piedi.
"potresti essere un pò più coerente, rafe, prima fai il dolce e ora invece" lo guardai con disprezzo, lui si girò verso l'uscita e si incamminò
"stupida pouge" cercò di sussurrare ma non era capace, quindi lo sentii, molto bene anche.
"scusami!? Ripeti"
"ho detto che sei una stupida pouge" non sapevo perchè l'avesse detto, cosa gli ho fatto di male?
Intanto entrarono in casa tutto il resto del gruppo.
"io sarei una stupida pouge, e tu allora? tu saresti uno stupido viziato che senza l'approvazione del suo papino non potrebbe fare niente"
"ti ha dato della stupida?"mi chiese jj con la sua birra in mano.
io lo guardai e basta, ci capivamo con uno sguardo.
"figlio di put..." non ebbe il tempo di finire che gli sferrò un pugno sulla mandibola.
"JJ!" urlai io
i due iniziarono a picchiarsi, John B si mise in mezzo per dividerli, e stessa cosa fece pope, per aiutare il sui amico in difficoltà a dividerli.
Alla fine ci riuscirono, a me scese una lacrimuccia che però pulii subito.
"è meglio se vai" dissi io a rafe
"certo" disse mentre mi guardò,
io distolsi lo sguardo da lui a qualcos'altro.
Mentre non lo guardai, lui  uscì e andò via con la macchina.
Jj venne verso di me
"Stai bene? ti ha messi le mani addosso?"
"sto bene jj"
"giuro che se lo vedo in giro lo ammazzo"
"smettila jj, ora basta!"
"che ti prende meli?" disse John B
"cosa prende a me? cosa prende a tutti voi, non mi avete più scritto, per 2 anni e mezzo, mi avete completamente abbandonato" delle lacrime iniziarono a bagnarmi il viso "ho sempre pensato che prima o poi uno di voi mi avrebbe scritto o chiamato, ma non lo avete fatto, e poi vi permettete di giudicare e di far passare per delle merde   altre persone, quando gli unici a essere delle persone di merda siete voi."
Corsi fuori  di casa, con le lacrime che mi grondavano dagli occhi e mi incamminai per la città, non volevo rimanere per più di 2 minuti insieme a loro.

SKIP TIME

Ormai ero a figureight, camminavo guardando le grandi case di tutte quelle persone.
era buio e c'erano pochi lampioni sparsi per le strade.
Sentii un rumore dietro di me, mi girai di scatto e vidi thomas:

il mio migliore amico a new york, 17 quasi 18  anni, veniva da una famiglia di ricchi viziati, ma lui si distingueva dai suoi fratelli e da tutti gli altri, era io più modesto e vero (nel senso che non è una persona falsa), era unico

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il mio migliore amico a new york, 17 quasi 18  anni, veniva da una famiglia di ricchi viziati, ma lui si distingueva dai suoi fratelli e da tutti gli altri, era io più modesto e vero (nel senso che non è una persona falsa), era unico.
Ci siamo incontrati il primo giorno di scuola quando non riuscivo ad aprire il mio armadietto e lui passò per quel corridoio vedendomi, e allora per pietà mi aiutò, poi non ci siamo più separati.
Gioca a basket nella squadra della scuola, effettivamente è il più bravo.
Andavo sempre a vederlo giocare, e dopo la vittoria, perché vincevano sempre, andavano a festeggiare in un fast food, con le cheerleader e gli altri giocatori.

Appena capii che fosse lui li saltai al collo, lo abbracciai come non  avevo mai fatto , e lui fece lo stesso.
"Cosa ci fai qui!" chiesi io
"mi sono trasferito, i miei genitori fanno affari con un tipo qui e il trasloco avrebbe aiutato mio padre col lavoro, quindi, eccomi qui"
"ommioddio quanto mi sei mancato" lo abbracciai di nuovo.
"anche tu mi sei mancata, però,  che ci fai qui? potrebbe essere pericoloso"
"umh, è stata una serata abbastanza stressante, avevo bisogno di aria"
"vivi qui intorno?"
"in realtà no, a quasi 30 min di macchina da qui"
"come ci sei arrivata finì a qui"
"cammino molto quando penso"
"tu sei pazza" rise e io mi aggiunsi  a lui.
"andiamo a fare un giro? voglio sapere tutto su questo posto" io annuii e basta.

POV RAFE

ormai ero a casa da parecchio, mi sentivo uno schifo per come avevo trattato Amelia, non si meritava tutto quello che ho detto, non la merito e basta.
Appena tornato a casa andai a farmi una doccia rinfrescante, quando uscii mi avvicinai al comodino sotto la finestra dove erano le mutande, appena ero vicino alla finestra guardai fuori, e la vidi, vidi amelia, sembrava stanca, avrà camminato fino qui dallo chateau.
Voleva vedermi?
Continuai a guardarla quando una sagoma si avvicinò a lei
"oh cazzo.." pensai
lei si girò e appena lo vise corse ad abbracciarlo, per DUE volte.
Lo conosceva?
Cosa voleva da lei?
E soprattutto dove stavano andando?

Mi vestii velocemente e scesi le scale uscendo di casa, cercando di starle dietro, senza farmi vedere.

CIAO RAGAZZI, OGGI MI SONO IMPEGNATA, 1285 PAROLE CIRCA, IL MIO MASSIMO ERA 400 PAROLE, ED HO DETTO TUTTO, STO CERCANDO DI SCRIVERE TUTTI I GIORNI ALMENO UN PÒ COSI CHE FINISCO PRIMA I CAPITOLI, SPERO VI PIACCIAAA, LASCIATE UNA STELLIMA PER PIETÀ⭐⭐

The Outer Banks, paradise on earth - Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora