Non ci sarebbe stato nessun matrimonio!
Non avevo dato il mio consenso per nessun dannatissimo matrimonio!
Mi schiarii la gola, preoccupata di essere tradita dalla mia stessa voce, ma le parole si bloccarono in gola. Da dove avrei potuto cominciare?
"Che state facendo?" Chiesi, cercando di cambiare argomento.
"Stavo soltanto chiacchierando con tuo padre, mi stava raccontando della tua infanzia", mi spiegò il signor Campbell, lanciando una rapida occhiata a mio padre.
"Pare che fossi proprio una peste".
Ero scioccata.
Incontrare mio padre alle mie spalle e mentire sul nostro fidanzamento, che mossa da pezzo di merda. Sì, ero stata io a sfidarlo fin dall'inizio.
Di certo non mi ero aspettata che succedesse quello, però!
"Non preoccuparti, amore. Non ti ho tolto il piacere della sorpresa", continuò, con leggerezza. Si chinò verso il mio orecchio sinistro. "Non gli ho detto che il matrimonio è tra due settimane".
Due settimane? Ci saremmo sposati nel giro di due settimane?
Che diavolo avrei dovuto dire? Non volevo sposarmi dopo cosi poco tempo!
Alzai gli occhi al cielo, sorpassandolo per raggiungere mio padre, a letto. Volevo dirgli che Mason non era l'uomo che avrei sposato e che, prima di tutto, non c'era nessun uomo.
Mio padre, però, scoppiò a piangere prima che potessi dire qualsiasi cosa.
"Oh, tesoro, non hal idea di quanto io sia felice", disse, asciugandosi le lacrime.
"Pensavo che sarei morto prima di vedere la mia bambina in abito da sposa. Oh, Lauren, sono
pieno di gioia".
Qualcosa mi punse il cuore e io sapevo con certezza cosa fosse.
Papà continuò, raggiante, guardando il mio capo. "Mason, sei molto fortunato ad avere lei. La tratterai bene, vero, figliolo?"
Figliolo?
Mason annui. "Certamente, signore. La tratterò esattamente come merita".
Come meritavo? Aveva usato una frase a doppio senso? Ovviamente papà non se ne accorse,
perché le parole di Mason lo resero ancora più felice di quanto non fosse.
"Vieni qui, tesoro". Papà allargò le braccia e mi accolse nel suo caldo abbraccio, al sicuro."Dio, sono così felice, Lauren".
I miei occhi si riempirono di lacrime e io non me la sentii di portargli via quella felicità.Volevo dirgli che non sarebbe successo, che non era il matrimonio che aveva immaginato che fosse.
Che non era un matrimonio d'amore, che non sarebbe durato per sempre. Volevo raccontargli tutto.
Chi avrebbe mai accettato un matrimonio del genere?
"Okay, papa". Mi tirai indietro, sorridendo.
"Devo parlare con il signor Campbell da sola per qualche minuto. Puoi scusarmi?"
Papà alzò un sopracciglio.
"Mi chiama così quando è arrabbiata con me", spiegò il signor Campbell, alle mie spalle
"Le donne e le loro scenate"
Strinsi una mano a pugno. Volevo tirargli un cazzotto
Papà rise. "Proprio come sua madre". Quindi mi rivolse un sorriso. "Tesoro, non essere troppo dura con lui".
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Mason Her Way
ChickLit-LIBRO UNO: MASON HER WAY -TRAMA: Uno degli uomini più potenti d'Inghilterra, Mason Campbell, era freddo, duro e senza scrupoli. Il vento sussurrava il suo nome e faceva tremare di paura chiunque. Era noto per essere spietato e crudele, uno che non...