"L'uomo è condannato a essere libero; perché una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa."
Jean-Paul SartreFottuto.
Così mi sentivo in quel momento.«È proprio un bel casino» sussurrò Logan, passando una mano fra i capelli. «Potrebbe far crollare tutta la mia carriera, tutta la fiducia che ho guadagnato negli anni!» sbottai furioso, camminando a passo svelto per tutto lo studio del mio amico.
«Ma chi l'ha postato?» domandò, preoccupato e confuso allo stesso tempo. «Questo è il problema, non lo so», cercare di trattenere la rabbia era sempre più difficile.
«Quante visualizzazioni ha?», chiese ancora una volta, tentando di trovare una soluzione. «Tremila, ma sai come sono fatti i social. Fra qualche ora sarò finito», affermai, per poi sedermi sulla poltroncina.
Il mio problema in quel momento aveva un nome ben preciso: @allafacciadeldottore03.
Un utente che aveva ben pensato di registrare dei video all'interno del club di boxe e postarlo sulla sua pagina Instagram.Quella persona mi conosceva bene, sapeva dove lavoravo e con chi lavoravo.
«Io te l'avevo detto che quel club era una pessima scelta» disse, con tono severo. «Come pensi che avrei potuto pagarmi gli studi di medicina? Come pensi che sarei potuto andare avanti?» chiesi, guardandolo fisso negli occhi. «Non ho un papà avvocato e ricco come il tuo, ho dovuto sbrigarmela da solo» gli ricordai, scuotendo la testa.
«E sai cosa ti dico? So di aver sbagliato, non sono così idiota. Ma in questo momento credo sia più saggio concentrarci su come affrontare la questione» dissi e per la prima volta rimasi stupito delle mie stesse parole. Per la prima volta mi sentivo intelligente.
«Non volevo dire questo, Michael. Lo sai» si giustificò. Suonò il telefono.
«Aspetta» dissi, sfilando il telefono dalla tasca e cliccando sulla notifica del messaggio.«Porca puttana» esclamai, leggendo il contenuto.
Attento Michael, ti osservo.
Così come tengo d'occhio anche la tua nuova fiamma... Hai buon gusto 🔥Girai il telefono verso Logan. «Porca troia», sussultò e prese in mano il telefono. «So chi ci può aiutare» disse, poggiandolo all'orecchio.
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«Logan sarà meglio che sia davvero un'emergenza», borbottò un ragazzo con una strana valigetta in mano, entrando nella stanza.
«Lui sarebbe?» domandò, squadrandomi da testa a piedi.
«Lui è Michael, il motivo per cui sei qui», mi presentò. «Nathan» disse, prima che potessi stringergli la mano.
«È un piacere conoscerti. Tuo fratello mi ha detto che sei molto in gamba.»
«Come dargli torto... E comunque, sarò chiaro, il piacere sarà ricambiato solo se avrò dei bei bigliettoni» disse, poggiando la valigetta sulla scrivania del mio amico.
Gli mostrai tre banconote da cinquecento. «E il resto lo avrai alla fine del lavoro» specificai, vedendo i suoi muscoli rilassarsi.
«Sì, sarà un piacere lavorare con te» accennò un sorriso e prese posto. «Di cosa si tratta?» chiese e spiegai tutto l'accaduto.
«Bene, come prima cosa dobbiamo individuare chi gestisce il profilo social e il numero» spiegò, digitando velocemente i tasti del computer.
«Subito dopo, trovare la persona in questione e rompere qualche osso, ma penso che tu ci sia abituato», affermò.
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Heal me
ChickLitTanti sono i segreti che si insinuano fra pareti di un ospedale, specialmente quando la morte è dietro l'angolo e la speranza tarda ad arrivare. Michael e Camille, due anime vittime di un amore frastornato. Vittime di un amore che sembra fare più m...