☆L'INGANNO☆#10

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TOKYO
Lui mi segue fino a quando non raggiungiamo la stanza con dentro le altre esche.
Lo faccio entrare e dopo di lui entro io.
Gli altri sei ci guardano entrare e mi lanciano delle occhiataccie.
Wow non hanno proprio paura eh?

Jimin si siede per terra vicino agli altri.
Passo alcuni secondi a fissarli.
Mi avvicino a Jimin.

"Alzati" gli ordino con lo sguardo puntato su di lui.

"Come?"

"Ti ho detto di alzarti" Gli ripeto.
Lui si alza non capendo perchè abbia dovuto farlo.

"Mettiti quà" Gli dico indicando il posto in cui avrebbe dovuto mettersi cioè difronte ai suoi amici e distante da me un metro.
Lui fa come ho detto.

"Hai qualcosa da dirmi per caso?"
Lo vedo pensare.

"No" risponde dopo alcuni secondi.

Mi avvicino a lui e gli metto la mano dentro alla tasca dei pantaloni, trovando un'orologio.
Lo tengo in mano e ritorno alla posizione dov'ero prima.

"Sai Jimin sei davvero un pessimo bugiardo e la bugia dell'essere affamato era pessima" dico con espressione e voce seria.
"Pensavi che non me ne sarei accorta?"

Mi guarda impaurito.
"Rispondi cazzo!"

"N-no però..."

Sposto il mio sguardo sugli altri sei che mi guardano impauriti come lui.

"Volevate chiamare la polizia eh"
"Bhe peccato non è successo"
Butto a terra l'orologio e con la pistola gli sparo contro frantumandolo in mille pezzi.
Tutti e sette si spaventarono.

"Provate ancora a fare una stupidaggine come questa e la prossima volta non sarò così gentile"

Faccio per andarmene ma mi fermo sulla soglia della porta girandomi.
Tutti i loro sguardi sono rivolti su di me ma non mi fanno nè paura nè pietà.

"Jimin e un'altra cosa" dico fissandolo.
"Dovresti fare una pulizia alle orecchie"

Dopo ciò me ne andai lasciandoli soli a fissare la porta chiudersi...

JIMIN
Raggiungiamo la stanza dove gli altri mi guardano con occhi incuriositi ma anche spaventati quando vedono Tokyo con me.

Mi siedo per terra vicino agli altri per aspettare che lei se ne vada, così che possa mostrare l'orologio ai miei amici.

Ma all'improvviso Tokyo mi si avvicina e si mette difronte a me e io non posso fare altro che fissarla.

"Alzati" Mi dice con gli occhi puntati su di me.

"Come" Gli chiedo pensando di aver capito male.

"Ti ho detto di alzarti"

Io faccio come ha detto con le mani che mi tremano un pò per la paura.

"Mettiti quà" Mi dice indicando con il dito un punto sul pavimento.

"Hai qualcosa da dirmi per caso?"

"No" Gli rispondo non capendo il perchè della sua domanda anche se forse si.
Ma è impossibile che lo abbia scoperto, non mi ha detto niente prima.

Mi si avvicina e mi mette una mano nella tasca dei pantaloni trovando l'orologio che avevo preso dall'ufficio e tenendoselo in mano.
Non ci posso credere mi ha scoperto.
Ma come ha fatto?

"Sai Jimin sei davvero un pessimo bugiardo e la bugia dell'essere affamato era pessima" dice incazzata.

"Pensavi che non me ne sarei accorta?" Mi chiede poi.
"Rispondi cazzo!"

"N-no però..." Le parole non mi escono dalla bocca.

"Volevate chiamare la polizia eh"
"Bhe peccato non è successo" dice fissando tutti e sette.
Butta a terra l'orologio, prende la pistola e gli spara contro facendolo rompere in mille pezzettini.

Quel gesto improvviso mi fa fare dei passi indietro.

"Provate ancora a fare una stupidaggine come questa e la prossima volta non sarò così gentile" ci avverte.

Tokyo fa dei passi verso la porta fermandosi davanti a essa e girandosi.

"Jimin e un'altra cosa" mi dice fissandomi.
"Dovresti fare una pulizia alle orecchie"
Il mio sguardo rimane su di lei per tutto il tempo.
Chiude la porta e rimango a fissarla.
Che stronza...

Mi ha chiesto il nome per questo...
Lo sapeva dall'inizio che avevo preso l'orologio e sicuramente ha voluto dirlo davanti agli altri per dare a tutti e sette una lezione.

Mi sento uno stupido... credevo di averla scappata.

I miei pensieri si interrompono con Rm che mi scuote.

"Stai bene" mi chiede

"NO, hai visto che stronza che è? mi ha detto di farmi una pulizia alle orecchie ma come può dirmi una cosa simile e poi a me?"

"Ehi calmati" mi dice

"Calmarmi? Come faccio a calmarmi, nessuno mi ha mai detto una cosa simile!"
"Pensavo di essere riuscito a prendere l'orologio ero così contento, mi sentivo un grande ma poi Tokyo mi ha ingannato: prima non mi ha detto niente quando eravamo nell'ufficio del direttore, ma poi quando siano arrivati quì dentro mi ha messo pure in imbarazzo riprendendosi l'orologio"

"Fa lo stesso, almeno ci hai provato" mi dice

"Aspetta come hai detto che si chiama?" Mi chiede V

"Tokyo" Gli rispondo.

"Non sembra un vero nome"

"Infatti non lo è, quello vero non me lo ha voluto dire"

"Ho un'altra idea" mi dice Rm.

"No grazie" Gli rispondiamo tutti quanti.

"No ragazzi sul serio questa volta il mio piano è ben organizzato e..."

"Rm, Tokyo ci ha appena detto che se facciamo qualcos'altro di inaspettato ci ucciderà" Gli ricordo

"Ok, ho capito lo farò da solo"

"No, no, no non puoi, siamo un gruppo: qualunque altro piano tu abbia ideato lo svolgeremo insieme, anche se sarà orribile come quello di prima" dico con un sorriso.

"Va bene?"

"Va bene"

SPAZIO AUTRICE
Ecco il nuovo capitolo di "HOSTAGE" spero che questo capitolo vi sia piaciuto.❤

☆𝗛𝗢𝗦𝗧𝗔𝗚𝗘☆ [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora