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"Erikaa"
Stavolta a salutarmi fu Maria, che come sempre arrivò in ritardo.
Si sedette anche lei sulla panchina e iniziammo a parlare.
"Héctor dice che il ragazzo con il tatuaggio a due fasce si chiama marc, e che è stronzo, è davvero così?"
Domandai cercando di non farmi sentire
"Stronzo no, introverso sì, Héctor si spiega sempre male"
Risi.

Gli allenamenti finirono, e dopo una mezz'oretta abbondante in spogliatoio per i calciatori, uscirono, Héctor era insieme a Marc.
"Maria, stasera vieni a mangiare una pizza da noi? puoi stare a dormire, i nostri non ci sono"
"Sì certo"
"Bene, Erika è un problema se c'è Marc?"
Ci misi un po' a rispondere, ma alla fine accettai.
"No, nessun problema".

Tornammo a casa a piedi, e finché i due ragazzi parlavano di calcio, io e Maria parlavamo di altro, per esempio, domani non andremmo agli allenamenti ma a fare shopping, speragdo che Héctor non si arrabbi.

"Allora ti sei divertita?"
Mi domandò appena entrammo in casa
"Si, ma domani non vengo, esco con Maria"
"Va bene, allora dopodomani"
"Ci penso"
Visto che erano solo le 18, e di norma ceniamo alle 20, Héctor e Marc decisero di giocare a fifa, così io e Maria ci mettemmo a parlare di altro, memtre loro due si insultavano e basta.
"HO VINTO"
Urló Marc
Dopo un po' di botta e risposta Héctor ci propose di giocare.
"Noi non sappiamo giocare"
Intervenne Maria
"Vabbè vi insegnamo"
Héctor passò il joystick a Maria, che si sedette di fianco a lui.
"Marc insegni tu a Erika?"
Il ragazzo annuì, quindi presi il joystick e come squadra selezionai la Juventus, mentre Maria il Barcelona.
Marc cambiò alcuni giocatori poi mi ridette il joystick.
La partita iniziò e seguì ogni suo consiglio, poi quando Maria stava per segnare, e mi trovavo un po' in difficoltà nella difesa, Marc poggiò le sue mani sulle mie per aiutarmi, e infatti riuscì a riprendere il possesso del pallone.
Posso dire che quel contatto mi ha fatto un effetto strano, non so il motivo e nemmeno voglio saperlo, probabilmente non voleva che perdevo sotto i suoi "insegnamenti".
Fatto sta che la partita finì comunque 1-0 per Maria.
"Vedi Marc impara da me"
Lo sfotté Héctor
"Andrò lontano"
"Sempre"
Marc rise leggermente.
Devo dire che non è brutto, ma introverso sicuramente sì, se non era per insegnarmi a giocare, anzi se non era perché Héctor gli avesse chiesto di insegnarmi probabilmente non mi avrebbe parlato, almeno non oggi.

Verso le 19 ordinammo le pizze, e durante la cena si sentì parlare di un misto fra calcio e shopping.
"Compri la foto di Neymar con la coppa di Champions?"
Mi sfotté ancora Héctor
"Ricorda l'11 aprile 2017"
"Sempre ammesso che Dybala era magia alla Juve"
"E fai bene"
"Posso dire un altra cosa?"
"No"
"Vabbene Vabbene"
"Comunque sei l'unica tifosa juventina che conosco a preferire Messi a Ronaldo"
Stavolta a parlare fu Maria
"Messi è Messi"
"Facciamo un altra partita dopo? io contro Maria e tu mia sorellina adorata contro Marc?"
"Io ci sto"
Disse Maria orgogliosa, mentre io guardai un attimo Marc che annuì con la testa.

SIN FINAL FELIZ|M•BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora