Mancava una settimana al Natale ma c'era ancora il sole e alle volte anche il caldo , probabilmente era fatto apposta. Mentre pranzavamo entrò nella mensa una nuova ragazza di cui riconobbi subito il volto,era una mia compagna di quando andavo scuola , i capelli bianchi le donavano molto.
<<Priscilla!>> urlai appena mi resi conto di chi fosse.
<<Come fai a sapere il mio nome?>> mi chiese.
<<Emm... io volevo dire...>> avevo paura che la cuoca stesse origliando e che si insospettisse <<stavo rispondendo alla mia compagna volevo dire precisamente ma poi mi è parso di vedere una scintilla nel cielo così le due parole si sono unite ed è venuto fuori Priscilla. Non sapevo ti chiamassi così >>
<<Piacere di conoscerti allora>> .
Ebbi una strabiliante idea e appena ebbi l'occasione la raccontai subito a Jane .
<<Fa sempre caldo no?>>
<<Sì sarà di sicuro un incantesimo, uffa non ci fanno godere neanche l'inverno >>
<<Hai presente la nostra nuova compagna?>>
<<Priscilla certo, è stato troppo divertente quando hai urlato il suo nome. Ma come la conosci?>>
<<Era una mia compagna a scuola, lei è molto brava a usare i suoi poteri per controllare il meteo.>>
<<Ho capito cosa vuoi fare. Ma come facciamo ?>>
<<Lei non conosce i suoi poteri e non ha gli stimoli giusti per scoprirli , ma io so come farglieli scoprire >>
Spiegai brevemente a Jane che bastava fingere di aver letto una storia in cui si parlava di fate e dirgli che lei era molto simile alla fata del libro.
La mattina seguente andai in biblioteca, mi ci volle un bel po' prima di trovare un libro in cui si parlava di fate o in generale di magia. Dovetti mentire alla bibliotecaria dicendole che me lo aveva assegnato un professore, a quanto pare facevano di tutto per non fare ricordare a nessuno del proprio passato.
Era sera e bussai alla camera di Priscilla , lei aprì la porta esitando e quando le dissi che volevamo fare una serata tra ragazze e che i professori non lo facevano lei fece un piccolo sorriso , l'accenno di uno di quelli che faceva a scuola quando era nel gruppo delle bullette e mi odiava perché Lara era sempre con me mentre lei la seguiva come un pulcino che l'aveva identificata come madre. Faceva quasi ridere vestita con un vestitino.
Una volta entrate in camera trovammo Jane allegra mentre guardava il libro sulle fate.
<<Oh di che cosa parla?>>chiese curiosa Priscilla
<<È un libro sulle fate>> rispose Jane in modo teatrale
<<Oh sì, ne ho sentito parlare >>
<< L'ho letto anch'io e tu sei uguale alla protagonista>>
<<Davvero!?>> chiese Priscilla entusiasta
<<Già, magari sei davvero una fata. Se vuoi possiamo provare >>
<<Mi piacerebbe moltissimo!>>
Le dissi di chiudere gli occhi e concentrarsi. Sembrava non stesse accadendo nulla finché non sentimmo piovere e cominciò a diluviare. Non sapeva come far smettere così diluviò per due giorni. Inutile dire quanto tutti fossero stupiti e preoccupati, sì per un breve periodo riuscì ad abbattere la loro finta felicità.
Le dissi che questo era un segreto e non lo doveva dire a nessuno. Poi le chiesi se avesse potuto provare a far nevicare il 25 Dicembre così che il Natale sarebbe stato più allegro, in un certo senso la illusi perché feci il contrario.Questo è il nuovo presta volto
Priscilla
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THE GARDEN
FantasyTHE GARDEN narra di una ragazzina che studia in una scuola di magia, Di un elfo bloccato in un finto e malvagio orfanotrofio, Di un mistero da svelare. Le storie d'amore hanno sempre un lieto fine?