Capitolo 10

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21/08/24, Barcellona,Spagna..

(contenuto sensibile)

Appena Xenia prese il suo Iphone fra le mani rimanse scioccata da quello che vide,se prima pensava che la sua giornata relax stava andando malissimo evidentemente non aveva ancora guardando il delirio che stava succedendo sui social... Cercò di non dare peso ai commenti di persone che non avevano la minima idea di chi lei fosse e nonostante stesse cercando di nascondere il suo tormento sapeva bene che in quel momento il suo nervosismo e la sua  rabbia erano ben più che evidente. Matias stava inventando così tante cose che Xenia non riusciva nemmeno a starne al passo, era tutto così strano e terribilmente perfetto che le persone non potevan far altro che crederci, si sentiva soffocare leggendo tutto quello che aveva inventato e postato sui social.  Sentiva di essere stata messa con le spalle al muro e non sapeva minimamente come uscire da quella situazione, sentiva il respiro venirle a mancare e il battito cardiaco accelerare notevolmente, erano mesi che non sentiva quel senso di panico e ansia opprimerle i polmoni impedendole di respirare e avrebbe preferito non provare più quel vortice di emozioni, ma in quel momento era sola ed era purtroppo inevitabile. Pablo sapeva che in quel momento c'era qualcosa che stava tormentando Xenia ma ciò nonostante non aveva la forza di andare da lei, infondo era stata chiara non voleva avere niente a che fare con lui..Eppure più la guardava da lontano e più aveva la terribile sensazione che qualcosa in lei non andava, non capiva se il suo cervello avesse deciso di farli un brutto scherzo oppure se i suoi occhi stavano assistendo a una versione di Xenia che poche volte ebbe l'occasione di vedere. Non sapeva se quello che stava facendo fosse giusto, non aveva certezze in quel momento ma stava sperando con tutto il cuore che  lei non lo mandasse nuovamente via, non in un momento del genere, ma infondo sapeva che probabilmente ben presto si sarebbe pentito di tutto.
<Stai bene, Xenia?> Mormora incerto guardando lo sguardo assente della bionda che guardando un punto fisso cercava di regolare il suo respiro.
<Va via, Gavira non ho bisogno della pietà di nessuno.> Sussurra con un filo di voce asciugandosi una lacrima sfuggita dal suo controllo. Era sempre stata una persona terribilmente compulsiva; Voleva che tutto andasse come lei aveva pianificato, voleva che le sue emozioni dipendessero solo e soltanto da se stessa, voleva che tutti la vedessero nello stesso modo in qui lei desiderava essere..E questo la tormentava, perché sapeva bene che non tutto sarebbe andato secondo i suoi piani e soprattutto sapeva che la sua testa malata continuava a ricercare la perfezione che mai e poi mai avrebbe trovato, doveva quindi solo imparare a convivere con l'insoddisfazione che provava verso se stessa.
<So che non mi vuoi parlare, ma non ti lascerò qui da sola in preda ad un attacco di panico soltanto perché sei una bambina viziata. E prima che tu lo chieda, non lo sto facendo solo perché sei la sorella del mio migliore amico ma lo sto facendo perché sono realmente preoccupato per te..> Xenia strinse gli occhi reprimento le lacrime, non capiva se in quel momento si sentiva terribilmente sollevata dal fatto che non era sola o terribilmente irritata dal fatto che quel ragazzino l'aveva appena chiama viziata. Pablo non sapeva se quelle parole avessero scaturito qualcosa in Xenia ma sapeva che in lui avevano avuto un grande valore, aveva appena ammesso a voce alta una delle sue più grandi paure. Pablo si preoccupava per Xenia e non solo per il legame di amicizia che lo legava a Fermín ma anche perché sentiva la necessità di sentirla vicina,al sicuro e questo lo irritava terribilmente, non voleva provare tutte queste cose per una stupida ragazzina eppure non poteva fare a meno di lei. Xenia trettene il resprio e con uno scatto rapido lanciò il telefono a terra con rabbia e quando gli occhi di Pablo videro quello che lo schermo ancora acceso dell'iphone della bionda rifletteva rimase immobile sorpreso quanto infuriato.
<Cazzo Xenia, mi dispiace tantissimo. Calmati ora..> Mormora prendendo per il polso Xenia che con le lacrime agli occhi si alzò in piedi frustrata. Con sua gran sorpresa Xenia si rifugiò fra le sue braccia stringendo il suo torace nascondendo la testa sul suo petto come a volersi nascondere da tutto e da tutti. Era cosa strano vederla in quelle condizioni che Pablo non sapeva minimamente cosa dovesse fare, si limitò quindi a legare le braccia attorno ai fianchi della ragazza stringendola a sé con dolcezza, in quel momento era così terribilmente vulnerabile e fragile che Pablo aveva quasi paura di toccarla ma al contempo sentiva la necessità di stringerla a sé per farli capire che lui in quel momento era lì con lei.
<Non sei sola Xenia, risolveremo tutto ok? Quel bastardo non la passerà liscia.> Sussurra fissando attentamente lo schermo rotto dell'Iphone di Xenia ancora a terra. Come poteva un ragazzo che diceva di amarti sputare così tanto veleno addosso a una ragazza? Come poteva un ragazzo che diceva di amarti condividere sui social un finto tradimento mettendoti con le spalle al muro davantia a tutto il mondo? E soprattutto come poteva un ragazzo che diceva di amarti pubblicare un video dove umiliava la propria ragazza alzandole le mani contro?
Pablo non riusciva a capire come poteva Matias permettersi di fare una cosa del genere e non lo pensava solo perché si trattava di Xenia ma perché sapeva bene che le donne non andavano trattate così.
<Che sta succedendo qui? Che cazzo le hai fatto?> Chiese una voce alle spalle di Pablo, una voce che lui conosceva bene. Sapeva che Fermín condivideva con lui il terribile carattere irascibile e sapeva anche che tendeva sempre a fraintendere la situazione  facendosi mille viaggi mentali in meno di 5 secondi e a giudicare dal tono di voce che aveva usato aveva capito bene che quello era uno di quei momenti, ne ebbe la conferma quando Fermín con una spinta lo allontanò da Xenia che spalancò gli occhi, rossi dal pianto, cercando di fermare suo fratello. <Cavolo hermano, sta' calmo. Cerchiamo di non fare spettacolini inutili..> Dice Pedri afferrando Fermín saldamente per le spalle mentre Lamine affiancò il sivigliano assicurandosi che stesse bene. <Fer ti prego, non ha fatto niente. Va tutto bene ok?> Chiese Xenia prendendo il volto di suo fratello fra le mani cercando di rassicurarlo. Fermín distolse lo sguardo dal suo migliore amico e puntò gli occhi su Xenia che gli sorrise leggermente abbracciandolo <Perché stai piangendo Xeni'..> Sussurra Fermín all'orecchio di Xenia che strinse la presa attorno al collo del fratello trattenendo le lacrime. <Non ho fatto niente,non io almeno. Fermín dovresti prestare più attenzione alle persone che permetti di frequentare tua sorella> Dice Pablo acidamente guardando male il suo migliore amico che ricambiò lo sguardo.
<E tu dovresti imparare a pensare ad altro, a mia sorella ci penso io.> Dice sorridendo amaramente staccandosi da Xenia per fronteggiare Pablo. Tutti sapevano che in quel momento era la rabbia e la confusione dovuta al momento a parlare per loro eppure Xenia aveva come l'impressione che da lì a poco la bolla che tratteneva tutta la loro rabbia sarebbe scoppiata. <Evidentemente non fai abbastanza, ma tu ti preoccupi di me invece di pensare a quel figlio di puttana che sta rovinando la vita a tua sorella. Ma ovviamente sei troppo impegnato con la tua vita calcistica e ti sei dimenticato di avere una cazzo di priorità: La tua famiglia cazzo!> Esclama con rabbia Pablo spingendo Fermín che abbassò la testa sentendo il peso di quelle parole che erano come una secchiatta d'acqua gelida dopo una giornata sotto al sole. Fermín sapeva bene che in quel periodo la sua famiglia era passata automaticamente in secondo piano e anche se Xenia tendeva a non farlo notare il peso dell'assenza di attenzioni da parte di suo fratello stava iniziando a pesare ma la rassicurava l'idea che lui stesse inseguendo il suo sogno, anche se contemporaneamente l'idea di non averlo più come sempre al suo fianco la tormentava costantemente, Fermín era ben consapevole che ultimamente non era stato per niente presente nella vita di Xenia e sapeva bene che si era perso molte cose, come anche banalmente la sua partenza per New York, eppure ora non poteva più farci niente, se non sfruttare questo tempo per cercare di risistemare tutto. <Che diavolo ha fatto quel figlio di puttana?> Sbotta improvvisamente girandosi di scatto verso Xenia che leggermente intimorita prese il telefono da terra passandolo incerta a Fermín che guardò sconcertato quello che Matias aveva postato sul suo profilo.
<Io lo ammazzo!> Esclama fuori di se cercando nella borsa mare la sua maglietta mentre gli altri cercavano di capire cosa diamine stesse succedendo. <Cazzo Fermín, sta' fermo! Non ha senso fare tutto questo non ci guadagnamo niente!> Esclama Xenia intimorita di quello che Fermín potesse fare a Matias preso dalla rabbia <Non pensavo di dirlo dopo che mi ha accusato ma sono più che d'accordo con Fermín..> Dice Pablo mettendosi la maglietta, Xenia si gira di scatto guardandolo con disapprovazione implorandolo con lo sguardo di non prendere parte a tutto quello che sarebbe successo da lì a poco. <Ok ora ci calmiamo tutti e ci spiegate quello che sta succedendo!> Esclama Pedri obbligando Pablo a sedersi sul lettino per evitare che se ne andasse. <Succede che quel figlio di puttana dell'ex di mia sorella le sta rovinando la vita e io non sapevo niente cazzo! Non sapevo niente..> Alza il tono della voce con le lacrime agli occhi guardando Xenia che scosse la testa cercando di nascondere le lacrime, non voleva farlo sentire incolpa non voleva niente di tutto questo. Berta incerta si avvicinò a Fermín e lo strinse a sé cercando di alleviare il suo dolore consapevole però che solo Xenia poteva  farlo. <Ha inventato una storiella del cazzo dicendo che Xenia l'ha tradito con me la sera che è uscito il post..> Mormora Pablo ponendo fine alle mille domande dei suoi amici che cercavano disperatamente delle risposte <L'ha minacciata e ha anche postato un cazzo di video di quando le ha alzato le mani addosso prima che io arrivassi. Se solo fossi arrivato prima tutto questo non sarebbe successo..> Sussurra passandosi le mani sul volto con frustrazione ricevendo una pacca sulla spalla da parte di Pedri seduto affianco a lui. <Dio mio che schifo di uomo..> Scuote la testa con disgusto Bea correndo ad abbracciare Xenia che si limitò a ricambiare incerta continuando a guardare debolmente suo fratello. <Non può nemmeno essere considerato uomo. Pablo non è colpa tua come nemmeno tua Fermín, ora pensiamo lucidamente e cerchiamo una soluzione.> Dice Ferran dando una pacca sulla spalla di Fermín che si limitò ad annuire incerto. <Non credevo che tu fossi capace a dire qualcosa di sensato Ferr!> Esclama ironicamente Lamine cercando di alleviare la tensione senza successo ricevendo solo mille occhiatacce da parte di tutti. <Dire che forse è il momento di andare via, credo che nessuno di noi abbiamo ancora voglia di divertirsi..> Dice Chloe stringendo la mano di Xenia fra le sue con fare materno...
<Mi dispiace aver rovinato la vostra giornata..Non volevo causare problemi> Sussurra Xenia sedendosi sui posti da passeggero della macchina di Daniel che sorrise dolcemente scuotendo testa
<Non ti preoccupare, sei più importante tu. E poi mi ero rotto di quell'acquapark  pieno di tipi etero!> Esclama ironicamente Daniel riuscendo a rubare un sorriso a Xenia che scosse la testa divertita.
<So che non è il momento adatto ma io e Lamine  ci siamo baciati!> Esclama di botto Bea lasciando senza parole sia Xenia che Daniel che tirò un urlo.
<Cavolo, oggi stanno succedendo così tante cose.. Non vedo l'ora di andare a dormire.> Dice spegnendo il telefono evitando di leggere i mille messaggi che stava ricevendo nei dm da parte di fan, amici e conoscenti  preoccupati per lei probabilmente dopo aver visto il video che stava continuando a girare.
<Tesoro tutto si sistemerà, Fermín e noi altri troveremo un modo!> Esclama Bea rassicurando la sua migliore amica con un sorriso.
<Lo spero..> Sussurra prima di scendere dalla macchina rifugiandosi fra le mura della sua camera consapevole però che non sarebbe stata sola perché Daniel e Bea non l'avrebbero mai lasciata in un momento del genere ma mai si sarebbe aspettata di trovare suo fratello e tutti i suoi amici a casa sua un'ora dopo essersi salutati. Ma ciò non era importante, in quel momento non aveva nemmeno la forza di lavarsi, si sentiva terribilmente sola nonostante nel soggiorno di casa sua ci fossero più di 10 persone pronte a sostenerla...In quel momento aveva come la sensazione di non valere più niente, la sua dignità di donna era stata calpestata da uno stupido uomo insignificante e provava solo vergogna nel guardarsi allo specchio perché continuava a incolparsi mentalmente per non aver avuto la capacità di  difendersi. 

Spazio Autrice!
Ciao raga, oggi un capitolo un po' più significativo. Ci tengo molto a questo capitolo e soprattutto ci tengo a ripetervi che se state subendo qualsiasi tipo di violenza fisica come anche psicologica non dovete avere paura di parlarne, mi auguro di cuore che nessuno di voi stia passando qualcosa del genere ma nel caso queste vi stesse succedendo parlatene con qualcuno. Se avete bisogno sono più che disponibile ♡ Avrei potuto scrivere molto di più in questo capitolo ma ho deciso di lasciarlo così per non renderlo troppo sensibile. Ci vediamo al prossimo capitolo ♡♡

Somos diferentes /Pablo Martin Páes Gavira/ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora