Capitolo 11

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22/08/24, Barcellona, Spagna...

Il suono delle sveglia quella mattina non fece altro che rendere ancora più nervosa Xenia, non era pronta a tornare a scuola perché sapeva bene che le persone l'avrebbero guardata con occhi diversi e odiava quello sguardo di pietà. Sapeva però  di non aveva altra scelta, non poteva permettersi di rimanere indietro con il programma scolastico per colpa di Matias, non se lo saprebbe mai perdonata, quindi con tanta forza di volontà scese dal letto e diede inizio alla sua giornata con una doccia fredda per risvegliarsi. Il giorno precedente Fermín e gli altri passarono la serata a casa sua ma ciò nonostante lei non si sentiva pronta a stare in compagnia quindi si era limitata a rimanere in camera sua abbandonandosi alla sensazione di solitudine..Non sapeva bene cosa avessero deciso di fare Fermín e Pablo ma di una cosa era certa; Matias non l'avrebbe passata liscia, avrebbe tanto voluto risolvere lei quella situazione ma aveva come l'impressione di non riuscire più a reggere il peso di tutto quello che le stava succedendo. Odiava il mondo di qui inconsciamente era entrata a far parte, odiava i gossip sui social, odiava essere paparazzata, odiava essere etichettata come "la sorella di un calciatore", odiava gli sguardi di pietà che stava ricevendo...Semplicemente stava odiando tutto quello che la circondava, aveva bisogno di scappare da quel posto che la stava lentamente soffocando. Il suono del campanello del suo appartamento la risvegliò dal suo stato trance, corse quindi ad aprire la porta rimanendo alquanto confusa alla vista di Fermín e Pablo. <Che ci fate qui?> Domanda spalancando gli occhi scioccata  permettendo ai due ragazzi di accomodarsi in soggiorno. <Che cosa ci fa lui qui piuttosto.> Sputa acidamente Fermín guardando con la coda dell'occhio Pablo intento a smanettare sul suo iphone facendo finta di non sentirlo. <Sono venuto ad accompagnarla a scuola, tu invece ti sei ricordato di avere una sorella?> Chiese divertito Pablo guardando Xenia intenta a sistemarsi i capelli il più velocemente possibile. <Io sono venuto ad accompagnare mia sorella a scuola. Tu non c'entri niente con lei.> Dice seriamente guardando male il sivigliano che si limitò ad alzare le spalle indifferente non potendo fare a meno di sorridere vedendo Fermín evitare di rispondere alle sue provocazioni perché infondo sapeva che in quel momento la sua presenza a casa di Xenia era terribilmente incoerente con i suoi comportamenti negli ultimi mesi. <E da quando ti preoccupi di chi frequenta tua sorella? Non è ora che ti devi preoccupare.> Domanda Pablo ironicamente alzando gli occhi al cielo infastidito <E da quando tu invece vai d'accordo con mia  sorella? Lei non sarà l'ennesima ragazzina da aggiungere alla tua lista di conquiste giornaliere.> Mormora con rancore guardando male Pablo che sorrise amaramente.
<Cazzo hai molta stima nei confronti del tuo migliore amico!> Esclama Pablo scuotendo la testa con delusione. <Fermín perfavore..> Momora Xenia spalancando gli occhi sorpresa dalla cattiveria usata da suo fratello. Sapeva che tra Pablo e Fermín, dopo la discussione avvenuta, non scorreva un rapporto del tutto pacifico ma sperava vivamente che questa situazione finisse il prima possibile perché odiava vedere suo fratello e Pablo costantemente in competizione pronti a fulminarsi  con lo sguardo ogni due per tre. <Sentite ragazzi mi dispiace veramente vedervi così, mi sento terribilmente in colpa. Se veramente ci tenete a me risolvete quello che vi tormenta perché altrimenti non andremo da nessuna parte.> Dice Xenia con calma per poi prendere il suo zaino lanciando sul divano le chiavi di casa. <Dove stai andando?> Domanda confuso Pablo guardando Xenia andare via <A scuola. Da sola, senza il vostro passaggio perché non sceglierò fra te e mio fratello. Appena avete finito di fare i bambini avvisatemi!> Esclama alzando il tono di voce per farsi sentire dai due ragazzi che scioccati si guardarono  indecisi non sapendo cosa dire o fare. Xenia scosse la testa divertita per poi correre verso scuola per evitare di arrivare in ritardo preparandosi mentalmente a superare un'altra giornata..
[...]
Daniel scatta in piedi contento sentendo il suono della campanella suonare segnando così la fine di quella giornata pesantissima. Bea tira un sospiro di sollievo e divertita scatta delle foto a Xenia che con la testa appoggiata al banco dormiva beatamente nascosta dal suo zaino nero. <Xeniaaaa!>  Urla Daniel prendendo il suo quaderno di Economia aziendale colpendo sulla testa la bionda che spalancò gli occhi impaurita <Che è successo? C'è percaso la prova d'emergenza?> Domanda guardandosi attorno confusa visto che la classe orami era vuota. <Tesoro la lezione è finita da ormai 10 minuti.> Ridacchia Daniel intento a sistemare i suoi quaderno nello zaino nero <10 minuti? Potevate svegliarmi prima!> Esclama Xenia scioccata passandosi una mano sul volto stanca. <Stavi dormendo beatamente, mi dispiaceva troppo svegliarti. E poi chissa che cosa stavi sognando..> Dice Bea con un sorrisetto malizioso dando una gomitata a Xenia che annoiata alzò gli occhi al cielo uscendo dalla classe in religioso silenzio.
<Sicuramente niente di quello che sogni tu su Lamine Yama-..> Dice Xenia tossendo falsamente <Cazzo Xeni' ti sembra il caso di urlare!> Esclama a voce alta Bea tappando la bocca di  Xenia che le morse il palmo della mano facendole staccare di scatto la mano dolorante. <Tesoro stai urlando più tu che lei..> Mormora Daniel mettendo il braccio attorno alle spalle di Xenia che rise divertita ringraziando il suo migliore amico per il sostegno. <Non siete per niente divertenti..> Borbotta fingendosi offesa per poi affiancare i suoi amici raggiungendo il cortile dove stranamente  tutti erano raggruppati  verso la zona dei parcheggi. <Che sta succedendo?> Domanda Xenia guardandosi attorno confusa. <Dio vi immaginete mi hanno rubato la macchina?> Chiese frustrato Daniel iniziando a camminare a passo svelto verso le mille persone cercando di capire cosa stesse succedendo da lontano.
<Si e secondo te tutti stanno qui perché hanno rubato la tua fottuta panda bianca?> Domanda Bea incrociando le braccia al petto divertita
<Cosa vorresti dire sulla mia panda? Ci ha sempre portati ovunque non giudicare la mia bimba!> Esclama puntando il dito contro Bea che scosse la testa rassegnata <Aspetta  che fine ha fatto Xenia?> Domanda Bea confusa guardandosi attorno alla ricerca della sua migliore amica. <Credevo fosse accanto a te, Bea ti ho detto di tenerla sott'occhio! Se Fermín dovesse venire a sapere che l'abbiamo persa di vista..Dio non ci voglio nemmeno pensare, prova  a chiamarla cazzo!> Esclama Daniel titubante guardandosi attorno ansiosamente...
Nel frattempo Xenia si fece spazio fra le mille persone raggruppate e con qualche difficoltà riuscì a raggiungere il muretto vicino al cancello della scuola.Sentiva mille voci sussurrare il suo nome e mille risate da tutte le parti ma quello che vide davanti ai suoi occhi le tolse rapidamente il respiro.
<Pablo che stai facendo,smettila cazzo!>
Urla Xenia scattando in avanti bloccandosi sul posto guardando  titubante quella scena; Pablo teneva saldamente le mani attorno al colletto della maglietta di Matias che impaurito cercava di liberarsi dalla presa.
<Xenia stanne fuori.> Sussurra con rabbia spingendo nuovamente Matias contro il muro con violenza.
<Pablo perfavore, basta.. Non c'è bisogno ti prego..> Mormora cercando di reprimere i singhiozzi guardando il sivigliano con la vista offuscata dalle lacrime che nonostante gli sforzi non riuscì a reprimere. Non voleva che succedesse tutto questo, non voleva vedere Matias con il naso sanguinante nonostante tutto il male che le avesse fatto, non voleva vedere Pablo con le nocche rotte per colpa sua e soprattutto non voleva essere nuovamente al centro dell'attenzione per i prossimi giorni, ma in quel momento sapeva bene che calmare la rabbia di Pablo era terribilmente impossibile e vista la sua forza non sarebbe mai riuscita ad allontanarlo da Matias per impedire che il peggio accadesse. Nessuno pareva aver intenzione di fare qualcosa e l'aria stava diventando sempre più tesa facendo quasi soffocare Xenia che si stava chiudendo cosa dovesse fare ma in quel momento i suoi muscoli tesi sembravan non aver intenzione di compiere un singolo movimento. Sapeva che tutto quello che stava succedendo non sarebbe finito bene e un senso di panico prese possesso dello stomaco di  Xenia che strinse gli occhi sentendo l'impatto del pugno di Pablo contro la guancia di Matias che barcollante si poggio con la schiena al muretto toccandosi il labbro sanguinante. <Che diavolo sta succeden- Xania eccoti finalmente.. Perché stai piangendo?> Domanda Daniel che si fece avanti fra la folla affiancando la sua migliore amica confuso per poi puntare lo sguardo su Pablo rimanendo senza parole.
<Pablo? Che cazzo stai facendo, ne avevamo già parlato ieri!> Esclama Bea guardando stupita Pablo che lasciò cadere a terra Matias puntando lo sguardo sugli occhi chiari di Xenia che scosse la testa distogliendo lo sguardo puntandolo poi sulla sua migliore amica che si rese conto troppo tardi di quello che aveva detto.
<Che cazzo vuol dire ne avevamo già parlato ieri?> Domanda con la voce rotta allontanandosi da Daniel che a disagio abbassò lo sguardo mordendosi l'interno guancia. Xenia scosse la testa rassegnata passandosi una mano fra i capelli titubante oscillando lo sguardo fra Bea e Daniel per poi soffermarlo su Pablo che incerto si avvicinò a lei cercando un qualsiasi contato fisico con lei senza successo.
<No,Pablo veramente non mi devi toccare ti prego. Non riesco nemmeno a guardarti in faccia cazzo!> Esclama guardando con disgusto le mani di Pablo piene di sangue.
<E voi che cazzo avete da guardare! Non è una cazzo di commedia drammatica andatevene a casa!> Esclama con rabbia Xenia guardando male il gruppo di persone che indiscretamente cercavano di ascoltare la conversazione senza il minimo rispetto.
<Nia veramente cerca di calmarti, io volevo solo sistemare tutto..> Mormora incerto Pablo stringendo la mano di Xenia che abbassò la testa scioccata.
<Cazzo smettila di chiamarmi in questo modo! Non tutto si sistema con la violenza Pablo, e poi non ho bisogno del tuo aiuto credevo di essere stata chiara con te!> Esclama  Xenia con rabbia guardando negli occhi Pablo che si limitò ad annuire leggermente. Xenia guardò schifata la mano sporca di sangue e dopo aver guardato con delusione Bea e Daniel  decise rapidamente di scappare da quel posto consapevole che nessuno l'avrebbe seguita perché in quel momento era ben chiaro che lei non volesse avere niente a che fare con nessuno.. Bea strinse con rabbia il labbro fra i denti e in un batter d'occhio  di avvicinò a Pablo e con astio gli diede uno schiaffo sulla guancia destra facendo scattare in avanti Daniel che sorpreso allontanò la sua amica dal sivigliano che strinse la mascella guardando seriamente Bea.
<Sei uno stronzo Pablo! Avevi detto che ci avresti solo parlato,sai che Xenia odia la violenza cazzo!> Esclama furiosa passandosi le mani sul volto trattenendo le lacrime.
<Ero venuto solo per parlarci ma quel figlio di puttana mi stava provocando fin troppo! Beatriz non fare la santa la colpa qui è di tutti, vostra in primis perché non avete saputo proteggere la vostra amica da gente come quel verme.> Dice Pablo fronteggiando senza problemi Bea che abbassò la testa  sentendo il peso di quelle parole così come Daniel.
<Siamo tutti bravi a puntare il dito ma tu sarai in grado di proteggerla dal modo dei social in cui è finita per colpa tua?> Chiese Daniel guardando seriamente Pablo che ricambiò lo sguardo sorridendo leggermente.
<Io lo sto già facendo, siete voi che non state facendo niente.> Dice duramente per poi andare via lasciando Daniel e Bea da soli alle prese con la dura verità.
Appena arrivata a casa Xenia lasciò cadere a terra lo zaino e corse rapidamente in bagno a lavarsi le mani sporche di sangue strofinandole rudemente, si sentiva terribilmente sporca in quel momento nonostante sulle sue mani non ci fosse nemmeno una goccia di sangue ma la sua testa continuava a ripeterle continuamente che tutto quello era successo per colpa sua. I sensi di colpa la stavano mangiando viva ed era terribilmente preoccupata per Pablo perché nonostante lei fosse estremamente arrabbiata con lui per quello che aveva fatto non poteva fare a meno di essere preoccupata e non solo per le sue condizioni fisiche ma anche per quelle psicologiche perché in quel momento si stava rendendo conto di aver nuovamente ferito Pablo che come sempre cercava solo di aiutarla. La sua unica certezza in quel momento era che si sentiva una persona orribile..

Spazio Autrice!
Ciao raga, ovviamente il capitolo non finisce così perché questo è solo l'inizio. Come potete notare questa storia è diversa da quella su Pedri anche perché tra Xenia e Pablo i rapporti sono molto più complicati. Chissà cosa succederà d'ora in poi...Lasciate una ☆ e ci vediamo prestissimo♡
ps: scusate se sto aggiornando poco vi prometto che cercherò di essere più attiva

Somos diferentes /Pablo Martin Páes Gavira/ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora