Capitolo 15

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25/08/25, Barcellona, Spagna...

Xenia stava passando una bella serata assieme alle sue amiche e non poteva che esserne contenta. Nonostante lei si trovasse in terrazza a fumare con le altre sentiva lo sguardo di Pablo addosso che per tutta la durata della cena non aveva fatto altro che guardarla consapevole di riuscire a renderla nervosa.
<Vado in bagno.> Dice Xenia passando la sua sigaretta a Bea che annuí incerta guardandola di sott'occhio.
<È tutto ok? Sei strana..> Chiese sua cognata a braccia incrociate.
<Si va tutto bene, vado solo a lavarmi le mani le sento appiccicose!> Esclama scappando letteralmente dallo sguardo attento delle sue amiche che si limitarono a rimanere in silenzio. Xenia decise di passare di proposito dal salotto, che dava sul terrazzo, nel quale i ragazzi si stavano divertendo sfidandosi a Fifa.
<Che fate?> Chiese la bionda sedendosi sulle gambe di suo fratello che le diede un bacio sulla guancia.
<Paraculiamo Pablo per aver perso contro Hector!> Esclama divertito Ferran dando una spallata al sivigliano che scosse la testa rassegnato.
<Vi divertite con poco voi maschi> Ridacchia Xenia rubando della patatine dalla busta di Daniel che la guardò male allontanando la busta da lei.
<Brutta stronza!> Esclama buttando in faccia un cuscino a Xenia che nascose la testa nell'incavo del collo di Fermín.
<Hermano è vero che siamo fratelli ma se devi torturare lei, fallo pure, ma non mettermi in mezzo..> Borbotta Fermín che aveva appena ricevuto un cuscino in faccia. Xenia spalancò gli occhi scioccata e si alzò dalle gambe di suo fratello guardandolo indignata.
<Ritiro quello che ho detto prima.Sei un fratello orribile!> Esclama puntando il dito contro Fermín che le mandò un bacio volante sotto le risate degli altri.
<Va bene tregua.> Dice la bionda nascondendosi dietro la schiena di Pau per scappare dal suo migliore amico che cercava disperatamente di colpirla.
<Solo perché ti voglio bene> Borbotta Daniel sedendosi nuovamente sul divano affianco a Pedri.

<Sapete dirmi dov'è il bagno?> Chiese Xenia guardando attentamente Pablo che sorrise divertito capendo dove volesse andare a parare la bionda.
<Vieni ti accompagno.> Dice il sivigliano scattando in piedi sotto lo sguardo curioso di tutti ma soprattutto alquanto confusi dalla proposta del ragazzo.
<Va bene.> Risponde con indifferenza evitando di dare peso alle occhiatacce di fuoco di sul fratello a Pablo. Xenia scosse la testa rassegnata poi senza pensarci più di tanto seguì il suvigliano che silenziosamente percorse le scale che portavano al piano di sopra, la bionda non sapeva perché aveva l'impressione che il bagno non si trovasse da quelle zone ma decise di non farsi domande.
<Eccoci.> Afferma silenziosamente Pablo aprendo, con sua gran sorpresa, la porta del bagno superiore. Ringraziò incerta ed entrò cercando di chiudersi la porta alle spalle, ma prima che potesse farlo Pablo mise il piede in mezzo alla porta impedendole di chiuderela.
<Che c'è? Stai diventando piuttosto assillante oggi..> Mormora aprendo la porta in modo tale che potesse vedere Pablo.
<Mi stai dicendo che non sei venuta a chiedere dove fosse il bagno per rimanere da sola con me?> Chiese ghignando divertito facendo un passo verso la ragazza che indietreggiò sentendo le guance arrossire.
<Che stai dicendo! Non sarà invece che tu sei piuttosto geloso?> Domanda la bionda guardando con sfida Pablo che fece un'ulteriore passo in avanti verso di lei entrando definitivamente nel bagno.
<Ti sembro un ragazzo geloso? Sono stato io a dirti di prendere il numero di Marc, Nia.> Contrabbatte chiudendosi la porta alle spalle facendo scattare la serratura della porta.
<Non capisco a che gioco stai giocando, Gavira.> Sussurra dubbiosa sedendosi sul piano di marmo del lavandino sotto lo sguardo divertito di Pablo che si avvicinò maggiormente a lei finendo così in mezzo alle gambe della bionda.
<E tu a che gioco stai giocando? Stai cercando di farmi ingelosirsi?> Chiese poggiando entrambi le mani sulle coscie di Xenia coperte da un paio di Jeans a vita bassa che evidenziavano la sua pancia piatta.
<Non hai risposto alla mia domanda.> Contabbatte a braccia incrociate osservando attentamente Pablo che sorrise trattenendo le risate.
<La tua non era una domanda ma solo la confusione che c'è nella tua testolina.> Dice facendo scorrere le mani lungo le cosce della ragazza arrivando ai fianchi coperti da una felpa bianca.
<Quindi?> Chiese nuovamente riferendosi alla domanda posta precedentemente.
<Il mondo non gira sempre attorno a te, Gavi.> Mormora dubbiosa distogliendo lo sguardo dagli occhi scuri del ragazzo.
<Ah si? Non mi sembri molto convina López..> Dice mettendo le mani sotto la felpa facendole scorrere lungo la schiena nuda di Xenia.
<Stai giocando sporco..> Borbotta rabbrividendo guardando di sott'occhio l'espressione vittoriosa di Pablo.
<Ma io non sto giocando Nia.> Sussurra portando le mani sulla schiena nuda di Xenia facendola avvicinare maggiormente a sé.
<Non ti credo..> Mormora guardando nuovamente Pablo negli occhi. Non riusciva a concentrarsi su altro se non sulle mani del sivigliano sotto la sua felpa che disegnavano cerchi immaginari con le dita fredde, era una tortura contro il suo maledetto orgoglio perché sia lei che Pablo sapevano che nonostante la tensione nessuno avrebbe mai fatto il primo passo.
<Posso dimostrartelo allora.> Afferma convinto facendo aderire il suo bacino a quello della ragazza che rimase piacevolmente sorpresa.
<Anche questo fa parte del tuo piano giornaliero per portati a letto tutte le ragazzine che vuoi?> Chiese ironicamente portando le braccia attorno al collo del siviglianl accarezzandoli il retronuca.
<Perché io non sono una di quelle ragazzine. Non sarò mai l'ennesima tua conquista, non voglio essere questo per te Pablo> Mormora avvicinando il suo volto a quello del ragazzo che pendeva dalle sue labbra. Ogni parola che Xenia diceva era oro per Pablo che dipendeva  continuamente dalle sue labbra carnose.
<Che brutta considerazione che hai di me.> Ridacchia leggermente portando una mano sulla guancia di Xenia accarezzandole la mascella spostandola poi sul retrocollo avvicinandole dolcemente il volto al suo.
<Non è la verità?> Chiese riferendosi a quello che aveva detto prima, Pablo scosse la testa convinto.
<No, perché tu non sarai mai come tutte le altre. C'è qualcosa in te che mi attrae e mi fa sentire la necessità di proteggerti da tutto e da tutti. Non capisco se la tua presenza mi rende nervoso o se mi irrita..> Dice per la prima volta confessandole coraggiosamente quello che ultimamente lo stava rendendo nervoso in sua presenza.
<E ora sei nervoso?> Chiese trattenendo le risate ricevendo un'occhiataccia.
<Perché non si sente?> Domanda a sua volta con un sorrisetto malizioso sulle labbra ricevendo uno schiaffetto sulla spalla da parte di Xenia che sorrise scuotendo la testa rassegnata dalla pessima ironia del sivigliano.
<Sei pessimo Pablito, stavi andando quasi bene.> Ridacchia sottolineando il "quasi" per poi superare agilmente Pablo intento a ridere.
<Xenia.> Richiama la sua attenzione chiamandola stranamente serio e soprattutto senza il loro soprannome.
<Dimmi..> Mormora incerta senza voltarsi tenendo gli occhi fissi sulla serratura ancora chiusa del bagno.
<Non scriverai a Marc vero?> Chiese seriamente. Xenia spalancò gli occhi e arrossì sentendo il fiato del ragazzo sul suo collo, era così vicino che a tratti la sua schiena sfiorava il suo petto.
<No, non lo farò.> Sussurra uscendo da quel bagno scendendo poi rapidamente le scale. Non sapeva dare un senso a tutto quello che era successo in quel maledetto bagno, se tra loro c'era tutta quella tensione stando in bagno da soli non voleva nemmeno immaginare cosa potesse succedere se dovessero passare una giornata assieme..Sapeva però che ora aveva la certezza di qui aveva bisogno; Pablo le piaceva e anche lui provava qualcosa per lei. Ma ciò nonostante non poteva fare a meno di volerlo prendere a schiaffi, perché aveva inconsciamente aumentato i punti di domanda di Xenia sul suo rapporto con lui.

Somos diferentes /Pablo Martin Páes Gavira/ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora