Sulle tracce dell'omicidio 3 e ultimo volume.

Capitolo 7

Keira ( mamma di Grace)
Ero seduta sul letto, che stavo cucendo un vestito che si era rovinato. Immersa nei miei pensieri, vengo interrotta da il piccione viaggiatore, mi avvicino alla finestra e mi accorgo che nella zampa ha un foglio. Perdo un battito quando mi accorgo che me lo ha inviato Shennon, ormai era passato un anno da quando se ne era andata con  Riley ha scoprire il mondo. Quando finisco di leggerla inizio a singhiozzare senza smettere, la rileggo ancora e ancora è ancora, ma non riesco a realizzare il fatto che mia figlia sia fra le stelle ora.
"Scusami se ti sto procurando tutto questo dolore" la mia bambina pensai, e vedendomi che non davo segno che avrei risposto il piccione se ne va, abbandonandomi distesa sul pavimento con le mani sulla fronte.
Non mi ero mai sentita più sola come oggi, tutto quello che avevo non c'era più, tutto il mio mondo era distrutto, Grace tu eri il mio mondo. L'apice della mia vita, la mia metà, e la mia parte migliore, il mio tutto. La mia passerotina, pensai, e mi sdrai sul pavimento stremata e gonfia piena di dolore, mi addormentai con le lacrime agli occhi. Cosa avrei dovuto fare ora? Sognai il momento in cui avevo partorito Grace, ero la donna più felice e fiera di questa terra. Non mi ero pentita di aver lasciato la mia terra, per vivere in un altro regno, che non conoscevo, con persone che non conoscevo, ma non mi ero mai arresa. Per Grace sarei diventata la donna più determinata, per lei avrei fatto di tutto. Sognai me stessa mentre viaggiavo per mesi in cerca di pena e rifugio, in cerca di un briciolo di speranza, che ancora mi invadeva l'anima. Dove ho cresciuto quella bambina che era nata contro uno sbaglio, contro un dolore implacabile, ma lei non aveva nessuna colpa. Degli errori miei e di suo padre, che aveva preso qualcosa che non era suo, che non gli apparteneva e che non aveva diritto a prenderlo senza permesso. Mi ha rubato la verginità, senza il mio consenso.