Capitolo 1

5 1 0
                                    


Capitolo 1

Gennaio 1861

Diana era sconvolta: nel giro di due mesi aveva perso entrambi i genitori a causa di un'epidemia di colera. Non era la prima volta che questa terribile malattia affliggeva il suo paese d'origine, l'Italia, ma Diana aveva solo sentito raccontare le terribili esperienze vissute da chi ne era stato travolto. Aveva pregato così tanto che la sua famiglia rimanesse incolume da questa terribile tragedia, ma questa volta, purtroppo, era toccato a loro.

Si era ammalato prima il padre, un falegname molto apprezzato nel suo paesino, che si era sempre spaccato la schiena per permettere alle sue due figlie di studiare. Diana aveva voluto diventare maestra, mentre Federica aveva sempre avuto la vocazione di curare gli altri ed era diventata un'infermiera. Aveva conosciuto un medico siciliano e si era trasferita vicino a Siracusa dove lui abitava con la sua famiglia.

Diana era rimasta sola a casa con i genitori, ma non le dispiaceva affatto. Le due sorelle erano molto diverse tra di loro e per la verità non erano mai andate molto d'accordo. Diana era felice di godersi l'amore dei suoi genitori, anche se loro non erano soliti dimostrarglielo molto con i gesti e le parole, ma lei sapeva che la amavano immensamente.

Il dottore aveva provato in tutti i modi a curare suo padre, ma presto aveva capito che non ce l'avrebbe fatta. Sua madre non lo aveva mai lasciato solo, anche quando il medico la metteva in guardia dicendole che se non avesse preso delle precauzioni si sarebbe ammalata anche lei.

Diana era stata mandata a vivere dai vicini non appena il papà aveva mostrato i primi sintomi, per evitare che si ammalasse anche lei e facesse da veicolo di contagio nella scuola dove lavorava.

Diana aveva protestato, voleva rimanere vicino ai suoi genitori, ma la madre era stata categorica: non voleva che si contagiasse anche lei.

A malincuore la ragazza aveva accettato di trasferirsi. Qualche settimana dopo l'aggravarsi delle condizioni del marito, anche la donna aveva mostrato i primi sintomi. Diana era disperata perché non poteva avvicinarsi alla sua famiglia e quando il padre morì, cadde in una profonda prostrazione. Le amiche cercarono di consolarla e di starle vicino, ma Diana sembrava spegnersi ogni giorno di più, finchè non arrivò anche la notizia della morte della madre: Diana si mise a letto e non si alzò più. Lasciò il lavoro alla scuola, con gran dispiacere dei suoi ragazzi che la adoravano ed a poco valse anche la visita della sorella che era tornata al paese per il funerale dei genitori.

I vicini erano estremamente preoccupati per la sua salute fisica e mentale e cercarono l'aiuto del curato che venne però respinto dalla ragazza perché era arrabbiata anche con Dio: perché le aveva tolto entrambi i genitori? Che cosa avevano fatto di male quelle due anime innocenti?

Un giorno però, ricevette una visita inaspettata: i suoi ragazzi sentivano tremendamente la sua mancanza ed avevano deciso di andare a trovarla.

Inizialmente Diana non aveva voluto riceverli, ma quando sentì le loro vocine provenire dal soggiorno, il suo cuore si riaprì ed accettò di incontrarli: fu come se le barriere che aveva innalzato si sciogliessero tutt'ad un tratto. I ragazzi la circondarono e la abbracciarono, chiedendole insistentemente di tornare da loro.

Diana non promise nulla, ma in cuor suo incominciò a pensare che forse la sua vita aveva uno scopo.

A poco a poco riprese a mangiare ed a scendere con gli altri e nel giro di un mese riprese le forze e potè tornare a scuola.

Soffriva ancora tremendamente per la morte dei suoi genitori e per la partenza della sorella che era tornata in Sicilia, si sentiva sola, ma sapeva che aveva una ragione per andare avanti.

RaccontoUn'Italiana nel West senza titoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora