Capitolo 6

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Capitolo 6

Il giorno dopo, come promesso, Buck andò a prendere Diana a scuola. Mentre lei e Margaret stavano per uscire dall'edificio, Margaret vide dalla finestra Buck seduto sulle scale in attesa e disse a Diana: " Vedo che le cose con Buck stanno andando avanti. Diana, mi dispiace davvero di aver detto quelle cose, vedo che Buck è un bravo ragazzo e che state molto bene insieme, si è visto anche al ballo. Sono felice per voi"

"Grazie Margaret, non ti preoccupare, è tutto dimenticato. Buck è un ragazzo speciale, gentile, onesto e rispettoso, non potrei desiderare nulla di più in un uomo. Ha appena iniziato a corteggiarmi ufficialmente e spero che le cose vadano nel verso giusto"

"Dai vostri sguardi al ballo credo che non ci siano dubbi. E poi hai dimenticato una qualità: è anche molto bello!"

"Margaret!", esclamò Diana arrossendo.

"Beh, che c'è, è un dato di fatto, sei molto fortunata" e scoppiarono entrambe a ridere.

Quando Buck sentì aprirsi la porta, si alzò dagli scalini e salutò: "Buongiorno Diana, signorina Johnson" e le fece un cenno col cappello.

"Buongiorno Buck, chiamami pure Margaret, ormai io e Diana siamo amiche, vero?"

Diana annuì andando a prendere Buck sotto braccio.

"Le stavo giusto dicendo che siete davvero una bella coppia e mi sono scusata di nuovo per aver dubitato di voi", aggiunse Margaret.

"Non sei l'unica Margaret, molti hanno ed avranno molto da ridire sul nostro rapporto, ma io e Diana ci vogliamo bene e questo è quello che conta", rispose Buck.

"Hai ragione, ma voglio che anche tu accetti le mie scuse", insistette lei.

"Certo, scuse accettate", rispose Buck

Margaret ringraziò e si salutarono.

Buck si rivolse a Diana dopo che Margaret se ne fu andata: "Allora, com'è andata stamattina?"

"Bene fino ad ora", rispose un po' accigliata.

"Perché fino ad ora? Cosa c'è che non va?", chiese lui preoccupato.

"Ti sei reso conto di non avermi ancora baciata?"

"Qui davanti a tutti?", chiese sorpreso.

"Sì, qui davanti a tutti come fanno le altre coppie, non abbiamo nulla da nascondere, o non te la senti?", chiese lei con una nota di delusione nella voce.

"Certo che me la sento, è solo che non vorrei crearti problemi"

"Buck Cross, la vuoi smettere di proteggermi dai tuoi fantasmi? Stiamo insieme e non c'è nulla di male, quindi smettila di temere tutto e comportati come il mio ragazzo!", gli intimò lei.

Buck la baciò teneramente e lei gli disse: "Ora va meglio. Dove mi porti a pranzo?" e si avviarono verso il ristorante dove Buck sapeva di essere ben accetto.

Il pranzo fu appetitoso e piacevole e Diana e Buck si raccontarono le rispettive mattinate.

Nelle settimane successive si videro appena possibile: ogni tanto Buck la andava a prendere a scuola e lei si recava spesso alla stazione sviluppando sempre di più il rapporto con Rachel e Lou ed a volte si faceva accompagnare anche da Margaret con cui aveva stretto una bella amicizia.

Una sera, Buck la aveva invitata a cena e dopo aver riempito le loro pance con un lauto pasto terminato con un'ottima torta al cioccolato, l'aveva riaccompagnata a casa. Avevano attaccato Spirit al calesse perché Buck aveva avuto la sua corsa quel giorno ed avevano voluto far riposare un po' il suo cavallo nella stalla di Diana. Arrivati, Buck la aiutò a scendere e si offrì di andare a riporre nel box Spirit mentre prendeva il suo cavallo.

RaccontoUn'Italiana nel West senza titoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora