Unicamente lei, la mia fuga.

2 (Nuovo inizio).

Mi metto il cappuccio, fa freddo...
Guardo il telefono, 1:30.
Per le strade c'è un silenzio che mi fa venire i brividi...
Un cancello che divide me ed un cane...
Esso inizia ad abbaiare, sobbalzo, sento rumori strani.
Un ombra inizia ad avvicinarsi.
Accelero il passo...
Also il volto, i lampioni lampeggiano.
Inizio a correre.
Ho paura.
La figura si fa sempre più vicina.
Ho paura.
Mi fermo.
Inizio a sentire uno strano calore vicino al mio orecchio.
È lui.
Mi giro, mi afferra, mi trascina.
Mi sento stordita, ho paura.

Un rumore improvviso mi porta alla realtà, la sveglia.

Mi sveglio sudata.
Sto piangendo.
Non capisco, cosa sta succedendo?
Sto a casa, lui non è qui.
Percepisco che tutto ciò non è reale ed io stavo solo sognando.
Sono ancora molto confusa da ciò che ho appena sognato, scendo dal letto, vado in cucina, mi preparo una tazza di caffè fumante ed un pancake.

15 minuti dopo.

Ho finito di fare colazione, salgo le scale.
Guardo il telefono, 9:03.
Ho un appuntamento...il nuovo lavoro.

Mi faccio una doccia ma non riesco a non pensare a quell incubo che ho fatto, non riesco a scordare il passato, perché?
Non riesco a lasciarlo andare.

Raccolgo i miei capelli biondi in uno chignon tralasciando due ciocche che mi cadono sul volto, mi metto un gonna bianca ed un maglioncino giallo chiaro, le scarpe bianche e infine decido di far un leggero trucco sul mio volto.

Il correttore copre le mie occhiaglie a causa di continui incubi, metto il mascara, un po di blush, il fissante e infine distendo sulle mie labbra un leggero rosaceo color pesca.
Non voglio sembrare volgare al mio primo lavoro.

Mi guardo allo specchio un ultima volta, sono felice, finalmente rinizierò un nuova vita senza nessuno che mi gestisce.

Puoi farcela, Evelyne.
Mi ripeto tra me e me.

Prendo il mio cellulare, la borsa ed esco da questa catapecchia che è diventata la mia casa da qualche tempo, direzione casa Gray.

Spero di farcela.