Si aprono le porte.
Scendo dalla metro.
Salgo le scale.Ok, sono arrivata nel centro di Roma.
Guardo il telefono.
7:30.Ho l'appuntamento alle 9:00, per l'ansia di dare tardi, alla fine sono sempre in anticipo.
Le attese non mi piacciono, mi mettono sempre agitazione.
Decido di andare in una caffetteria qui vicino per passare un po di tempo.
Apro la porta, il luogo è molto accogliente.
Le pareti sono color nocciola, con tanti tavoli adatti per due persone e infine un grande bancone, disposto difronte la vetrata con dietro: la macchina del caffè, razzie, piatti etc...Ordino un caffè.
Appena il cameriere arriva da me mi poggia il caffè fumante, che subito dopo sorteggio con calma pensando a quale domonade dovrò rispondere dalla signora Gray.Controllo il telefono, 8:45.
Decido di pagare il caffè ed esco dal bar.Percorro un lungo viale isolato, ma tranquillo, che porta a casa Gray.
Perfetto, è ora Evelyne.
Come sempre, le prime volte mi spaventano, ho bisogni di avere tutto sotto controllo per poter stare tranquilla e sentirmi sicura, ma questo non può avvenire nelle situazioni che non conosco ancora...
Non c'è mai una seconda occasione per fare una bella impressione la prima volta.
Immersa tra i miei pensieri, mi ritrovo difronte alla casa della signora Gary, e che casa!
Il mio guardo luccica di sorpresa alla vista di una villetta a due piani, disposta in mezzo un giardino estremamente curato con qualche albero sparso qua e di là, addirittura un piccolo laghetto con vicino una fontanella.Sarebbe il mio sogno sedersi qui, godersi leggere un bellissimo libro.
La casa è color bianco, l'entrata è coperta dal balcone situato sopra costruito sopra delle colonne molto raffinate.
Ci sono molte finestre, è bellissimo.Immagino che la signora Gray sia molto pretenziosa, chissà se riuscirò a soddisfare le sue aspettative, Dio.
Non ho avuto modo di parlarci molto tramite messaggio, perché la conversazione con lei è stata molto breve e coincisa, infatti, non ha risposto ad alcuna delle mie domande, limitandosi a darmi l'indirizzo, data e ora in cui si saremo incontrate.Faccio un ultimo respiro, prendo coraggio e decido di suonare il campanello, dopo poco il grande cancello di ferro battutto si apre davanti a me, permettendomi di entrare.
Ancora una volta mi soffermo ad osservare i minimi dettagli di questo stupendo giardino, mentre mi dirigo verso il grande portone.Ad attirare la mia attenzione fu una piccola lepre, che saltella attraversando il viale, spaventata dalla mia presenza.
Mi giro verso di lei e la seguo di poco."Ciao piccolina, non avere paura"
Mi accovaccio per sembrare più piccola ai suoi occhi e le tendo una mano.
Che carini gli animali, li adoro."Vieni qui piccolina"
Mi avvicino ancora leggermente,con calma, ridacchiando un pochino notando la buffa e confusa espressione della lepre.
"Signorina Paiper vedo che non ha perso tempo per ambientarsi, faccia pure come se fosse a casa sua!"
STAI LEGGENDO
Unicamente lei, la mia fuga.
RomanceEvelyne, ragazza di 20 anni. Innocente, riservata, timida, con insicurezze che non l'hanno mai abbandonata, arrabbiata con sé stessa e la sua famiglia per il suo passato. Dovrà trasferisi a Roma da sola per dei problemi legati alla sua famiglia, cos...