10 (Stranezze).

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Con il passare del tempo tutto a Roma diventò più facile, iniziai a capire dove si trovassero i negozi, i centri importanti, i nomi delle strade e iniziai a conoscere anche di più ciò che mi circondava...

Ho iniziato a frequentare più spesso anche Andrea, con lui ho avuto una amicizia davvero profonda, che piano piano è diventata sempre qualcosa di più.
Pensate che pochi giorni fa mi ha regalato una collanina dicendomi che mi amasse...
Adesso stiamo assieme... sono molto felice...

Lui fu il primo ragazzo nella mia vita che mi ha dato attenzioni, che mi ha cercato, che mi ha fatto stare bene...

***

Stiamo assieme da pochi mesi, ma ultimamente mi sembra strano... come se qualcosa lo turbasse continuamente, ha iniziato anche ad essere più scorbutico e geloso, non vuole mai che esca di casa la sera, anche solo per prendere una pizza...

Forse è normale... infondo un pizzico di gelosia la provano tutti, è normale che in una relazione ci siano atleti e bassi, forse lui sta solo in uno di quei momenti... gli starò affianco, non lo lascerò solo...

***

Oggi il mio ragazzo era più arrabbiato del solito, così gli ho preparato la sua torta preferita, quella al cioccolato...
Giuro che ci ho messo tutto l'amore possibile ma lui mi ha urlato contro, non so neanche perché... pensavo di aver fatto tutto giusto. Forse non le è solo piaciuta...

***

Il mio ragazzo sta diventando più strano del solito... torna a casa sempre stanco e tardi, con occhiaglie così profonde... e sempre una birra in mano, un poco brillo...
Non mi parla quasi più ed ogni volta che provo a stargli vicino, lui mi respinge...

Non so cosa ho fatto di male... sto provando a stargli sempre accanto, a confortarlo ed aiutarlo in tutto ma lui alza sempre il tono di voce accusandomi di qualcosa che non ho fatto... e a me non piace... mi fa paura...

***

Oggi come sempre, d'altronde, sono andata a lavorare dalla signora Gray.

Ah, quasi mi scordavo, sono stata assunta per sempre, o almeno spero.
Ne sono super contenta!

Mi ha lasciato l'incarico di occuparmi tutta la giornata di Dylan, il suo piccolo bambino.

L' ho portato a scuola, ripreso, gli ho fatto da mangiare, abbiamo fatto i pochi compiti rimanenti e finché la signora Gray non tornasse da lavoro ho giocato con lui tutto il tempo...
Ci siamo divertiti molto... abbiamo guardato i cartoni preferiti di Dylan, giocato con le macchinette e i suo dinosauri preferiti...
Siamo usciti in giardino e si è sporcato tutto di fango, che sbadato, per fortuna non si è fatto male...

Verso le 6 di sera gli ho fatto fare il bagnetto e lo ho cambiato mettendogli il suo pigiama caldo e morbido di color giallo pulcino e dopo siamo andati a mangiare, ovvero, lui ha mangiato, che goloso...
Subito dopo ci siamo diretti nella sua cameretta e lui si è messo sotto le calde coperte...
Mi ha chiesto di leggerli una favola e io da brava babysitter lo ho fatto... mi piace raccontargli delle storielle, sono sempre tutte così carine e dolci...

Dopo poco si è addormentato così sono andata in bagno ad asciugare il casino che aveva combinato...che monello...

Alle 7 è arrivata la signora Gray e io come sempre non l'avevo sentita così quando me la sono trovata dietro, mentre asciugavo il pavimento, mi sono presa un infarto tremendo...

"Buonasera signora G-Gray"
Dissi con la voce di una che ha appena avuto uno spavento.

"Buonasera Evelyne, cosa stai facendo?"
Disse con quel suo tono sempre così sicuro di sé...

Decisi di alzarmi da terra, non volevo essere maleducata.

"Emh..."

"Prima ho fatto il bagnetto a Dylan, perché...si era sporcato tutto... ha giocato con l'acqua, mandato gli schizzi dappertutto..."
Dissi provandola a guardare negli occhi, ma con scarsi risultati...

"Quando si è addormentato ho deciso di asciugare... così non pesava farlo a lei..."
Fini la frase sussurrando ma suppongo che mi abbia comunque sentito...

"Grazie Evelyne, ma non sei pagata per fare questo."
Afferma freddamente, guardandomi dall'alto come se fossi minuscola.
È la prima parola di ringraziamento che ho sentito, che è uscita dalla sua bocca... così morbida...

MA EVELYNE COSA DICI!?

Ritornai alla realtà è mi accorsi che le stavo guardando le labbra, mordendo le mie...che vergogna!
Non l'ho fatto apposta, non volevo!

Appena me ne accorsi le mie gote divennero di un rosso pesca e smisi subito di moderni le labbra.

Lei mi stava guardando con quel suo sguardo glaciale, chissà a cosa stava pensando...

"Dunque Evelyne, cosa avete fatto ieri?"
Ci stavamo dirigendo verso la cucina.

"I-ieri?"
"M-mh..."
Cavolo, non ricordo nulla, che ho fatto ieri con Dylan?

"Signora Gray, lo ho accompagnato a scuola e come sempre ripres-"

Non mi diede il tempo di finire neanche la frase che mi interruppe subito.

"No, Evelyne, io intendo cosa hai fatto tu ieri"

La guardai per un attimo sorpresa da quella domanda.
Le interessa davvero di me?...

"P-perche lo vuole saperlo signora
G-Gray...?"
Sapevo che non dovevo rispondere cosi, che stupida... sicuro mi rimprovererà...

"Ti vedo strana, Evelyne.
Come stai?"

Unicamente lei, la mia fuga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora