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La signora Gray se ne era appena andata da casa, per andare a lavoro.

Prima di uscire mi aveva detto gli orari di entrata ed uscita della scuola di Dylan e infine mi ha lanciato una occhiata così gelata che avevo sentito i brividi attraversarmi il corpo...

Ripeto dinuovo...che donna strana.

Oddio Evelyne, Dylan deve andare a scuola!

Corsi velocemente verso la camera di Dylan, quasi rischiavo di cadere dalla scale, che sbadata che sono.

Lo trovai addormento nel suo grande letto e mi sbrigai a chiamarlo avvicinandomi a lui e muovendo il suo piccolo braccio.

"Hey piccolo, sveglia, dobbiamo andare a scuola"
Dissi in modo dolce, con un sorrisino sulle labbra.

Il bimbo mugulò qualcosa per me incomprensibile ma dopo poco si alzò, mettendosi seduto e dandomi il buongiorno.
Era ancora assonnato, e si stropicciava i suoi occhietti in modo dolce.

"Dylan, io sono la ragazza che tua mamma ha assunto l'altro giorno... mi chiamo Evelyne, ma puoi chiamarmi come vuoi"
Dissi sorridendogli.

"Lei se ne è andata poco fa...
Che ne dici se andiamo a fare colazione giù e dopo ti prepari?"
Speravo tanto che Dylan mi desse ascolto subito, non mi piacciono quando i bambini diventano capricciosi, non so più come parlargli dopo...
Non è che io lo sappia fare anche ora ma, è diversa la situazione.

"Ti posso chiamare Evy?"
Disse in modo troppo carino.

"Certo che mi puoi chiare così piccolo, come vuoi tu"
Affermai sorridendo e allargando le braccia.

"Ok Evy, mamma mi ha detto che la colazione era già pronta e che non dovevo fare il monello ieri"
Disse ridendo sotto i baffi e facendomi spuntare un sorriso sulle labbra.

"Ok, forza Dylan andiamo che sennò facciamo tardi e tua madre non credo lo accetterebbe"
Aiuto haha non voglio farmi rimproverare il primo giorno di lavoro...

39 minuti dopo...

"Dylan ci sei?? Dai forza, vieni, dobbiamo andare!"
Strillai per farmi sentire poiché stavo vicino l'ingresso e lui al piano di sopra.

Dopo poco tempo che aspettai lo vidi finalmente scendere dalle scale, così aprì il portone, gli presi la sua microscopica manina e lo portai a scuola.

Mentre ci stavamo dirigendo con la macchina verso scuola lui mi disse:
"Evy..."

"Si piccino?"

"Di solito le mie altre babysitter non sono durate tanto tempo, una o due settimane e se ne sono andate.
La mamma non voleva neanche dirmi il perché..."
"Tu però resterai vero? Mi sono stancato di cambiare sempre babysitter e poi tu mi piaci, sei simpatica"
Disse guardando sempre per terra.

Scesimo dall' auto, presi la sua manina e camminando ci ritrovammo davanti il cancello di scuola.

"Dylan, io non so se resterò, non è una mia decisione, spero tanto di sì così passeremo tanto tempo assieme e giocheremo, va bene?"

"Va bene, coinvincerò allora mamma!"
Disse in modo allegro, questo bimbo è assai buffo, mi piace.
"Dai su Dylan, entra a scuola"

"Ciaoo Evy, ci vediamo dopo!"
Mi abbraccia e se ne va correndo contento.

Che carino!

***

Salii in macchina e mi accorsi che mi erano arrivati 2 messaggi, uno dalla signora Gray, uno da Andrea...il ragazzo dell' altro giorno.

Unicamente lei, la mia fuga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora