Mi presento - capitolo 1

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Avete presente quelle ragazze con due facce? A casa sembrano figlie perfette, educate, rispettose, ma appena varcano la soglia si trasformano completamente, buttandosi in feste, alcol, e a volte anche in qualcosa di peggio, senza preoccuparsi delle conseguenze?

Ecco, questa sono io, Samantha. Per mia madre, sono l'immagine della figlia perfetta, con un futuro già pianificato: sposare un uomo bello e ricco, e magari fare figli come se non ci fosse un domani. Ma dentro di me, so che non è così. Amo vivere il momento, senza pensare troppo a quello che succederà dopo. Non che mi metta nei guai grossi, ma mi piace uscire, fare festa, bere e fumare. No, non faccio uso di droghe — o almeno non quelle pesanti — ma ammetto che qualche piccola esperienza l'ho fatta. Dopotutto, è normale esplorare certe cose durante l'adolescenza, no?

Mi chiamo Samantha, ma per gli amici sono Sam, o Sammy. Ho 17 anni, sono alta 1.67, magra quanto basta, con capelli castani e occhi verdi. Adoro la moda, anche se a scuola sembro un sacco della spazzatura. Ho un piccolo problema: non riesco a controllare le espressioni facciali mentre parlo, e sì, sono troppo espressiva. Ah, e sono logorroica — una volta che inizio a parlare di qualcosa che mi piace, è difficile fermarmi. Tra un anno finirò la scuola, e il mio piano è quello di lavorare. Convincere mia madre sarà difficile, visto che sogna per me tutt'altro, ma il mio desiderio è lavorare nello studio di tatuaggi di mia zia, e magari continuare la mia attività come content creator di moda sui social.

La mia famiglia? È un bel casino. Mia madre è la direttrice della scuola che frequento, il che rende la mia vita un inferno — ce l'ho sempre tra i piedi. Dopo che mio padre ci ha lasciati sette anni fa, poco prima della nascita di mio fratello, ha ripreso in mano la sua vita e ha fatto carriera nella mia scuola, fino a diventare direttrice. Mio padre? Beh, è un argomento complicato. Se n'è andato senza troppi convenevoli. Un giorno ho trovato un biglietto, con scritto che non poteva più vivere questa vita e che ci lasciava per rifarsi una nuova vita in Italia, con la sua segretaria.

- Flashback -
Era una mattina d'estate, mi svegliai tardi, come sempre. Scendendo le scale, trovai mia madre con una bottiglia di vodka in mano e mia sorella Abigaille che cercava di consolarla. Non capivo cosa stesse succedendo, finché non vidi quel maledetto biglietto a terra.
- Fine Flashback -

A proposito di sorelle, ho un buon rapporto con tutte, anche se sono sempre stata la pecora nera della famiglia. Abigaille ha 19 anni, è popolare a scuola e ha una vita da favola, con un fidanzato e buoni voti. Jenny, invece, ha 13 anni e tra poco inizierà il liceo. E poi c'è Brandon, il mio fratellino di 7 anni. È una peste, con l'aspetto da angioletto ma, fidatevi, sotto sotto è un piccolo diavolo.

Oggi è il 6 giugno, e finalmente sta per finire la scuola. Ho in mente una cosa — una cazzata, per essere precisi. Mi incontro con la mia migliore amica Selina al bar. Selina è tutto quello che io non sono: bella, perfetta, con quei suoi capelli biondi e occhi castani. Lei è la brava ragazza, mentre io... beh, diciamo che non seguo esattamente il manuale della figlia perfetta.

IO: "Ehi Sel, alle 12:30 al solito bar. Ti devo dire una cosa."
SEL: "Ok, a dopo. 😉"

Arrivo ovviamente in ritardo, ma quando vedo Selina al bar, so che le devo raccontare tutto. "Coooomunqueee, mi devi dire tutto della festa dell'altra sera!", urlo non appena mi siedo. Lei sospira, sorride e inizia a raccontarmi di questo ragazzo con cui si sta frequentando. Intanto io? Ancora zitella. Chiamatemi suor Samantha.

"Senti, ho in mente una cosa."
Selina mi guarda subito, sospettosa. "Hai intenzione di fare un'altra cazzata, vero?"
Esattamente. "Voglio farmi un tatuaggio."

Selina mi fissa incredula. "Tua madre ci ammazzerà entrambe se lo scopre."
"Infatti non glielo dirò."
"Come farai per la firma?"
"Chiederò a mia sorella... o meglio ancora, a mia zia."

Mi conosce troppo bene. Mia zia è una famosa tatuatrice locale, e tra pochi giorni avrò l'appuntamento. Non vedo l'ora.




è la mia prima storia, e prima esperienza di scrittura quindi per qualsiasi consiglio sarei molto contenta.

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