capitolo 5

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Scappa, è l'unica cosa che ti riesce bene

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Scappa, è l'unica cosa che ti riesce bene.

Questa frase continua a ronzarmi in testa mentre ripercorro a passo svelto i corridoi per uscire dalla Wittmann. Ho il magone in gola e un estremo bisogno di piangere, di lasciare cadere tutte le difese e crollare come un castello di carte. Ma non voglio farlo qui davanti a tutti questi sconosciuti. No, ho ancora un po' di amor proprio. Voglio lasciar loro come ultimo ricordo una Riley che, per quanto poco, riesce ad andarsene a testa alta; non la Riley piagnucolona e affossata dalle parole della loro Superstar.

Il suo sguardo duro e pieno di rancore era troppo da sopportare. Avere lui nella stessa stanza, così vicino eppure irraggiungibile era troppo.

Me ne sono andata, ancora una volta. L'ho fatto per il nostro bene. Anche se il mio cuore ha preso l'ennesimo colpo mortale. Gli avevo promesso che lo avrei custodito con più cura, che lo avrei protetto ma non ho tenuto in conto di un possibile ritorno di James. Mai una volta in tutti questi anni. Chissà che cazzo di congiunzione astrale è in corso per averci riunito.

Vorrei tanto non averlo rivisto. Perché ora non è solo la lontananza a farmi soffrire, ma il fatto che per un dannatissimo secondo il mio cuore è tornato a battere. Mi sono sentita bene, come se tutto fosse tornato al posto giusto. Mi sono sentita la vera Riley e ora mi manca. Odio tutto questo vuoto che sento intorno e dentro di me.

"Signorina Wayne, il badge!" Mi riprende una delle centraliniste, non ricordo quale delle due, appena prima di varcare le porte scorrevoli.

Me lo strappo di dosso e lo lascio cadere a terra. Un po' maleducato da parte mia ma ho bisogno di andare in macchina, metterla in moto e andare via da qui. Devo tornare a casa.

Una volta fuori all'aria aperta, vengo colpita da un odore pungente e terroso che mi fa arricciare il naso. Sta per arrivare un acquazzone.

"Riley! Riley, aspettami!" Implora Lawrence alle mie spalle.

Sono a un passo dalla BMW. Deglutisco, provo a ricacciare il magone che si sta facendo sempre più ingombrante. Resisti.

"Mi dispiace... m-mi dispiace. N-non posso lavorare per te, n-non ce la faccio." Balbetto affranta. Vorrei tanto non dover rinunciare ma che altra scelta ho?

Attenta a ciò che combini. Ti tengo d'occhio. La sua minaccia sovrasta le parole colme di astio di James ed è come ricevere una stilettata in pieno stomaco.

Mi sento in colpa a lasciarlo così su due piedi, hanno urgenza di trovare qualcuno che possa risollevare la squadra. Un'idea folle mi passa per la testa. "S-senti posso sentire Brundle e Borrel. Faccio cambio con Ji-hun..." annuisco a me stessa. "S-sì, sì mi sembra una bella idea, vado io in NASCAR. V-vedrai, Ji è un ragazzo in gamba e..."

"Ma non è te."

Stringo forte la mano sulla maniglia della portiera. Mi giro, ben consapevole che mi sto per mettere a nudo. I miei dannati occhi parlano più di quanto io voglia, è sempre stato così.

Ready Set Go - Fino all'ultimo respiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora