Capitolo II: Trattengo fiato

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'Rose?' chiede confusa la ragazza contro cui la rapper ha sbattuto, lo fa inclinando leggermente la il capo, ma al contempo assottiglia lo sguardo perché è confusa dal suo abbigliamento ma non dalla sua voce 'si, Nali, sono io!' sorride girandosi pianamente verso di lei 'sei in incognito?' la prende in giro, in un attimo il viso di rose si illumina 'sono giorni strani qui, il tempo non sa mai cosa fare, quindi mi adeguo' ridacchia sfilandosi almeno gli occhiali da sole 'piuttosto cosa ti porta a New York?' la luce che illumina il suo volto si mescola a della curiosità 'è incredibile come riesce sempre a farmi del bene' pensa Rose 'volevo staccare la testa e cercare anche un po' di idee per i prossimi pezzi quindi mi sono detta che New York era la città giusta, ho ragione?' la positività di Annalisa è più abbagliante del sole 'certo che si, l'energia che si respira qui c'è da poche altre parti quando si parla di ispirazione per nuova musica, se vuoi posso farti fare dei giri mirati a questo o preferisci immergerti prima nella città?' improvvisamente la rapper ha ritrovato la propositività.

Lei ed Annalisa hanno collaborato al singolo di quest'ultima quando, casualmente, Rose si è trovata a Milano qualche anno prima e, da lì sono diventate ottime amiche 'è casa tua, voglio conoscerla al meglio, ora che ho un ottima guida!' sorride ampiamente la Ligure 'a proposito casa mia è a cinquecento metri da qui' ridacchia poi 'buono, così domani ti vengo a rompere le scatole' Rose la guarda 'sai che casa mia è casa tua' sorride Annalisa posando una braccio sulle spalle dell'amica 'ma tu non sai che sei casa mia' pensa Rose mentre sorride e prende il telefono 'prima che il fuso ti abbatta, visto che è l'orario giusto, voglio farti fare un tour sull'East River, pronta a vedere la magia di Lower Manhattan e passare sotto i ponti più famosi della storia?' la guarda con estrema felicità, Annalisa acconsente

Dopo 10 minuti di macchina e un piccolo tragitto a piedi arrivano a destinazione, prendono il biglietto e, mentre, il tramonto stende sul cielo un
velo d'ambra dorata, accarezzando l'orizzonte con sfumature di fuoco gentile, le luci di grattacieli e non solo sembrano fondersi con l'imbrunire e dar vita ad un quadro in movimento, visto che il traghetto è partito: in pochissimo tempo si trovano con un drink in mano e a trenta metri dalla statua della libertà 'benvenuta in America' sorride dolcemente Rose 'il miglior benvenuto che potessi ricevere' ricambia il sorriso 'possiamo sederci e parlare, tanto il tour dura due ore' le spiega l'amica 'è da Davide che vuoi staccare la testa?' le chiede diretta ma con estremo tatto 'lui se n'è andato e non ritorna più' canticchia in modo scherzoso 'sai come sono: gli ho sempre parlato con estrema calma, più e più volte, spiegandogli che voglio la mia libertà che posso vestirmi come voglio e uscire anche senza di lui con quei vestiti ma non ha voluto capirlo. In realtà non mi ha mai ascoltata e, con estrema sincerità, sono arrivata a mettere l'amor proprio al primo posto perché non mi sono mai vista così bella e se non ti fidi di me non mi ami per davvero' spiega sorseggiando del vino effettivamente sembri rinata dall'ultima volta in cui ci siamo viste e sei molto più bella, sembri essere cresciuta interiormente' sorride ampiamente la ragazza dai capelli blu 'tecnicamente lo sono ma ora dentro c'è un casino: Caracare è casa, lo sai, Milano lo è lavorativamente parlando ma entrambe le città, l'Italia intera, perché l'abbiamo visitata, mi ricorda lui e, ora come ora, più sto lontana da questi ricordi più mi sento meglio' la positività di Annalisa si trasforma in qualcosa di dolcemente negativo 'ti capisco, e lo sai' la dolcezza nella voce di Rose e nel modo in cui le accarezza la mano le aggiusta lentamente qualcosa di rotto 'lo so benissimo, però io fra una settimana torno e affronto tutto. Per te è diversa la situazione: non puoi stare qui per sempre e staccarti dalla tua famiglia' è un delicato rimprovero quello della maggiore.

'oggi ho sentito la sua voce, Nali, la voce era lì ma mia madre no e non sarà nemmeno a Milano, non posso più abbracciarla, parlarle, uscire con lei... Quando me ne rendo conto crollo come le costruzioni, poi sento il vuoto prendere i pezzi del mio cuore e frantumarli rendendoli ancora più piccoli e taglienti' se fossero in un film la scena sarebbe tendente al bianco e nero, del resto i colori che vedere Rose sono questi, il suo tono dimostra quanto sia arrabbiata e delusa con se stessa per non riuscire a rialzarsi 'non sono riuscita a stare con lei, a salutarla e vedere il suo ultimo sorriso' le ricorda con un tono ed uno sguardo cupo che fanno leggere quanto peso ha tutto questo nel cuore e nell'anima della ragazza che ora guarda il pavimento del battello 'Come posso tornare a casa nostra sé tornando a casa mia ieri ho sentito la sua voce e, l'attimo dopo...' si blocca e guarda Annalisa che, di fronte a lei, ha gli occhi lucidi 'parlami, Rose, cos'hai fatto?' è pacata e rispettosa ma anche un po' di paura si legge tra le tremolati righe della sua voce'... sono una cazzo di drogata e alcolista, Annalisa' lo rivela con rabbia ma con un velo di incertezza e angoscia, ha omesso qualcosa, ma la sua amica non lo sa 'questo è ciò che sono' diventa una statua di marmo, sbianca, è la prima volta che lo dice ad alta voce ed ha paura che l'amica vada via dopo questa rivelazione 'ogni volta che la sento ripenso ai momenti che ho vissuto con lei e quel dolorosissimo vuoto non voglio sentirlo' scuote la testa mentre ha il fiato corto 'ho provato a farmi forza, ad abbracciarlo, ma non passa. Con quello che prendo almeno si stoppa per un po' di tempo' il cuore le batte fortissimo e suda freddo perché Annalisa non da segnali di vita.
'un modo per farti stare meglio c'è' la voce della ragazza di Carcare spezza il silenzio che si era creato, era rimasta in col fiato sospeso e l'unica cosa che aveva fatto era strabuzzare gli occhi incredula. Non appena parla dopo quei secondi che sembrano i terminali sia lei che la sua amica sospirano.
Poi guarda la ragazza  'sei una cantautrice Rose, scrivi, liberati in questo modo' le consiglia, ancora un po' scossa dalla rivelazione, non se n'è accorta ma la sua mano trema leggermente  'mi dissi che tua madre era fan di Elisa...' si calma e si blocca avendo un'idea '...non ci pensare nemmeno Nali, non posso farmi vedere in queste condizioni da Elisa, cosa penserebbe di me?' l'insicurezza di Rose è palpabile, scuote la testa e gioca nervosamente con gli anelli 'non ho detto che deve venire da te domani' ride l'altra posando la  mano sulla sua, un po' di serenità sta tornando, Rose aveva bisogno di confessarlo a qualcuno e di dire a se stessa cosa stava attraversando. Lo sapeva, ma dirlo ad alta voce è sempre un'altra cosa. È più reale ora
'dobbiamo contattarla, spiegandole il motivo del duetto e facendole leggere il testo, sicuramente verrà da te' la tiene per mano, sia metaforicamente che non, la rassicura 'Però prima scrivi. Poi pensiamo a lei' sorride dolcemente la maggiore 'pensiamo?' Rose inclina la testa 'non vorrei perdermi il momento, se possibile' sorride guardandola 'solo perché sei tu' è seria, molto seria: Elisa è importante per lei tanto quanto lo era per sua madre. La sua musica non solo le fa sentire la madre più vicina ma la calma anche, l'ha sempre fatto.
Quando da piccola piangeva la voce di Elisa era l'unica cosa in grado di farla smettere ed il suo modo di intendere la musica in modo così intimo e puro ha avvicinato Rose a fare questo mestiere.
'solo che ho bisogno di tempo per smettere con tutto' torna alla realtà dopo aver ricordato il bene che la musica le ha sempre fatto, ma abbassa lo sguardo divorata dal senso di colpa 'prendilo, te lo meriti' sorride Annalisa dandole una carezza sulla mano.

Il giro al tramonto termina e, con esso, la prima mezza giornata 'domani preparati che facciamo una bellissima full immersion proprio nella città di New York, scarpe comode perchè si cammina' Rose, ritrovando un po' di allegria, avvisa la sua migliore amica, 'Sono pronta!' esclama Annalisa non dando peso a ciò che ha da poco appreso, non vuole farlo per lei e, soprattutto per l'amica sapendo che le si legge tutto in faccia preferisce guardarsi intorno e scopre le emozioni che le darà New York e condividerle con l'altra ragazza a cui vuole dare un po' di spensieratezza.

Rose, che mantiene le promesse porta Annalisa a fare colazione 'perché bisogna iniziare la giornata con le giuste energie' se la prendono con comodo, Rosa sa quello che fa e quando le attrazioni diventano più belle: si guardano attorno con l'architettura gotica che spicca in mezzo a i grattacieli, stazione, libraria e il Bryant Park sono ciò che vedono prima di fermarsi a pranzo da Virgil's Real Barcue, poi si vola verso l'Emipire State e salire su uno dei grattacieli 'sai il fatto tuo' sorride Annalisa guardando la città dall'alto 'e ne hai vista solo un pezzo' ridacchia scattandole delle foto, poi vanno a rilassarsi in uno dei tanti parchi della città dove la musica degli artisti di strada fa da sottofondo ai loro aggiornamenti.

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