Capitolo VII: Chiedilo al cielo

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Rose è finalmente sbarcata a Milano e, ovviamente, ad aspettarla in aeroporto c'è Annalisa: non appena la vede, la ragazza sorride.
'Finirà presto questo andirivieni di aerei, te lo prometto' la abbraccia forte, come se non vedesse da mesi ma sono passate solo due settimane 'so che è dura per te, non ti metto pressione' la rossa sorride contraccambiando 'resterò solo tre giorni, voglio salutare mia madre e la mia famiglia per poi tornare a New York e finire l'album' annuncia dolcemente, vorrebbe baciarla ma c'è un gruppo di persone che le guardano e, per quanto entrambe non danno importanza a quello che pensa la gente avere gli occhi addosso, ora come ora non le aiuta, e per lo stesso motivo non si prendono nemmeno per mano 'quando tornerai sai dove trovarmi' sorride Annalisa prendendo la valigia, con la scusa si sfiorano la mano.

Sorridenti si avviano verso la macchina di Annalisa che le apre la portiera 'gentilissima' sorride dolcemente mentre posa la valigia nel portabagagli 'per te questo e altro' dice dopo essersi messa alla guida.
Si avvicina a lei e la bacia a stampo 'ciao anche a te' sorride Annalisa sapendo che Rose ha avuto già esperienze con delle ragazze ma aspetta che lei si senta pronta per fare ogni piccolo passo. Si sente protetta ma, in un istante, la bellissima di Carcare si rabbuia 'dimmi cosa c'è, così provo a far tornare il sole' la voce di Rose è tenera come le carezze che fa sulla mano che l'altra ragazza ha sul cambio 'vorrai di più, a questo punto almeno un bacio serio te lo aspetti' tiene lo sguardo sulla strada 'si, e no. Nel senso che stiamo bene insieme e si, mi sarei aspettata che arrivasse oggi, lo desidero e anche tu. ma non sono delusa o triste. È la tua prima esperienza con una donna, probabilmente ti senti in... soggezione, imbarazzo' descrive la sua prima volta, Annalisa annuisce 'ed è normale, penso che tutti ci siamo passati, chi più chi meno. Poi dipende dal carattere e dal momento' la rassicura Rose 'non ho paura di te, di quello che potremmo essere, sennò non ci avrei nemmeno provato. Ma qualcosa mi blocca. sapessi cosa farei in modo che scomparisse al più presto. Te lo giuro' sospira delusa da sé stessa mentre giuda 'abbiamo bisogno di tempo, di abituarci e, forse la distanza non aiuta' riflette Rose allungando una mano verso la nuca della ragazza e accarezzandola poi, 'non fraintendermi' si rilassa sotto il suo tocco leggero e gentile 'la distanza, per ora, sento sia l'unica cosa buona' cambia marcia mentre il viaggio prosegue 'sento la tua mancanza quando non ci sei e ogni volta che siamo insieme mi sento diversa... ti direi che ho le farfalle nello stomaco ma c'è qualcosa di più come se fosse un vortice di sensazioni estremamente positive: respiro aria nuova, mi sento spensierata, libera di essere forte e fragile, di poter piangere e ballare, sento tante cose e più ci sono spazi tra noi più riesco a definirle' è sempre più rilassata mentre Rose le fa dei grattini sulla nuca, ogni tanto si ferma per evitare che si distragga visto che continua a guidare 'con questo non voglio dire che lontana da te sto bene, anzi. sennò non sarei venuta a New York e non avrei pensato di prendere un altro biglietto se non mi avessi battuto sul tempo arrivando oggi' ridacchia Annalisa e Rose con lei 'sei pazza' la guarda divertita 'mi mancava casa' la guarda con la coda dell'occhio mentre, con la mano destra prende quella con cui Rose le sta accarezzando la nuca e incomincia a baciarla ripetutamente 'mi sento una quattordicenne alle prime armi ma senza quell'impellenza di correre' confessa 'e va bene così' sorride Rose mentre la ragazza trova parcheggio 'comunque penso che stai vivendo troppe novità tutte insieme, stabilizzandoti capirai cosa ti spaventa e lo affronteremo assieme' Rose è comprensiva e paziente, questo scalda il cuore della ragazza 'comunque se parcheggi di là, entriamo sul retro...' sorride lasciando un po' di suspense '...e possiamo fare questo' sorride mentre la prende per mano, casa di Rose è alla fine di uno dei quartieri più famosi della città ma, il suo retro è in uno dei posti meno frequentati 'c'è della tattica qui ridacchia Annalisa 'per vincere le partite bisogna essere scaltri' afferma la ragazza degli occhi neri gongolando.

Dopo avere messo a posto la valigia le due fanno colazione nel bar preferito di Rose, lì possono essere loro stesse senza gli occhi dei fotografi che, per ora, vogliono evitare.
'a che pensi?' la guarda Annalisa, è illuminata dal sole e delle lentiggini stanno spuntando sul suo viso 'oltre al fatto che sei bellissima con le lentiggini' le accarezza il viso 'che vorrei continuare a farti sentire come una quattordicenne e, sai, cosa fanno qui quando sono fidanzati?' domanda dolcemente, Annalisa scuote la testa facendo la finta tonta 'vanno al parco, c'è privacy' annuncia dolcemente mentre paga il caffè 'non è giusto che paghi tu' borbotta la rossa ' è il mio quartiere, il mio bar ed è più che giusto. Comunque ti porto nel mio posto preferito di questo parco' sorride dolcemente non dandole la possibilità di rispondere.
Dopo pochi minuti di cammino si trovano di fronte ad un salice piangente. Rose entra tra le foglie del maestoso albero e stende la felpa sull'erba.
Si appoggia al tronco e fa mettere Annalisa tra le sue gambe in modo che possa appoggiare la testa sulla sua spalla.
Le due parlano, si raccontano aneddoti dell'infanzia finché non cala il silenzio mentre Rose, ad occhi chiusi e con estrema delicatezza, traccia i lineamenti del viso di Annalisa.
La rossa sente un brivido lungo la schiena che la fa tremare leggermente.
Chiude gli occhi a sua volta sapendo che, se si girasse, la magia che si è creata svanirebbe in un soffio. L'indice di Rose si posa sulle sue labbra e Annalisa non perde l'occasione per baciarlo.
La ragazza è talmente rilassata che ha sposato la  testa tutta su un lato, e l'altra se ne accorge lasciando scivolare la mano sul suo collo e, da un momento all'altro, proprio su quel punto, la ragazza dai capelli blu adagia le sue labbra.
Delicati e leggeri come dei petali si posano dei baci che scorrono lungo quel punto.
Al primo Annalisa, non aspettandoselo e facendo ridacchiare la ragazza che la stringe a sé, sussulta, gli altri se li gode 'Rose...' la voce tremante della rossa fa capire quanti brividi di piacere le sta dando la ragazza 'scusa' risponde lei ed il suo fiato di  sul collo fa tremare la maggiore ancora di più 'non scusarti, è bellissimo' le loro voci sono portate via dal vento 'non mi sto scusando per quello che ho fatto fin ora ma per questo' la voce bassa prima di posare nuovamente le labbra sul suo collo e lasciarle un succhiotto 'non scusarti' ripete completamente assuefatta da ciò che Rose le fa. Entrambe sono consapevoli di quanto sia brava la milanese 'se è questo che fanno i quattordicenni, chiamali stupidi' Annalisa vorrebbe ridacchiare ma i baci della sua ragazza glielo impediscono 'potrebbero fare di peggio... poi non so, ma a me interessa questo' le labbra di Rose si muovono verso la guancia della ligure e dei baci a raffica la fanno ridere.
Lentamente i visi delle due si trovano uno di fronte all'altro, Annalisa annuisce e, con gli occhi, prega Rose di baciarla 'lo farei anche ora ma, no' le accarezza il viso mentre parla dolcemente 'sento che lo vuoi ma non ancora a pieno, tutt'ora sei bloccata' posa il dito sulle labbra di Annalisa che le schiude 'se non lo fossi non mi avresti aspettata, ti saresti presa ciò che desideri, come quando prima mi hai detto di non scusarmi...' esamina la rapper '... pian piano ti sblocchi, lo abbiamo sentito, sappi che a me non importa il quando accadrà. ma il come. Aspetto tutto il tempo che vuoi ma preferisco sia tu a prendere ciò che desideri' la guarda con estrema dolcezza senza smettere di accarezzare il viso 'a me va bene tutto pur di starti vicino' si avvicina alle sue labbra e le bacia a stampo, più volte 'non voglio che ti accontenti' sussurra su quelle labbra 'delle volte anch'io mi blocco' confessa alzandosi 'devo ancora abituarmi a stare accanto a tutta questa bellezza' la fa alzare e la ammira.

Camminando per una decina di minuti si trovano in un posto che fa fermare Rose davanti ad un cancello 'cimitero' legge, nella sua mente, la maggiore alzando lo sguardo 'mi accompagni?' la ragazza le rivolge uno sguardo dolce e fragile, la sua sicurezza è quasi del tutto scomparsa.
Senza dire nulla, Annalisa le prende la mano e si dirigono verso il fioraio 'un mazzo di peonie' sorride gentilmente la rossa che ha preso le redini della situazione 'grazie mille' sorride dolcemente 'ti sei ricordata?' la guarda Rose commossa 'me lo hai ripetuto tante volte, come ogni cosa che piaceva a tua madre. Ormai mi sembra di conoscerla' parla sottovoce 'le molto rispettosamente, sia nei confronti della madre di Rose che di tutte le altre persone che sono presenti in quel luogo. Vive o meno che siano.
'sai, quando ho sentito la sua presenza mi ha detto che sei il mio angelo custode ed ha ragione' La minore posa per un attimo la testa sulla spalla della sua ragazza 'sareste andate molto d'accordo, avreste passato le ore a parlare di fisica ed ogni cosa a lei connessa, mamma ne era innamorata. Oltre che della moda, saresti diventata il volto delle sue campagne e ti avrebbe vestita per i tuoi eventi' sorride mentre arrivano alla tomba.
'è vero' Rose sente ancora la voce della madre 'avrei voluto conoscerla questa anima buona, sono sicura che vi farete del bene a vicenda' la voce della madre continua ad essere nella sua testa. Annalisa le ha lasciato la mano ed è qualche passo indietro a lei, appoggiata ad una quercia secolare.
Le lascia spazio e la ragazza lo prende tutto, parla con la madre nella sua testa e le pone tante domande 'andrà tutto bene, mia dolce bambina, un altro pò di pazienza' la madre la rassicura, Rose incomincia a piangere, deve continuare a liberarsi 'è tutto a posto ora' Annalisa le asciuga le lacrime dopo qualche minuto e lei annuisce.
È completamente libera.
La bella dai capelli rossi si accovaccia rispettosamente alla tomba e posa il mazzo di fiori su di essa, poi lo sguardo si adagia sulla foto 'grazie per aver dato vita ad una persona come Rose' mima con le labbra, poi si rialza.
'Le somigli tantissimo' sussurra Annalisa riprendendo la mano della ragazza che, dopo questo saluto, si sente finalmente libera da ogni peso 'solo che lei era almeno mille volte più bella di me' sospira Rose 'anche tu sei stupenda' le dà un bacio sulla fronte 'ha detto che sei un anima bella ed ha ragione' posa la testa sulla sua spalla ed Annalisa la stringe a sé. Ed è così che vanno verso casa.

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