'Dobbiamo trovare una soluzione, non possiamo continuare a stare così ogni giorno' ha urlato Rose al telefono qualche ora fa 'discutiamo senza sosta, poi facciamo pace, e poi ci manchiamo. Ti sembra normale?' le ha chiesto senza abbassare il tono di voce mentre Annalisa la guardava 'che ci manchiamo? Si, cazzo, siamo pur sempre fidanzate Rose' ha risposto alla domanda più ovvia facendola sorridere dall'altro capo del telefono 'cretina' ha ridacchiato poi 'ti sembra normale che ci dividono 7000 chilometri e stiamo qui, a discutere della distanza quando è ovvio che non ci fa più bene stare così lontane?' era esasperata, con le mani tra i capelli 'no' rispose Annalisa, la linea telefonica cadde e fu impossibile contattare Rose per le sette ore seguenti.
'è inutile parlarne per telefono, non ne veniamo a capo' dice Rose dopo che Annalisa le ha aperto la porta di casa, vorrebbero abbracciarsi ma la ragazza che è appena sbarcata in Italia tiene a freno questo impeto 'È vero, passiamo i giorni a litigare, ad urlarci in testa senza trovare una soluzione mentre la mancanza ci logora' afferma chiudendo la porta mentre Rose si accomoda sul divano, non era questo il modo in cui voleva rivederla ma ha ragione lei: devono trovare una soluzione 'voglio smetterla di piangere quasi ogni sera perché non siamo insieme e ho bisogno di te, di sentirti accanto a me, di viverci... Verrei anche a New York' afferma, ma è meno convinta sull'ultima parte 'ma...?' l'altra ragazza la guarda '... ho paura, non tanto di trasferirmi, quello mi eccita a dirla tutta, ho paura della città. Di quel lato oscuro che mi hai fatto vedere sapere che i tuoi amici stanno lì e si fanno trascinare nel baratro mi mette i brividi' la guarda, è sincera mentre trema leggermente e la pelle d'oca di va spazio sulle sue braccia 'mi fido di te, ciecamente, mi hai dimostrato più volte che posso farlo' posa la mano su quella di Rose 'ma di loro no, me li hai fatti conoscere e ho apprezzato, però ho notato che si erano messi in tiro per me. So che sai tenergli testa ma, sono innamorata di te, Rose' la voce di Annalisa è decisa ma entrambe sorridono perché non si erano mai dette di amarsi 'e voglio il meglio per te. So di non essere nessuno e che tu vedi del bene in loro però non voglio che persone violente e drogate ti tolgano la pace che hai ritrovato' scuote la testa e trattiene le lacrime 'mi fido di te' ripete certa 'ma ogni volta che mi dici di essere con loro ho i brividi perché non so in che condizioni posso essere, una parte di me nemmeno vuole saperlo, e mi chiedo cosa possono farti in caso di una parola che per loro può essere sbagliata. Già da sobrii non mi pare ci siano molto con la testa, figuriamoci dopo aver bevuto e/o essersi drogati' trema ancora al pensiero 'è la mia paura più grande in più sapere che sono qui e non posso aiutarti mi da una rabbia infinita' ammette prima di lasciarsi andare alle lacrime.
'innanzitutto non dire che non sei nessuno, non è vero' Rose si è fiondata da lei e l'ha stretta a se 'sei la mia ragazza e vedere che ti preoccupi, sentire che sei innamorata di me è bellissimo' le accarezza la schiena parlando dolcemente 'e hai ragione, non fanno una buona impressione in nessun caso. A parti inverse anch'io avrei paura' ammette guardandola negli occhi e accarezzandole il viso 'ti prometto che, semmai tornerò a New York, taglierò i ponti con loro' continua a accarezzare il viso della ragazza 'voglio essere migliore per me, ma anche per te' posa la fronte sulla sua 'perché semmai?' le chiede la rossa in merito al suo ritorno a New York 'perché è stata la mia bat-caverna ma, ora ho trovato casa ed è dove sei tu, amore' confessa con certezza lasciandosi scappare l'ultima parola che fa illuminare il viso di Annalisa in un modo mai visto prima 'cosa... cosa sono? Per te?' chiedo totalmente in panico 'per me, si, sempre che non ci sia qualcun'altra o altro' ridacchia e lo fa ancora più forte quando Annalisa scuote la testa 'sei l'amore per me, il mio' sorride Rose mentre l'altra si perde nei suoi occhi per poi tornare alla realtà 'comunque a New York devi tornarci, ci sono tutte le tue cose, e Denki' quasi la rimprovera con una sguardo tagliente 'non è detto che ci resto, ci penso un po' su e ti faccio sapere' sorride, entrambe sanno che devono dirsi altro ma si sentono stanche quindi decidono di dormire.'buongiorno!' la voce di Rose è dolce ma entusiasta: per la prima volta hanno dormito nello stesso letto 'a te' sorride Annalisa stiracchiandosi, l'altra ragazza si è svegliata qualche minuto prima di lei e l'ha lasciata dormire 'dormito bene?' le chiede Annalisa, è un po' titubante nella risposta 'cosa c'è che non va?' la guarda ancora 'avrei voluto dormire abbracciata a te ma ti allontanavi ogni volta che ci provavo' gli occhi di Rose sono un po' tristi 'amore...' la voce di Annalisa è dolce ma dispiaciuta 'scusami se è tutto più difficile del previsto' si gira verso di lei 'siamo state abbracciate tutta la notte, questo lo so per certo perché sentivo le tue braccia attorno a me, sentivo sicurezza' afferma dolcemente e con un sorriso 'infatti è la mattina che ti sei allontanata' Rose la guarda mentre, titubante, le fa capire che vorrebbe abbracciarla 'che io passi una bella o brutta serata, prima di svegliarmi, quasi ogni mattina, la mia testa mi fa rivivere le urla che Davide mi rivolgeva quando tentavo di vestirmi più, come diceva lui, provocante' diventa piccola mentre esprime quel pensiero 'e lo so che non sei lui e non lo sarai mai, lo so che mi lascerai essere me stessa' ora si lascia stringere da Rose 'ma la mia pura non è tanto abbracciarti al buio, ma svegliarmi accanto a te sapendo che, prima o poi ti stancherai di tutto questo' sospira cercando di nascondersi nell'incavo del suo collo 'guardami' il la voce di Rose è una melodia dolce, tanto quanto il modo in cui posa pollice ed indice della mano destra sotto il meno di Annalisa per fare in modo che esegua la sua richiesta e, l'altra ragazza, effettivamente, lo fa 'hai detto due cose: una giusta e una meno' non vuole ferire ulteriormente i suoi sentimenti, è per questo che evita di dirle che, secondo lei, il suo pensiero è del tutto sbagliato 'non sono lui: certo, quando mi altero alzo la voce, come hai potuto vedere, ma non lo farei mai su ciò che ti fa star bene' le accarezza il viso 'una relazione sana si basa su questo principi: la fiducia, il rispetto, l'ascolto attivo, la sincerità ed il dialogo. Parliamo e ci ascoltiamo veramente tanto, forse tu ascolti e ricordi più cose di quanto possa fare io in dieci vite, ma questo è un dettaglio' ridacchia 'rilevante' la punzecchia Annalisa 'ma pur sempre un dettaglio' prova a zittirla in modo goffo, questo divertite la ragazza difronte a lei 'sta di fatto che ascolto e comprendo i tuoi bisogni' questa volta Annalisa sorride per non interromperla e darle ragione 'non sono lui perché sono una lei' cerca di farle ridere e ci riesce 'ma, soprattutto, non sono lui perché a me interessa che tu ti senta te stessa: puoi farti bionda, con un caschetto, castana, rimanere rossa, indossare reggicalze, vestiti da sera, completi o cose in pelle. E, a parte il fatto che mi piacerai in ogni tua sfumatura, ma mi piaci anche ora che sei spettinata, struccata ed in pigiama' afferma tutto con sempre più certezza 'sono convinta che gli occhi saranno su di te ed è giusto che sia così perché, ripeto, sei inarrivabile' le accarezza il viso 'per questo un po' di paura perché dovrò combattere con la concorrenza ce l'ho' ammette sinceramente 'però posso mettere la mano sul fuoco e non rischiare di bruciarmi se dico che se hai accanto una persona che ami davvero non ti guarderai mai intorno ed il pensiero di tradirla non ti passerà e nemmeno per l'anticamera del cervello' ne è convinta perché conoscere bene Annalisa 'io mi fido ciecamente di te e so che qualunque cosa farai tornerai a casa, e a casa ci sarò io ad aspettarti. Ovviamente è reciproca la cosa' sorride cercando la sua mano e legandola alla propria con quella che non è posata sul suo viso 'ecco perché, amore, non devi aver paura di svegliarti accanto a me e tra le mie braccia' sorride dolcemente mentre Annalisa le accarezza il viso 'e, no, non mi stancherò di questo perché in una relazione bisogna anche venirsi incontro e, dare e ricevere reciprocamente: tu mi hai aspettata, ora sta a me farlo, e poi che sarà aspettare un bacio o di svegliarsi abbracciate quando ho te accanto?' la guarda con occhi che brillano, sembrano il sole in piena estate anche per il calore che le danno, la ragazza di Carcare è incredula 'sono sorpresa perché si, hai detto cose estremante profonde e vere ma riesci a dimostrarmele sempre con i gesti, e questo vale più di ogni altra cosa' afferma convinta mentre sorride e le sfiora le labbra con un movimento del pollice 'quando parti?' chiede con un velo di malinconia nella voce e una luce triste negli occhi 'fra qualche ora' la guarda triste 'ho tempo per questo?' si nasconde nell'incavo del suo collo ed incomincia a baciarlo mentre prende la sua mano 'poco, ma si' gli occhi di Rose si chiudono mentre il suo collo, istintivamente, si allunga per lasciare più spazio di manovra ad Annalisa.
'dei baci me li dai lo stesso' sospira ridacchiando 'mhmh' la ragazza è concentrata nelle sue azioni e lascia che la mano libera accarezzi il ventre della ragazza accanto a lei 'Anna...' sospira affannata '...ti darei tutto il tempo che ti serve però, devo andare a breve e ancora non sono vestita' cerca di essere convincente ma non ci riesce 'ancora un pochino' si lamenta la rossa, voce ovattata e lebbra sul collo di Rose, istintivamente le lascia un succhiotto facendole uscire un piccolo gemito di estremo piacere dalla labbra 'ora puoi fare tutto ciò che ti serve' Annalisa è decisa ma dolce.
La ragazza si veste e viene accompagnata in aeroporto 'torna presto' la saluta con un bacio a stampo.
'sono salita in aereo' scrive Rose poco dopo 'mi piace (da impazzire, anche se è un dettaglio) quando ti prendi ciò che desideri' aggiunge
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Sinceramente Tua
Fanfiction⚠️: temi forti e ambientazione in una linea temporale leggermente diversa dalla nostra New York è magica quanto dolorosa e questo lo sa bene Rose, una ragazza Milanese che si è trasferita in America per inseguire il suo sogno che però, si è incrimi...