Verità nascoste.

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Ivy camminava a passo veloce lungo le strade silenziose del suo paese. La sera era scesa da un po', ma non sentiva il freddo, nonostange fosse l'inizio di gennaio. Non sentiva nulla, a dire il vero. Tutto dentro di lei era un vortice di rabbia, dolore e confusione. Non sapeva nemmeno dove stesse andando esattamente, ma c'era solo un posto in cui avrebbe voluto essere in quel momento: casa di Nora.

Nora era la sua ancora. Da cinque anni erano inseparabili. Si erano conosciute per caso nei corridoi della scuola e da allora era nata tra loro una sintonia naturale. Nora era quella persona che sapeva sempre cosa dire, quando ascoltare e quando far ridere Ivy. Avevano condiviso i momenti migliori e peggiori della loro adolescenza, dai segreti più banali alle paure più profonde. Se c'era una persona su cui Ivy poteva contare, era lei.

Arrivò alla porta di casa sua senza nemmeno accorgersi di aver percorso l'intero tragitto. Bussò con forza, senza nemmeno pensarci. Un attimo dopo, Nora aprì la porta, sorpresa di vedere Ivy lì, a quell'ora, senza preavviso.

"Ivy? Che ci fai qui a quest'ora? È successo qualcosa?"

Le parole di Nora erano cariche di preoccupazione. Sapeva che Ivy non sarebbe mai corsa da lei senza un motivo importante. Ivy la guardò, gli occhi lucidi, il respiro irregolare. Non riusciva ancora a parlare, ma sapeva di essere al sicuro ora. Con Nora poteva abbassare la guardia.

"Posso entrare?" chiese Ivy a fatica, con la voce tremante.

Nora non esitò un attimo e si fece da parte, lasciandola passare. Chiuse la porta dietro di loro e si voltò verso Ivy, aspettando che parlasse. Ma Ivy, invece di dire qualcosa, si lasciò cadere sul divano, con le mani sul viso, cercando di trattenere le lacrime.

"Ehi, va tutto bene. Sono qui. Parlami, Ivy, cosa succede?" le chiese Nora, sedendosi accanto a lei, cercando di tranquillizzarla.

Ivy abbassò lentamente le mani dal viso, e gli occhi pieni di lacrime incontrarono quelli preoccupati di Nora. Respirò profondamente, cercando di riordinare i pensieri, ma tutto sembrava confuso e distante.

"È mia madre... Ho scoperto che... sta con un altro uomo." la voce di Ivy era rotta.

Nora rimase in silenzio per un momento, scioccata. Le sue sopracciglia si sollevarono, e il suo viso si fece più serio. Sapeva che i genitori di Ivy stavano attraversando un periodo difficile, ma non aveva mai immaginato che sarebbe arrivata a questo punto.

"Aspetta... come lo hai scoperto?"

Ivy deglutì, cercando di calmarsi abbastanza da spiegare.

"Stasera... era con mio padre a sistemare delle cose in taverna e dimenticato il telefono nel soggiorno. L'ho preso, non so nemmeno perché. L'ho solo... sentito. E ho visto i messaggi con questo uomo... Larry, il padre di Dylan, te lo ricordi? Loro... si scrivono come se fossero... non lo so, insieme da tempo." Ivy scosse la testa, incapace di esprimere l'assurdità della situazione.
"Non posso crederci. Non posso credere che abbia fatto una cosa del genere."

Nora sospirò, accarezzandole la spalla, cercando di rassicurarla. Era sempre stata quella che sapeva cosa dire, ma in quel momento non aveva parole. La storia era troppo grande, troppo dolorosa.

"Ivy... mi dispiace tantissimo. Non so nemmeno cosa dire. Hai parlato con lei?"

Ivy scosse la testa.

"Sì, l'ho affrontata. E sai cosa mi ha detto? Che è 'complicato'. Complicato?! Ha rovinato tutto. La mia famiglia, la mia vita, ogni cosa. Mi ha detto che lei e papà si stanno allontanando, ma come può giustificare una cosa così? Come può tradire la nostra fiducia così?" sentì la rabbia crescere nuovamente dentro di lei.

Endless - Un Momento ImperfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora