Estate: Hotel Luna Rossa/31

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Guai in famiglia all'Hotel Luna Rossa

- 4. Mattia

I

Quel giovedì mattina il vento era scemato, ma il mare restava un po' mosso. Alessandro, l'amico di papà, aveva detto però che il bagno si poteva fare, almeno di mattina, e aveva ripetuto l'invito. Così, dopo intensi giorni tra passeggiate al paese, il parco avventura, pomeriggi in piscina, avevano deciso di cogliere l'occasione e andare al mare.

Una mezzoretta di viaggio dall'hotel, lungo il litorale, superando il paese, seguendo la costa frastagliata. Mattia era entusiasta e curioso, come sempre salutava e accoglieva ogni novità, ogni nuova esperienza nella sua vita da bambino di dieci anni. Aveva passato il tempo del tragitto a guardar fuori il finestrino. Aveva visto il paesaggio mutare più volte, il territorio di Salmastra, con i monti, poco distanti, che piombavano sulla costa, il litorale costellato di insenature, scogliere, avevano lasciato il posto a una distesa calma, una spianata che placidamente si immergeva nelle acque, dando vita a lunghi tratti di sabbia mista a ciottoli.

Mattia era proprio entusiasta. Era impaziente di immergersi in acqua, sfruttare finalmente gli occhialini e nuotare sotto la superficie del mare. La piscina non gli dispiaceva, ma il mare era tutt'altra cosa. E poi ci sarebbe stato anche Milo, benché avesse ricordi non proprio nitidi. Ma era figlio unico anche lui, in vacanza coi genitori, si sarebbero fatti compagnia volentieri. In quei giorni Mattia era stato molto attaccato al padre, e non poteva esser altrimenti, in una vacanza pensata apposta. Era diverso dal solito, però, le volte che andava in vacanza con entrambi i genitori e magari si allontanava un po' dal loro controllo, facendo amicizia con altri bambini in spiaggia o nell'hotel.

"Stiamo arrivando", lo rassicurò papà. Avevano parlato a più riprese, papà gli aveva parlato del suo amico Alessandro, di altri posti da visitare, anche se la vacanza stava per finire, altri programmi per l'estate. La sua prima estate con i genitori separati. Avrebbe avuto diverse routine, aveva spiegato. Doveva abituarsi, e cercare di trovare qualcosa di positivo anche in quel cambiamento. L'estate con papà e l'estate con la mamma potevano offrire opportunità diverse, esperienze e regole differenti.

Quello che gli risultava difficile immaginare era la mamma che lo portava in vacanza come aveva fatto papà. Era lui quello avventuroso, amante dei viaggi. La mamma preferiva la monotonia, cercava il relax. Per lo più, quando papà era impegnato col lavoro, la mamma lo portava al mare. E poi? C'era il campo estivo con gli scout, certo, ma non riusciva a immaginare altre esperienze diverse dal solito. Anzi, più si chiedeva come sarebbe stata l'estate solo con la mamma, e più si vedeva al tavolo della cucina seduto in canottiera e slip a fare i compiti, il ventilatore puntato a far volare i fogli e voltare le pagine del libro.

Lungo la strada, grossi stabilimenti, strutture alberghiere e ordinate e fitte postazioni di lettini e ombrelloni si alternavano e lunghi tratti di spiaggia sgombra. Sul lato interno, una costellazione disordinata e sparpagliata di casette, residence e più lontane ville.

Percorsero un tratto che costeggiava il mare. Al lato della strada, un largo marciapiede e un muretto che s'allungava per chilometri separava la strada dalla spiaggia, che scendeva in pendenza verso il mare. Il padre di Mattia, intanto, aveva preso a rallentare, conducendo con cautela l'auto, guardando verso la spiaggia e prestando attenzione al navigatore. Ormai non parlava più, avevano percorso un lunghissimo tratto tutto dritto, senza svolte. "Dunque... credo che qui si possa posteggiare..." Lungo il marciapiede si trovavano auto in sosta, ordinatamente, non c'era certo la folla dei parcheggi delle spiagge di Antiqua.

"Ok, credo che ci siamo. Superato il lido il Delfino... qualche centinaio di metri..." Papà gli aveva spiegato che il suo amico aveva preso un b&b proprio sul mare, davanti a un tratto di spiaggia libera e non attrezzata. C'erano ampi spazi, e la possibilità di parcheggiare vicinissimo. Certo, il posto era lontano da Salmastra e ancor di più dalle altre località turistiche, ma aveva il vantaggio di una spiaggia sabbiosa, mista a ciottoli, e di una apprezzabile calma, la possibilità di piantar ombrellone e sdraio a grande distanza dagli altri bagnanti.

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