parte 9

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"chi è?" Chiese Tom dopo che per sbaglio ho tirato lo sciaquone, non sapevo che fare, mi stavo preparando al peggio quando Theodore entro in bagno "ragazzi venite silente ha una comunicazione da fare, vuole tutti in sala grande, credo sia una cosa importante" in quel momento potevo amarlo, ho sentito i ragazzi uscire dal bagno, aspettai un po' prima di uscire anch'io e recarmi subito in sala grande "dove cazzo eri finita?" Chiese Draco tirandomi per il braccio per farmi sedere vicino a lui "scusa non avevo voglia di tornare in classe" davanti a me c'era mattheo e vicino avevo Theodore che continuava a guardarmi "bene ragazzi, ci ho chiamato urgentemente perché ho una cosa importante da dirvi" fece una breve pausa "purtroppo la prigioniera bellatrix è evasa dalla prigione di azkaban, l'hanno vista nei pressi di Hogwarts quindi ci sarà un coprifuoco e la scuola sarà piena di dissenatori, così da proteggerci da questa strega, vi consigliamo di non lasciare Hogwarts fino a quando non ci saranno nuove notizie, per il resto vi auguro buone lezioni" la stanza Calò in un silenzio, Tom e mattheo si lanciarono delle ochiattacce "jessica è meglio se tu torni a casa" disse Draco guardandomi serio "perché mai? Mica è venuta a cercare me?" Dissi scherzando, ma lui sembrava serio "Jess non voglio che ti succeda niente" avevo paura che mi nascondesse qualcosa, avrei voluto tanto avere lo stesso dono di Mattheo, leggere la mente "senti draco non ha senso, tutti stanno a scuola perché mai io dovrei tornare a casa?" Chiesi cercando risposte che avrei voluto tanto sentire "fai come vuoi" disse ormai stufo di convincermi "io torno in stanza" dissi alzandomi quasi arrabbiata per la mancanza di spiegazioni "ma che cazzo" dissi tra me e me "dove credi di andare signorina?" Oh cazzo... "Ho qualcosa di in sospeso con te" dissi prendendo i miei fianchi e stringermi "smettila theodore" dissi con voce tremante "oh nono" disse prima di sbattermi nella stessa stanza dell'altra volta "tu ora stai zitta" mi legò la bocca con un panno così che nessuno mi potesse sentire "mufilatto" fece l'incantesimo di insonorizzazione "ora ci penso io a te" mi prende violentemente la testa e mi tolse il panno dalla bocca per poi piegarmi in ginocchia "succhialo" tirò fuori la sua evidente erezione, feci di no con la testa così con forza mi apre la bocca e me lo mise in bocca con forza, fece delle spinte con così tanta violenza che mi stava soffocando, non riuscivo a respirare, portò indietro la testa con una mano appoggiata sul muro dietro di me e l'altra sulla mia testa così da spingermi contro il suo cazzo "oh cazzo" fece spinte più violente per poi venirmi sul viso "hai la gola così profonda" disse per poi raccogliere tutto il suo sperma con le mani e mettermelo dentro la bocca "ingoia" mi obbligo ma io opposi, mi prese per il collo "ingoia ti ho detto" per la paura che potesse fare altro decisi di ingoiare "brava puttana" disse prima di darmi uno schiaffo e uscire dallo stanzino, mi sentivo schifata, disgustata da me stessa, mi sentivo la pelle bruciare, volevo strapparmi via tutta quella pelle dove lui è venuto "perché cazzo" urlai con le mani tra i capelli "perché" dissi a bassa voce dondolando sulle mie ginocchia.
Passarono delle ore e decisi di uscire, Draco mi starà cercando, presi il panno che c'era per terra e mi pulisco il viso e sistemai la divisa, esco dallo stanzino e per fortuna non c'era nessuno, corsi in camera mia chiedendomi a chiavi "mufilatto" pronunciai l'incantesimo, apro il cassetto chiuso a chiave e trovai dentro centinaia di lamette e accendini, senza neancue volerlo presi il tagliarino e me lo appoggiai sopra la vena... "Io non mi merito tutti questo, sento di non sopportare più niente, mi sento distrutta, schifata, sporca" dissi con le lacrime ai occhi, amavo quando la lama sfiorava la mia pelle, le gocce che scendevano "Draco non si merita una sorella così sporca" dissi facendo un taglio netto, la mano con il tagliarino inizio a tremare quando notai la casta pozzanghera di sangue che si era formata sotto il mio braccio, il tagliarino mi scivolò dalle mani, feci un piccolo sorriso, felice per aver punito una persona, meritavo di essere punita, mi sentivo come se mi avessero marchiata, come se fossi un giocattolo per chiunque, ero talmente debole da non riuscire ad allontanare un stupratore, le mani tremavano e io iniziai a vedere tutto nero "ti voglio bene Draco" le ultime parole che riuscì a dire prima di svenire...

Il buio oltre le spine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora