Nei giorni seguenti al litigio, Phyte e Aurel non fecero fatica ad ignorarsi, entrambi erano fedeli alle proprie idee, e sapevano che se si fossero confrontati nuovamente, avrebbero finito per discutere. Come ordinato, avevano sistemato le trenta fiale di siero nello studio di Brooks, tutte eccetto una, e quando il Generale tornò dal Laboratorio, come avevano previsto, non si accorse che sotto il velo di cotone, pronte per la somministrazione del giorno dopo, c'erano solo ventinove ampolle.
"Sembra incredibilmente felice ultimamente" osservò Aurel avvicinandosi alla compagna che aveva ignorato l'allegro saluto del Generale, continuando a annegare le ortensie
"Sta lavorando a un nuovo progetto con qualcuno del Laboratorio" rispose distrattamente. Erano giorni che non si rivolgevano la parola, anche quella stessa mattina quando arrivò il carico dal Laboratorio, eseguirono in silenzio il loro compito, e sempre in silenzio, Aurel la guardò infilarsi in tasca una fiala
"Ma deve ancora finire il mio braccio! Ho rotto il manico di due scope solo oggi ..." disse passando la scopa nell'altra mano prima di spezzarne una terza
"Pensavo ti interessasse solo riconquistare il mondo. Quel braccio ti è solo d'intralcio, e non potrà venire con te oltre la barriera"
Aurel istintivamente portò la mano sul freddo metallo. Sapeva di aver dato prova del proprio valore ancorprima che Brooks gli chiedesse di aiutarlo con la sua invenzione. Si era allenato per tutta la vita per abbattere i nemici e fare qualsiasi cosa con un braccio solo, l'assenza dell'arto non avrebbe fatto alcuna differenza. Eppure, una volta finita la battaglia, si ritrovò a sperare di poter tenere almeno quel prototipo
"Non eravamo forse in tregua?" domandò in risposta alla ritrovata ostilità della compagna
"Solo per quel che riguarda il combattimento. Ci vediamo sta sera"
Phyte si voltò, facendogli capire che non aveva intenzione di proseguire la conversazione, e Aurel non poté far altro che lasciarla al suo intento di far morire tutte le piante del cortile, e affrettarsi a raggiungere Brooks con la speranza che fosse propenso a dedicare un po' di tempo per calibrare la protesi, prima di passare definitivamente a un nuovo progetto dimenticando di finire quello attuale. Dopo la mezzanotte, finito il suo compito di assistente, Aurel entrò nell'aula di medicina, dove Phyte lo stava aspettando sdraiata su uno dei freddi banchi di metallo, immaginando come ci si dovesse sentire a venir aperti e sezionati. Fortunatamente, i passi del cadetto interruppero quei pensieri macabri, e con un balzo Phyte scese dal bancone per andare a recuperare i reagenti, due microscopi, numerosi vetrini, indicatori di pH e il solvente necessario per la diluizione. Il siero fu prelevato con un contagocce e posto sul primo vetrino per un'analisi preliminare al naturale, che rivelò solo la presenza di alcuni metalli non identificabili. Phyte aggiunse qualche goccia di reagente all'emoglobina, mentre Aurel prelevò altro siero da mettere sul proprio vetrino, aggiungendo il reagente al potassio. In entrambi i casi, le soluzioni analizzate non mostrarono alcuna reazione
"Non contiene sangue... Eppure, sul diario c'era scritto che deriva dal mio..." concluse Phyte passando ad un altro reagente
"Quello individua solo l'emoglobina, Brooks ha scritto di un enzima. Continuiamo a cercare" i due cadetti osservarono la piccola fiala di vetro, consapevoli che non sarebbe mai bastata per confrontarla con tutti i cinquantanove reagenti che avevano a disposizione. Se non avessero scoperto la composizione del siero, avrebbero dovuto aspettare altri due mesi prima di poterne avere ancora. Andarono avanti con gli esperimenti facendo attenzione a non sprecare nemmeno una goccia, fino a quando un bagliore arancione illuminò l'aula. All'alba, erano riusciti a identificare alcuni componenti principali: cobalto, gallio e iridio, ma se derivasse dal sangue di Phyte o meno restava un mistero. Avevano ancora ventotto reagenti da testare ma solo due gocce rimaste, che Phyte mise sull'ultimo vetrino pulito prima di salire all'ultimo piano lasciando Aurel da solo a svolgere l'ultima analisi.
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PHYTE
FantasíaPhyte è una dei cadetti sottoposti al siero antibarriera ideato dal Generale di Laboratorio Brooks. Il siero, se somministrato fin dall'infanzia, permette agli esseri umani di attraversare il muro invalicabile che divide il mondo a metà, formato da...