CAPITOLO 3

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La camera è ancora troppo vuota, ha ancora il classico odore di pittura, è troppo grande e troppo sconosciuta.

Resto immobile a guardare il soffitto in preda a un senso di vuoto, fermo il respiro con un singhiozzo come se avessi appena ricevuto un pugno dritto sullo stomaco.

È come se d'un tratto attorno a me si fosse chiusa una bolla che mi isola da tutto e tutti, che non fa passare un solo rumore. Rimango qui, bloccata. Un brivido fastidioso percorre interamente il mio corpo costringendomi a fare una smorfia e a chiudere con forza gli occhi.

Stringo in un pugno le mani tremanti cercando di fermarle ma continuano a fremere ininterrottamente.

"Ora passa".

Inspiro.

Espiro.

"Ora passa".

Ma non passa.

La morbidezza dal letto sembra volermi inghiottire mentre il buio della notte non fa altro che riflettere i miei pensieri contorti.

Rivedo sempre le stesse scene, sogno sempre ciò che è accaduto quella notte. E ogni volta non posso fare niente per fermarlo.

L'agitazione mi rivolta lo stomaco costringendomi ad alzarmi dal letto e correre di corsa in bagno per vomitare tutto ciò che ho mangiato a cena.

Seduta di fianco al wc, sul pavimento scomodo e freddo, il respiro inizia ad assumere un ritmo via via più paziente, concedendo una tregua al mio petto che fino a qualche secondo fa si muoveva come fosse impazzito.

E anche questa notte non ho chiuso occhio.


All'uscita da scuola accetto l'invito di Katy per prepararci insieme per la festa di stasera e conosco anche suo fratello Mathias.

Sono molto simili, hanno entrambi la carnagione chiara e sembrano proprio fratello e sorella, l'unica differenza è che Mathias è più biondo che rosso e i suoi occhi sono verdi.

La sera mi presento da Katy con addosso un paio di jeans bianchi a zampa con lo strappo sulle ginocchia e un maglioncino scollato e corto a strisce bianche e nere.

La camera di Katy è più piccola della mia o almeno così sembra per la grande quantità di borse eleganti, borsoni, pochette dei trucchi che sono sparpagliati per la stanza.

Il pavimento è pieno di scarpe con il tacco di tutti i colori.

<< Posa pure il tuo borsone lì.>> indica i piedi del letto. Katy mi osserva con un occhio truccato e l'altro no e comprende che non ho nessuna borsa con me.

<<Non dirmi che hai intenzione di venire così alla festa, ti prego.>> a queste parole tutte le quattro ragazze nella stanza si voltano verso di me.

Lexi e Harper smettono di truccarsi a vicenda mentre Darcy e Sophia mettono momentaneamente in pausa il loro litigio per le scarpe che entrambe vogliono indossare.

Mi sento leggermente in soggezione.

<< Dite che sono vestita troppo casual?>> Domando timidamente passando le mani sui vestiti.

<< SI!>> rispondono tutte in coro.

Alla fine del loro "lavoro di restauro". Battezzato così da loro, indosso un vestito color blu metallico che mi arriva a metà coscia. Non è troppo scollato però ho la schiena letteralmente nuda visto che è fasciata solo da dei sottili lacci blu che terminano in un fiocco poco sopra il mio fondoschiena.

Persa dentro di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora