16. Drew

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«È lungo, rosa cipria e leggero. Perfetto, no?» dice uscendo dal bagno, dopo aver provato il suo 13esimo vestito

«a me piacciono tutti»
«oddio che odio questa frase, ti ucciderei»
«addirittura?»
«tra due minuti inizia la messa, non so cosa mettermi, mi devo finire di truccare e devo decidere scarpe e borsa»
«guarda che la messa possiamo saltarla, se non ce la fai, l'importante è la cerimonia dopo»
«tu non hai capito, mi devi aiutare a scegliere o ti giuro che non vuoi vedere una ragazza in ritardo senza la minima idea di cosa mettersi, potrei diventare pericolosa»
«allora ti giuro che scelgo, me li fai rivedere?»
«rivedere? dovrei riprovarmi tredici vestiti? tu sei pazzo, mi provo l'ultimo e decidi»

Annuisco, vorrei sbruffare ma probabilmente mi accoltellerebbe

Passano dieci minuti, e lei ancora non esce. Ma è un vestito o un burka?

«ci sei?» chiedo, nel modo più gentile possibile
«no» risponde secca
«ah, vuoi una mano?»
«non lo so, vuoi vedermi mezza nuda?»

Non rispondo, ammetto che effettivamente era meglio se non scatenavo il nervosismo di una ragazza che non sa che mettersi

«ho finito» dice, dopo qualche minuto di silenzio

io non ci capisco niente, ma penso che questo sia decisamente il vestito giusto. È celeste, chiaro, non so come si chiami il colore esatto. È abbastanza accollato ma poi diventa più aderente sulle curve, finisce un una gonna lunga di velo, che peró non è troppo appariscente

«sei perfetta» dico cercando di dirlo nel modo giusto

«sì va bene sono perfetta, bellissima, mozzafiato perché siamo in ritardo e ti vuoi sbrigare»
«ti giuro, mi piace»

«piace anche a me in realtà, vabbè dai lo tengo addosso. Devo finirmi di truccare, inizia a scendere, magari vai da tua sorella»
«tranquilla, ti aspetto»
«no davvero, mi piace stare da sola quando devo truccarmi e finire di scegliere le cose, voglio mettere la musica alta»
«va bene, scendo allora?»
«grazie, scusa»

mi dà un bacio sulla guancia di fretta e torna a chiudersi nel bagno

«che fai qua?» dice una voce femminile, una volta uscito dall'hotel
«venivo a trovarti»
«io volevo conoscere la tua fidanzata»

abbraccio Brooke, abbiamo sempre avuto un legame stretto, tutti e quattro. Lei è la mia migliore amica, oltre che mia sorella, e spero davvero che Isabella le piaccia. Piacerà anche a Mackayla e Logan, sicuramente, ma se le conosco entrambe penso che con Brooke si troverà benissimo. Non che sia così importante, ovviamente

«è ancora su a prepararsi, mi ha cacciato perché così poteva mettere la musica alta e stare da sola»
«già la amo»
«esatto»

eh? ma che voglio dire? "esatto"?

«il suo nome è?»
«Isabella»
«oddio, ma Isabella Chloe Miller? Quella delle tue stories? Io la conosco, ho visto un suo spettacolo, è pazzesca»
«ho visto che vi seguite su instagram, sì»
«mi sta molto simpatica, poi è bellissima»
«ti ci vuoi mettere tu?»
«se non fossi già occupata ci avrei provato»
«cretina»
«dai, come vi siete conosciuti?»
«è la mia co-star in una serie che dovrebbe uscire tra poco»
«i fan quindi impazziscono, e Rosie?»
«ti prego, non parliamo di Rosie»
«la tua uccellina»
«smettila»
«l'ho odiata, menomale che hai aperto gli occhi. Che poi, a proposito, come vi siete lasciati?»
«storia lunga, grazie a Isabella»
«questa ragazza è già la mia migliore amica»

Sorrido, mi piace che le stia simpatica

«potrebbe diventarlo»

Mi squilla il telefono, è lei

"oi"
"Drew ma ti sembri normale?"
"che ho fatto?"
"ti sei portato le chiavi della stanza, come la chiudo ora?"
"ah"
"avevi detto che il buzz cut ti rendeva più intelligente, questo lato di te ancora non lo vedo"

Rido, dimenticandomi di mia sorella dietro di me che origlia la conversazione

"sei tu che non vuoi vederlo"
"sì, certo. Vabbè, chiedo alla reception cosa fare, tu non potresti tornare e darmele?"
"sono con Brooke"
"la colpa è la tua che ti scocci, non di tua sorella"

Brooke fa un applauso silenzioso sentendo la frase

"tutte contro di me oggi, ho capito"
"la messa è finita?"
"tra dieci minuti sì"
"ah, vabbè ma alla fine è una messa, hai detto che si poteva saltare. Ok ciao io vado, aspettatemi davanti all'hotel"
"no ce ne andiamo"
"coglione"

Sorrido chiudendo la chiamata, sentendo ancora gli occhi addosso

«che ho fatto?» dico, girandomi verso la faccia felice di Brooke
«ti sei innamorato e mi viene da piangere»
«cammina che ci aspetta sotto all'hotel»
«subito, non voglio far aspettare la mia cognatina preferita»
«tu sei pazza»
«e tu sei cotto»

Mentirei se dicessi che ha torto

Teacher's Pet | Drew StarkeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora