19. Izzie

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«grazie ragazzi, non sapete quanto apprezzi un giorno di pausa» dice Mack, dando un bacio veloce a Liliana

«non preoccuparti, anche noi ci prendiamo una giornata più tranquilla»
«sappi che Liliana non è così silenziosa»
«ma noi ce la faremo, forse»

«io vado, Garrett mi aspetta giù. Per qualsiasi cosa chiamatemi, torneremo stasera non molto tardi, verso le 21»
«sì ok te ne vai? noi vorremo genitoriare» dice Drew sorridendo
«usa almeno termini esistenti, ignorante»
«parli tu»
«fammi salutare Izzie, l'unica sana tra voi due»
«ciao Mack, state attenti» dico ricambiando l'abbraccio

Passano pochi secondi alla chiusura della porta, e noi siamo soli in una stanza d'hotel gigante con una bambina di 6 mesi

«e ora che facciamo?»
«non ne ho idea, che ore sono?»
«le 11»
«io direi passeggiatina per Madrid e poi torniamo per l'ora di pranzo»
«e Liliana?»
«la portiamo, ovviamente. Siamo genitori oggi, no?»
«cerchiamo di sopravvivere tutti e 3»
«come sei pessimista mamma mia, è tua nipote e non è mica appena nata, è abbastanza grande»
«ha 6 mesi Izzie»
«che è comunque metà di un anno, dai prepara le cose per la bimba»
«e tu?»
«io devo mettere il mascara, ovviamente»

Madrid è una delle città più belle del mondo, credo. Non è minimalista e artificiale come l'America, in certe parti mi ricorda anche l'Italia, per quel che mi ricordi

Drew ha Liliana in una specie di fascia che non riesco a non fotografare

«potevi almeno avvisarmi, mi mettevo in posa»«mi piaci più spontaneo»«allora non avvisarmi mai»

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«potevi almeno avvisarmi, mi mettevo in posa»
«mi piaci più spontaneo»
«allora non avvisarmi mai»

«bleh, queste cose le dici alla tua uccellina Rosie, non a me. Senti, penso di essermi persa con google maps, siamo in un parcheggio di macchina quando in realtà dovremmo essere in Cattedrale»
«ma da quanto tempo stiamo camminando? hai controllato l'orario?»
«sono le 12:34, dovremmo tornare, Liliana ha il latte da prendere»
«sì e io ho fame»
«pensa a tua figlia prima di te, stupido»
«se ti piace tanto l'idea di fare un bambino con me, aspetta almeno che torniamo in America»
«non lo so, uccellino, ci penserò»
«non la smetterete mai di sfottermi con "uccellino", vero?»
«mai»
«fermati qui, prendiamo questa metro, ci porta vicino all'hotel»
«comunque avevi un pochino ragione, cosa mangiamo noi?»
«ho dell'insalata»
«davvero? abbiamo fame e tu proponi l'insalata?»
«l'insalata era da dare a qualche senzatetto, ovviamente, prendo i panini nel locale di fronte»
«sempre più uomo modello, continua così»

fa l'occhiolino mentre inserisce il biglietto del monitor, che qui in Spagna sono molto più piccoli

faccio lo stesso, dicendogli di mettere la bimba meglio, quando si siede, per farla stare più comoda

«quale volo prendiamo stasera?» chiede, una volta che mi sono seduta di fronte a lui
«credo quello delle 22, l'ho visto qualche minuto fa sul sito»

Teacher's Pet | Drew StarkeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora