Piccolo Ladro di Campagna

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Questa poesia è ispirata ad una vecchia canzoncina che mi cantava mio nonno su come lui insieme ad alcuni suoi amici, correvano in mezzo alle campagne tra i campi di mais. 


Piccolo ladro, nel buio cammini,
tra i campi silenti, lontani destini.
Non cerchi ricchezze, né gloria o denaro,
ma rubi il respiro al vento più amaro.

Sei il piccolo ladro di libertà,
corri via dove il mondo non va.
Sulle strade che il sole cancella,
sei l'ombra leggera, sei come una stella.

Con passi furtivi, tra i rami ti perdi,
nessuno ti cerca, nessuno si accorgi.
Rubando momenti che il giorno ha scordato,
tu vivi nei sogni che il mondo ha spezzato.

Non hai catene, non hai un padrone,
sei figlio del vento e di un'illusione.
Ogni passo che fai ti porta più in là,
dove nessuno ti troverà.

La luna ti osserva, ma tace e scompare,
mentre scivoli via senza mai ritornare.
Rubi solo il tempo, la luce del giorno,
ogni notte riprende quel dolce ritorno.

Piccolo ladro, invisibile al cielo,
ti porta lontano il soffio di un velo.
Libero corri, nessuno saprà,
che tu rubi al mondo la sua libertà.

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