Capitolo 11

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BELLE


Archiviare. È la parola del giorno.
Devo rimuovere temporaneamente - e dalla mia testa - quel determinato aspetto della mia vita: ciò che di bello mi sta accadendo, il mio progetto con Mac. Devo archiviarlo per qualche oretta e dedicare tutta la mia attenzione al corso, ai miei compagni della sezione sceneggiatori e alla responsabilità che ho accettato di assumermi col professore.
Se non ricordo male, aveva parlato di una particolarità durante quest'incontro, di un ospite speciale.
Be', sicuramente, se dovesse essere qualcuno di famoso o conosciuto, questo basterebbe per farmi distaccare dal resto delle cose e farmi focalizzare sul corso.
Percorro l'auditorium e, qualche secondo prima di sedermi, vengo accolta calorosamente dal professore.
«La nostra amata tutor, Belle Evans!» Mi sorride.
È un uomo molto gentile lo è con tutti. Forse, particolarmente con me, per l'aiuto che gli sto dando nella gestione di entrambe le sezioni. Dice sempre che sono il suo braccio destro, infatti.
«Sono in tempo per la sorpresa?» Gli domando.
«Te lo ricordi, eh! Oggi ci sarà qui un ospite speciale. È una celebrità che ha accettato di presentarsi persino durante la rappresentazione scenica finale e di aiutarci nella recitazione. Canta, perché in principio è quello che fa, ma da poco recita e... Belle, ti ricordi di chi mi hai parlato durante lo scorso incontro tra noi due?»
«No.» Ammetto.
Non ricordo proprio di avergli parlato di qualcuno. Ricordo soltanto di aver ricevuto le novità che avrei recitato e istruito i miei compagni. Forse, ero troppo presa dalla questione principale.
«Quando hai parlato del concerto che sei andata a vedere. Be', ecco, la persona che c'è qui oggi, c'entra con...»
Le porte dell'auditorium si spalancano.
Non riesco a vedere nulla, solo un ammasso di gente urlare e scatenarsi.
Cerco di avvicinarmi il più possibile attraversando la folla e resto di pietra.
Non riesco a crederci.
Anne Blossom. Quella è Anne Blossom.
L'ex ragazza di Flynn Bradley è nella mia scuola adesso.
La guardo sconvolta mentre tutti la venerano chiedendole foto, video e autografi.
La adoravo anni fa, adoravo lei Flynn. E quando sul web si era ormai capito dalla loro rottura, sono stata spesso giù di morale.
Ma ora, ora non so più che provo. Amarezza forse.
Nessuno ha mai confermato niente, ma credo di sapere cosa sia successo tra i due, credo di averlo intuito.
Più che altro, tutti sappiamo quanta sofferenza abbia causato a Flynn.
Ecco perché non riesco più a vederla con gli stessi occhi, perché non urlo come se fossi fuori di testa davanti a tutti.
Ispira malvagità nascosta nella sua dolcezza, nella sua finzione. E non poca.
«Calmi, calmi!» Parla il professore. Chiude le porte dell'aula e tutti corrono a sedersi, eccetto me. Io sono ancora sconvolta e non sento di poter muovere le gambe al momento.
Non posso credere di avere Anne Blossom affianco a me.
«Anne, volevo presentarti Belle, la mia spalla destra.» Mi presenta il professore.
Lei mi porge la mano ma io non riesco a ricambiare.
Anne Blossom si sta davvero presentando a me? Sto sognando? È uno scherzo?
«È tutto okay?» Mi richiama.
«Anne Blossom!» Grido.
La me dodicenne le sarebbe saltata addosso.
Lei mi abbraccia gentilmente, come ha fatto con tutti i fan.
«Belle è una grande fan del tuo amico, Bradley.» Parla il professore. E mancava solo questa: nominarlo, metterlo nel mezzo della questione.
Era l'ultima cosa che volevo.
«Uau! Sei stata al suo concerto qui a Chicago?»
Annuisco silenziosamente.
«Capisco. Allora, che ne dici di raccontarmi qualcosa di questo progetto scolastico? Sono un'intrusa e preferisco chiaramente saperne prima di intrufolarmi!»
Sospiro per calmarmi.
Devo parlare con una celebrità che ho sempre stimato, sin da bambina. Lei mi ha chiesto di farlo. Vuole sentirmi parlare.
Da un lato, la me bambina è felice e soddisfatta di questa cosa. Dall'altro però, Belle è cresciuta, e ora è molto più legata a Flynn.
«Be'...» Mi schiarisco la voce. «La sezione sceneggiatori si impegnerà nella scrittura di una sceneggiatura, mentre la sezione attori nella recitazione di essa. E ci sarà una sorta di spettacolo teatrale alla fine dell'anno.»
«Uau! E qual è il tuo compito?»
«Io... sono una sceneggiatrice, quindi dovrò guidare la sezione sceneggiatori nella scrittura. Ma... sarò anche la protagonista della rappresentazione scenica finale.» Dico con fierezza.
«I miei complimenti, tesoro!»
Si è complimentata con me. Con me, cavoli!
E non so come prenderla, non so cosa provare verso lei adesso.
L'unica cosa che so è il mio essere sconvolta, questo riesco a percepirlo bene. E forse, talvolta, un po' infastidita da lei. Non so nel dettaglio da cosa, forse dal personaggio che si è ormai creata, forse dai suoi modi d'approccio... O forse, da come abbia fatto male a Flynn.
Ricordo e so memoria tutti i suoi brani nel periodo della loro rottura e della sua sofferenza. E ricordo anche le interviste insieme, quando lui non riusciva ad aprire bocca e lei era sciolta, sciolta come un ghiacciolo in piena estate.
«Grazie. Oh, come va il tuo matrimonio?»
Altro dettaglio: Anne si è rifidanzata subito dopo aver rotto con Flynn e, da quel che si vede, la sua relazione con il suo nuovo ragazzo è duratura. Così tanto che si sposeranno a soli diciannove e vent'anni.
«Va più che bene. Grazie per aver chiesto.» Mi mostra l'anello della sua proposta.
Luccica, luccica eccome.
«Bellissimo anello e... Auguri.» Dico impacciata.
«Grazie. Mi stupisci, sai? In quanto fan di quel Bradley, mi aspettavo dicessi cose come "Era meglio lui!" O "Io mi terrei stretto uno come lui!"»
Be', in realtà penso che ognuna di queste cose, ma preferisco non dirle.
«Io... non vedo il motivo per cui dovrei dirle. Da parte vostra non è mica stato ufficializzato niente e poi, non lo trovo rispettoso.»
«Sei molto dolce, Belle.»
Anche lei. Ma non lo è davvero. Lo sembra soltanto.
Ha quel viso angelico, ma è diabolica. Questo perché immagino debba essere stata molto cattiva con lui.

Le ore al corso sono terminate, ed oggi in particolare non vedevo l'ora.
Tutti iniziavano ad essere troppo partecipi solo per la presenza di una celebrità, ed io, che cerco sempre di essere autorevole e non autoritaria come Anne - che ha tentato di rubarmi il posto - sono stata messa da parte come una stupida.
Lei era troppo maestrina, solo perché evidentemente veniva ascoltata da tutti data la sua importanza.
Per il fastidio che ho provato, ho persino chiesto al professore del corso se ci sarà anche la volta prossima e fortunatamente, mi ha riferito che con lei parleremo soltanto a volte tramite e-mail grazie ai suoi manager. Ci offrirà qualche consiglio in quanto attrice che ha appena studiato ogni cosa. La rivedremo soltanto al musical e allo spettacolo di fine anno.
Spero solo che, almeno attraverso la realtà virtuale, non intralci troppo la mia figura e i compiti che mi sono stati assegnati.
Intanto, a casa, ho un aspetto positivo a cui pensare. Ma prima di entrare nella mia comoda vasca da bagno con acqua calda e schiuma per pensarci, voglio soffermarmi su un'altra cosa: Flynn. Lui.
Cavoli, è vero. È dal giorno del suo concerto qui a Chicago che ho un motivo giornaliero per pensarci, un qualcosa che mi ricorda di lui costantemente. Oggi è Anne, ieri era una sua canzone partita per caso alla radio dell'auto di mamma.
La verità è che è un tasto dolente, e pensarlo giornalmente con una scusa diversa, non mi aiuta affatto. Lui resta quel pensiero che è meglio evitare, quel lato intoccabile, quella cosa che tanto vorrei esplorare, ma non mi è consentito. Non mi è consentito perché lui non mi conosce, perché sono semplicemente una sua misera fan, e lui è un cantante famosissimo.
Flynn vive nei miei pensieri, nei miei sogni, nei miei ricordi, e soprattutto, nei miei desideri. Vive nei miei desideri perché è a lui che penso quando guardo le stelle, quando accendo le candeline per una migliore atmosfera di scrittura o lettura, o quando sul cellulare noto i numeri doppi sull'orario.
Tuttavia, evito di buttarmi nella negatività totale.
Cerco di pensare al fatto che domani non andrò a scuola, non seguirò la mia quotidiana routine di abitudini. Domani, sarà dunque una giornata totalmente diversa da tutte le altre.

Domani sarà la giornata del mio primo incontro con Mac per la realizzazione ufficiale del mio film: "I want only you".

I want only youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora