Capitolo 7

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Okay, quante volte Harry si è ripetuto di ricordarsi di togliere tutte quelle chiavi dal suo mazzetto? Tante. E l'ha mai fatto? No.

Per questo motivo, si ritrova ad armeggiare con le sue chiavi provandone prima una, poi l'altra, ma restando comunque bloccato al di fuori di quel piccolo appartamento.

Niente, non riesce a trovarla. Sbuffa sonoramente, mentre sente una sensazione sgradevole espandersi dentro di lui. Sta per perdere la pazienza.

C'è un'altra cosa che dovete sapere: il suo livello di calma e pazienza continua ad abbassarsi sempre di più nell'ultimo periodo e, beh, come biasimarlo. Tutto lo stress accumulato lo sta mangiando vivo, diamine, e non riesce in alcun modo a trovare pace.

Si sente come in bilico, tanto che una sola folata di vento sarebbe sufficiente per farlo cadere. In questo caso, letteralmente.

Ma quella chiave non l'ha già provata? È da quasi un quarto d'ora che cerca quella giusta, stringendosi il più possibile nel cappotto di lana e nella sciarpa.

Aspetta, eccola! Nascosta e incastrata al centro del mazzetto.

"Brutta stronza!" si limita a dire tra sé e sé, anche perché vedere uno sconosciuto per strada nel bel mezzo di una accesa litigata con un mazzo di chiavi non avviene tutti i giorni.

Fa per inserire la chiave giusta nella serratura ma fa tanto freddo e gli tremano le mani.

«Oh andiamo...» pronuncia davvero le parole questa volta. Sembra davvero uno scherzo di pessimo gusto.

Tutto quello che vorrebbe fare al momento è rilassarsi dopo più di due ore di viaggio. E invece si trova bloccato lì fuori al freddo. Dio, che-

«Ciao, Poeta.»

Sobbalza, tanto da far cadere tutte le chiavi ai suoi piedi, al suono di una voce. Ma non una voce qualsiasi. La sua voce.

Si gira lentamente, quasi per paura di esserselo immaginato. Sta forse impazzendo? Non ne sarebbe poi così sorpreso.

Il problema più grande, invece, è che, no, non se l'è immaginato. Louis si trova lì in carne ed ossa, stretto nel suo giubbotto che lo fa apparire ancora più piccolo, il naso rosso e le mani in tasca per il freddo, i capelli arruffati.

Sembra teso, quasi come se stia ancora decidendo se è una buona idea o meno, ma nei suoi occhi Harry riesce a cogliere quel pizzico di divertimento che lo fa sembrare più giovane.

Il riccio può intuire che l'altro abbia assistito al suo spettacolo pietoso.

«Ma sei impazzito, Avvocato? Dio, mi è venuto un colpo» parla per primo Harry mentre si strige la sciarpa attorno al collo per nascondere il suo imbarazzo, anche se sotto sotto sta sorridendo per quanto sembri carino l'avvocato davanti a sé.

«Nah, non mi andava di interrompere la tua lotta» lo prende in giro Louis facendo cenno al mazzo di chiavi abbandonato sul marciapiede.

Sì, ha decisamente visto tutta la scena.

Il riccio alza gli occhi al cielo e... oh mio Dio, sta forse arrossendo? Andiamo Harry, datti una calmata.

Si schiarisce la gola. «Che ci fai qui?» chiede ricomponendosi e cercando di deviare il discorso.

L'altro lo guarda a debita distanza, divenuto serio di colpo. Ha gli sbalzi d'umore questo ragazzo, se no non si spiega.

«Sai, passavo per di qua e ho notato che sei tornato.»

«Non mi stai pedinando, vero?»

Il liscio ridacchia scuotendo la testa. Fermi tutti, da dove esce questo nuovo Louis?

Teach Me How To Love Again || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora