Capitolo 11

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È raro che Harry sogni di notte.

Gli capita nell'ultimo periodo di sognare la sua famiglia, ma pensa che sia dovuto principalmente alla lontananza da casa.

Altre volte, quando attraversa un periodo abbastanza stressante, si ritrova a sognare di essere costantemente al lavoro. E, okay, deve ammettere di aver fatto anche qualche sogno bagnato su Chris Evans.

Ma di qualunque sogno si tratti, avvengono una volta ogni tanto. Quella sera, però, è destinata ad essere una di queste volte. E non sarebbe un problema, se solo non fosse che il protagonista di questo sogno è proprio l'uomo che dorme beatamente al suo fianco.

C'è Louis seduto al tavolo della sua cucina, con una tazza di latte e cereali davanti a sé e il cellulare nella mano sinistra.

Perfino in sogno sembra così bello, mentre pone la completa attenzione a qualcosa presente sul suo telefono.

Harry si gode quella visuale ed è certo che anche in sogno abbia gli occhi a cuoricino. E sarà stato proprio il suo sguardo ad attirare la sua attenzione, ma gli occhi di quel blu infinito si spostano su di lui.

Louis gli sorride e il riccio può chiaramente sentire l'anima che lascia il suo corpo, nonostante si tratti solo di un sogno.

Nessuno dei due osa dire una parola, finché l'avvocato non si alza dal suo posto e si avvicina a lui in quella che sembra un'eternità. Quel sogno... sembra così reale.

Louis gli prende il viso tra le mani, tanto che riesce a sentire il suo tocco delicato sulla pelle.

«Grazie per questo, Poeta» gli dice, con quello sguardo che non avrebbe mai immaginato di vedere su di lui, ma che gli dona una luce nuova.

Harry, nel suo sogno, appare confuso. Si domanda per quale motivo lo ringrazia e per quale motivo ha quello sguardo. Sorvolando l'ultima parte, gli domanda: «Per cosa, Avvocato?»

Basta un attimo e il sorriso di Louis scompare, così come il resto del suo corpo. Si trova, quindi, da solo, all'interno di una stanza che sembra dieci volte più grande del normale e la sente estremamente vuota ora.

Anche se si tratta solo di un sogno, le sensazioni sono così vivide che Harry potrebbe perfino toccarsi il braccio e percepire la pelle d'oca.

Si sveglia, però, pochi secondi dopo. Non di soprassalto come siamo abituati a vedere, ma apre gli occhi con calma, mentre la sensazione lasciata dal sogno si fa strada dentro di lui lentamente e quasi impercettibilmente.

Sorride un po' per istinto, sentendo ancora il ricordo della mano di Louis sulla sua guancia e la sua carezza carica di dolcezza. Si tocca la guancia in questione, desiderando che accadesse anche nella realtà.

Stiracchia i muscoli intorpiditi, prima di girarsi e notare l'avvocato che dorme accanto a lui come un angelo sceso in terra. Sembra così piccolo e vulnerabile, l'opposto di quello che tenta di dimostrare.

Harry sa che se rimane ancora lì, finirebbe per fissare Louis finché questo non si svegli sentendosi osservato, e non è proprio quella la sua intenzione.

Per questo, si alza abbandonando il dolce calore delle coperte e si reca in bagno per darsi almeno una sistematina. Sa di non essere uno schianto appena sveglio e vorrebbe evitare di sentirsi in imbarazzo già così presto.

Esce dalla stanza e si incammina verso quello che ha scoperto da molto tempo essere il bagno, cercando di fare il minor rumore possibile.

Per arrivare al bagno deve passare necessariamente davanti la porta della cameretta di Alan e spera vivamente che il bimbo stia ancora dormendo.

Teach Me How To Love Again || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora