"Vi prego andate a casa."
La voce di Zayn tremava appena mentre gettava via le scarpe, lanciandole all'ingresso senza curarsi di dove finissero. Le sue mani, sporche di sangue e graffi, avevano perso sensibilità, come se non gli appartenessero più. L'aria gelida gli aveva graffiato la pelle bagnata, i vestiti fradici che si appiccicavano al corpo con una sgradevole sensazione di freddo e umidità. Fece un passo incerto, poi lasciò cadere il cappotto pesante sul pavimento. Un tonfo sordo che echeggiò nel silenzio della casa, seguito dal battito pesante del suo cuore.
"No."
Le voci di Liam e Matthew si sovrapposero, quasi all'unisono, ferme, decise. Zayn sollevò lo sguardo, incontrando i loro occhi pieni di preoccupazione. E in quel momento li odiò. Odiò il fatto che fossero lì, odiò il loro affetto, la loro presenza costante. Odiò che si stessero preoccupando per lui quando non voleva fare altro che scomparire. Un dolore pulsante alla tempia e occhio sinistro, messi improvvisamente in pausa da una busta di ghiaccio premuta sul suo viso da Matthew."Vi prego-"
Il tono era spezzato, un sussurro che si perse nel vuoto. Ma non era davvero una richiesta. Abbassò lo sguardo sulle mani sporche, incapace di sostenere i loro sguardi. Non voleva che lo vedessero così, così debole, così fragile. Si sentiva spezzato, vuoto, e l'unica cosa che desiderava era il buio, il silenzio."È inutile, non ce ne andiamo finché non sei a letto."
La fermezza nella voce di Liam lo fece cedere, mentre i due lo guidavano verso il bagno. Non aveva più la forza di opporsi. Liam era una figura immobile sull'uscio della porta, gli occhi risoluti e fermi su di lui."Fatti una doccia calda prima che ti viene la feb-" La frase venne interrotta dallo starnuto che scosse il corpo di Zayn, un tremito incontrollabile che lo fece vacillare. "Ecco, appunto. Poi Matt ti disinfetta." Il tono autoritario di Liam avrebbe potuto irritarlo in un'altra situazione, ma in quel momento riuscì solo a farlo sospirare, una resa silenziosa. Rimasto da solo, si spogliò con movimenti lenti, pesanti, mentre il tessuto bagnato dei vestiti si staccava dalla sua pelle con un suono molle e disgustoso.
Con il vapore caldo della doccia che riempiva il piccolo bagno, si fermò davanti allo specchio. La sua immagine riflessa era una caricatura di se stesso. Il viso segnato, le labbra spaccate, il sangue incrostato che gli macchiava il petto, ormai mescolato con l'acqua piovana. L'occhio sinistro gonfio e arrossato, i lividi che cominciavano a fiorire sulla pelle. Le costole sulla destra gridavano di dolore ogni volta che respirava, e sapeva che il peggio sarebbe venuto l'indomani.
Lasciò che l'acqua bollente scivolasse lungo il corpo, chiudendo gli occhi. La fronte poggiata contro le fredde piastrelle, il calore che gli rilassava i muscoli tesi. Cercò di concentrarsi sul respiro, sui suoni ovattati della doccia, ma i pensieri non si fermavano. Le parole che aveva sentito, che si erano conficcate come schegge nella sua mente, continuavano a risuonare.
Non ti ha scelto, non ti ha mai scelto.
Ti giuro, non significava niente.
Non sei un buon amico.
Stringendo i denti, sussurrò parole che sapeva non avrebbero avuto alcun effetto. "Basta, basta, basta..." Ma i pensieri si accalcavano, ognuno più doloroso del precedente.
Spense l'acqua, l'aria fredda che lo colpì come una sferzata. Si asciugò con movimenti lenti, meccanici, quasi fosse uno spettatore del proprio corpo. Si infilò l'accappatoio e si avvolse la testa nell'asciugamano, cercando di non pensare a nulla. Aprì la porta trovando i due in cucina a fare il tè, si infilò in camera per mettersi addosso qualcosa di caldo.
"Come va?" gli chiese Liam dall'altra stanza, Zayn sospirò prima di rispondergli con un pizzico di irritazione e ironia.
"Mai stato meglio!" rispose infilandosi la felpa, finalmente qualcosa di comodo in cui muoversi, ora voleva solo stendersi e dormire, ma sapeva che non glielo avrebbero permesso e trascinato in bagno con la forza, allora si sedette sul bordo della vasca aspettando che Matthew si sbrigasse. la camicia che indossava era ormai piena di macchie, del vino che gli aveva versato addosso e di sangue.
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SNAP OUT OF IT |ZOUIS|
FanfictionUn gruppo di amici. Un locale. Amore e odio. La vita di Louis viene sconvolta dall'arrivo di un nuovo cantante al locale dove lavora, in meglio o in peggio? Probabilmente ce lo dirà il suo migliore amico Zayn.