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LOUIS

Il Babylon era il cuore pulsante della Gay Street di Londra, un rifugio vibrante dove luci e musica si fondevano in un'esperienza unica. Le pareti in mattoni a vista aggiungevano un tocco industriale chic, mentre luci soffuse colorate creavano un'atmosfera elettrizzante e sensuale. Il soffitto, alto e impreziosito da travi in legno scuro, conferiva al locale un'aria rustica e al contempo sofisticata.

Lungo un lato della sala si estendeva un bancone in legno scuro, con un piano in marmo nero che rifletteva le luci scintillanti. Dietro di esso, scaffali pieni di bottiglie dalle forme e colori diversi riflettevano i neon, creando un caleidoscopio di riflessi. Gli sgabelli alti, rivestiti in pelle nera ormai consumata, raccontavano storie di innumerevoli serate di conversazioni e risate.

Ai lati della pista da ballo, divanetti in pelle bianca accoglievano gruppi di amici e coppie, offrendo un angolo di relax. Le luci lampeggianti, a tratti, disegnavano ombre sui volti degli avventori, rendendo l'atmosfera ancora più suggestiva. Al centro del locale, la pista da ballo era sempre affollata, con corpi che si muovevano a ritmo di musica. In fondo, un piccolo palco ospitava esibizioni serali, dai cantanti ai drag show, e quella sera non faceva eccezione.

Zayn riempì il bicchiere di Louis con un sospiro, mentre Louis, tra un sorso e l'altro, notava come il Babylon fosse particolarmente affollato quella sera. Il locale, con le sue luci al neon intermittenti e l'odore pungente di alcol e sudore, emanava un fascino decadente. Matthew si era davvero impegnato: nuove luci, volantini colorati sparsi per la strada e un cantante emergente sul palco. Louis si sentiva fortunato a non dover lavorare quella sera.

Stringendo il bicchiere freddo tra le mani, Louis osservava il cantante sul palco. "Non sono qui per la sua voce..." mormorò a bassa voce. Le luci che danzavano sulle gambe lunghe del cantante, avvolte in skinny neri, catturavano l'attenzione di molti, compreso il suo. La bandana americana tra i capelli e gli anelli che brillavano sotto le luci colorate aggiungevano un tocco eccentrico al look. Louis non poteva negare che ci fosse qualcosa di magnetico in quel ragazzo, qualcosa che sembrava andare oltre l'apparenza scintillante del palco.

Il Babylon era in pieno fermento, con la musica che riempiva l'aria carica di risate e conversazioni. Matthew, con la sua presenza carismatica, attraversava il locale facendo sorridere chiunque incontrasse.

Presto, gli occhi di Matthew si posarono su un giovane uomo seduto al bancone, intento a sorseggiare un cocktail colorato. Con il suo solito sorriso sicuro, si avvicinò senza esitazione.

"Non posso lasciarti bere da solo stasera..." disse con tono leggero e giocoso, appoggiandosi accanto al ragazzo.

Il giovane sollevò lo sguardo, sorpreso dall'approccio di Matthew ma incuriosito. "Oh, eh... ciao?" rispose, cercando di nascondere l'imbarazzo dietro un sorriso timido.

"Sono Matthew." si presentò, porgendo la mano in modo sicuro ma cordiale.

"Alex." rispose l'altro, stringendo la mano di Matthew. "Prima volta qui?"

Matthew scosse leggermente la testa, mantenendo il suo sorriso affabile. "No, io sono il proprietario. Ma ogni tanto mi piace mescolarmi tra i clienti e vedere chi incontro." Il suo tono malizioso sottintendeva una sfumatura di ironia.

Alex rise, iniziando a rilassarsi. "Beh, sei sicuramente bravo a gestire questo posto. L'atmosfera è fantastica."

Matthew annuì, visibilmente orgoglioso. "Grazie, fa piacere sentire apprezzamenti. E tu? Cosa ti ha portato qui stasera?"

La conversazione proseguiva fluida, con Matthew che, grazie al suo charme naturale, riusciva a mantenere l'attenzione di Alex, rendendolo sempre più a suo agio. Il suo atteggiamento disinvolto e il sorriso contagioso creavano un'atmosfera di complicità.

SNAP OUT OF IT |ZOUIS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora