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Il vento freddo di fine settembre spazzava le strade di Londra, e Liam tirò su il colletto del cappotto prima di entrare nel caffè affollato. Dentro, il calore e l'odore del caffè tostato lo avvolsero, mentre cercava Zayn tra i tavoli. Lo vide subito, con l'iPad davanti e le cuffie leggermente alzate su un orecchio, intento a disegnare qualcosa di astratto con tratti rapidi e decisi. I capelli scuri di Zayn, corti ai lati e più lunghi sopra, ricadevano disordinati sulla fronte. Di tanto in tanto li spostava indietro con un gesto rapido delle dita, rivelando l'orecchino che brillava appena sotto le luci soffuse del caffè. Gli anelli sulle dita sottili tintinnavano lievemente ogni volta che muoveva la penna digitale sullo schermo dell'iPad. Indossava un giubbotto di pelle nera sopra una felpa oversize, l'orlo sdrucito che aggiungeva quell'aria trasandata che a lui riusciva con una naturalezza quasi invidiabile.

Liam si avvicinò e posò la tazza fumante appena ordinata sul tavolo, l'odore della cioccolata calda gli riempiva le narici.

"Hey, bello" disse con un sorriso, sedendosi di fronte a Zayn e aprendo il suo laptop. Zayn alzò appena lo sguardo, accennando un sorriso prima di tornare al suo schermo.

Liam rimase qualche istante a guardarlo, mentre l'amico tornava al suo disegno, rapito da quei movimenti. Ogni tratto che Zayn tracciava sembrava fluire con un'intensità che solo lui sapeva mettere nelle cose. Per quanto disinvolto e quasi distratto potesse sembrare all'esterno, Liam sapeva quanto Zayn si perdesse nei suoi lavori, nel suo mondo, rifugiandosi in quell'arte che a tratti sembrava la sua unica vera via d'uscita.

"Come va con il progetto?" chiese Liam, cercando di rompere il silenzio. Lo conosceva bene, ormai. Poteva vedere la tensione nascosta dietro il suo sorriso, e quella domanda era solo un pretesto per indagare oltre.

"Solito, disegni, bozze... niente di troppo interessante."

Zayn scrollò le spalle, ma Liam sapeva che era solo una mezza verità. C'era sempre qualcosa di più, sempre un qualcosa di nascosto sotto quelle risposte vaghe. Sapeva che, nonostante la sua apparente disinvoltura, Zayn non stava bene. Non era solo il progetto o i suoi disegni. C'era Louis, e tutto ciò che non era stato detto tra loro.

Per qualche minuto lavorarono in silenzio, immersi ognuno nei propri pensieri. Il rumore del caffè attorno a loro era una sorta di sottofondo rilassante. Eppure, quel silenzio nascondeva una tensione sottile che Liam non poteva ignorare.

Decise di rompere quel silenzio. "Louis si è praticamente trasferito da noi, sai? Da quando è tornato non se ne va più via. Quando Harry esce per andare in studio o in agenzia, lui rimane lì a finire la sua dissertation. È come se la nostra casa fosse diventata la sua biblioteca personale."

Zayn sbuffò, mettendo giù la penna digitale. "Lo so. Fa di tutto per evitarmi. Tipo, seriamente. È come se avesse una mappa di dove sono io e si assicurasse di essere sempre dall'altra parte della città. È... frustrante."

Liam osservò Zayn, notando il velo di amarezza nella sua voce e quel gesto nervoso che tradiva il suo disappunto, mentre si strofinava la fronte. Per quanto Zayn cercasse di mascherare le sue emozioni, Liam riusciva a cogliere quelle piccole crepe nella sua facciata.

"Non credo sia fatto apposta," disse piano. "Forse è solo... complicato per lui."

Zayn non rispose subito. Il silenzio si fece pesante, quasi soffocante, mentre Liam rifletteva su quanto fosse complicata quella situazione. Non potevano continuare a girarsi attorno per sempre. Forse Zayn voleva solo una spiegazione, una possibilità di chiudere quel capitolo. O forse, pensava Liam, sperava ancora che ci fosse qualcosa da salvare.

Improvvisamente, il telefono di Zayn vibrò sul tavolo. Lo prese senza pensarci, guardando distrattamente lo schermo. Poi, come se un fulmine l'avesse colpito, il suo sguardo si fece improvvisamente attento. Liam lo vide portare la mano alla bocca, incredulo.

SNAP OUT OF IT |ZOUIS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora