Capitolo 4

25 7 0
                                    


L'aria era fresca e frizzante quella mattina, come se l'universo stesso sapesse che quel giorno sarebbe stato speciale. Ti svegliasti con una strana calma dentro di te, diversa dall'agitazione che avevi provato la settimana precedente. Oggi avresti registrato la canzone con Jaden. Era il prossimo passo naturale, ma sentivi che qualcosa di più profondo stava per accadere.

Arrivasti allo studio un po' prima del previsto, il cuore stranamente calmo. La grande porta di legno si aprì con un cigolio, rivelando un ambiente caldo, pieno di strumenti, cavi e pannelli di controllo. Le luci soffuse creavano un'atmosfera intima e accogliente. Jaden era già lì, chino su una chitarra acustica, immerso in una melodia che sembrava provenire da un mondo tutto suo.

Alzò lo sguardo non appena sentì i tuoi passi. "Ehi! Sei qui. Perfetto," disse con un sorriso che fece sparire ogni traccia di nervosismo. "Ho lavorato su alcuni arrangiamenti. Penso che possiamo cominciare da questi."

Ti sedesti accanto a lui, questa volta con più confidenza. Era strano come in così poco tempo fosse diventato così facile essere te stessa in sua presenza. Prese la chitarra e cominciò a suonare una melodia che ti fece vibrare l'anima. Le note fluirono leggere, e la sua voce, calda e graffiante, si unì al ritmo come una cosa naturale.

"Dobbiamo assicurare che la registrazione catturi ogni sfumatura," disse mentre ti porgeva delle cuffie. "Voglio che questa canzone sia autentica. Deve parlare di noi, di quel momento in cui tutto è cambiato."

Annuiste, ma mentre parlava, non potevi fare a meno di notare come i suoi occhi si soffermavano su di te. C'era una certa intensità, come se stesse cercando di capire qualcosa di più, qualcosa che andava oltre la musica.

La sessione di registrazione iniziò lentamente. La prima ora fu dedicata ai dettagli tecnici: le tracce vocali, gli accordi giusti, il ritmo da mantenere. Ma poi, qualcosa cambiò. La musica cominciò a scorrere naturalmente, come se fosse sempre stata lì, in attesa di essere rivelata. Ogni parola, ogni nota sembrava cadere al posto giusto.

"Dovremmo provare quella parte in cui il ritmo cambia," suggeristi a un certo punto, cercando di migliorare una sezione della canzone che sembrava non funzionare. Jaden annuì, ma i suoi occhi sembravano già altrove, persi nell'idea che aveva nella testa.

"Ho un'altra idea," disse poi, sollevando la chitarra. Cominciò a suonare un arpeggio lento, delicato, che riempì la stanza di un'intensità quasi palpabile. "E se invece rallentassimo tutto qui, proprio alla fine, come se fosse una chiusura intima?"

"Mi piace," rispondesti, la tua mente già immaginando come avrebbe suonato una volta registrato. "Darebbe alla canzone un senso di intimità, come se stessimo raccontando un segreto."

E fu proprio quello che faceste. Le ore successive si trasformarono in una danza creativa, fatta di sguardi complici, risate e momenti di concentrazione assoluta. Il tempo sembrava non esistere più: c'eravate solo voi, la musica e quella strana energia che si era creata tra di voi.

A metà della giornata, vi prendeste una pausa. Usciste dallo studio per prendere un po' d'aria fresca. Mentre camminavate lungo la strada, Jaden si fermò improvvisamente e si voltò verso di te. "Sai," iniziò, con un tono più serio del solito, "non mi aspettavo che tutto questo sarebbe stato così... intenso."

Ti fermasti anche tu, il cuore che improvvisamente accelerava. "Cosa intendi?"

"Intendo che c'è qualcosa in te, in questo processo creativo, che mi spinge oltre i miei limiti. Mi fa sentire vivo in un modo che non provavo da tanto tempo." Fece una pausa, come se stesse cercando le parole giuste. "È come se la musica fosse solo una scusa per... connetterci, davvero."

Le sue parole ti colpirono profondamente. Era qualcosa che avevi sentito anche tu, ma non avevi osato ammetterlo nemmeno a te stessa. "Anche io mi sento così," confessasti, abbassando lo sguardo per un momento. "È come se stessimo creando qualcosa di più di una semplice canzone."

Jaden sorrise, uno di quei sorrisi che ti faceva sentire vista, compresa. "Forse è così," disse piano. "Forse c'è davvero qualcosa di più."

Tornaste nello studio con una nuova energia. La registrazione continuò fino a tarda notte, ma non sembrava importare. Ogni nuova versione della canzone era migliore della precedente, e ogni volta che ascoltavate le vostre voci intrecciarsi, sentivi una sensazione di completezza, come se ogni nota fosse un passo verso qualcosa di più grande.

Quando finalmente finiste, c'era un silenzio che riempiva lo studio, un silenzio carico di emozione. Jaden si avvicinò a te, posando la chitarra sul supporto. "Abbiamo fatto qualcosa di speciale, lo senti?" disse sottovoce.

Annuiste. "Sì, lo sento. È... magico."

Ci fu un momento di silenzio tra voi, un momento in cui tutto sembrava sospeso. Poi, quasi senza pensarci, Jaden si avvicinò di più, il suo viso a pochi centimetri dal tuo. "Sai, questa canzone... racconta anche di te," mormorò.

Il tuo cuore batté forte, e prima che potessi rispondere, sentisti il calore del suo respiro vicino al tuo. Era una sensazione travolgente, ma dolce allo stesso tempo, come la musica che avevate creato insieme: inaspettata, spontanea, perfetta.

Un legame inaspettato //Jaden HosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora