Capitolo 8

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La notte prima del primo concerto del tour, tutto sembrava perfetto. Le prove erano andate meglio di quanto avessi mai immaginato. La band era in sintonia, gli accordi e le melodie si intrecciavano con naturalezza, e tu e Jaden sembravate finalmente ritrovati, almeno dal punto di vista musicale. Ma sotto quella superficie liscia, c'era una corrente sotterranea di tensione che cresceva sempre di più, pronta a emergere.

Nel silenzio della tua camera d'albergo, mentre ti preparavi per andare a letto, ti sentivi in bilico tra eccitazione e ansia. Il giorno dopo avresti cantato di fronte a centinaia, forse migliaia di persone, e questo pensiero ti riempiva di una strana combinazione di orgoglio e paura. Ma non era solo l'imminente esibizione a turbarti. Ogni volta che pensavi a Jaden, sentivi quella stessa energia irrisolta, come un nodo che si stringeva lentamente.

Era come se ogni parola non detta, ogni sguardo trattenuto, stesse accumulando una carica che presto avrebbe dovuto trovare una via d'uscita.

Fu proprio mentre cercavi di distrarre la mente che il tuo telefono vibrò. Guardasti lo schermo: era un messaggio da Jaden.

"Sei ancora sveglia?"

Non avevi idea di cosa volesse, ma il cuore ti balzò in gola al solo leggere quelle parole. Esitasti per un attimo, chiedendoti se rispondere o meno, ma sapevi che ignorarlo non avrebbe risolto nulla. Con un respiro profondo, digitasti:

"Sì, cosa c'è?"

La risposta arrivò quasi immediatamente.

"Posso venire da te? Ho bisogno di parlarti."

Ti ritrovasti a fissare il messaggio, incerta su cosa fare. Sapevi che qualunque cosa Jaden volesse dirti, sarebbe stata importante. Forse era il confronto che avevate evitato per così tanto tempo, forse era solo un'ennesima discussione sulla tournée. Ma nel profondo, sentivi che stava per succedere qualcosa che avrebbe cambiato tutto.

"Ok, vieni."

Pochi minuti dopo, sentisti bussare alla porta. Ti alzasti, cercando di mantenere la calma, ma il battito del tuo cuore accelerava a ogni passo. Quando apristi la porta, trovasti Jaden lì, con un'espressione che non riuscivi a decifrare. Sembrava agitato, ma determinato allo stesso tempo.

"Entra," dicesti, facendo un passo indietro per lasciarlo passare.

Jaden entrò senza dire nulla, e tu chiudesti la porta, osservandolo mentre si muoveva nervosamente per la stanza. Si fermò vicino alla finestra, le spalle tese, come se stesse cercando le parole giuste da dire.

"Non riuscivo a dormire," disse infine, rompendo il silenzio. "Pensavo... a tutto questo. Alla tournée, alla canzone, a noi."

Le sue parole erano cariche di tensione, e tu sentisti il nodo allo stomaco stringersi ancora di più. "Che cosa vuoi dirmi, Jaden?" chiesi, cercando di mantenere la voce ferma, anche se dentro di te ti sentivi sull'orlo di qualcosa di enorme.

Lui continuava a guardare fuori dalla finestra, come se stesse cercando di mettere ordine nei suoi pensieri. Poi si voltò lentamente verso di te, e nei suoi occhi c'era un'intensità che ti colpì come un fulmine. "Non posso continuare così," disse infine, con una sincerità che non avevi mai visto prima. "Ho cercato di ignorare i miei sentimenti, di separare il lavoro da ciò che provo davvero. Ma non posso più farlo."

Quelle parole ti lasciarono senza fiato. Era come se il pavimento sotto di te si stesse sgretolando, e tu stessi cercando di rimanere in equilibrio su qualcosa di precario. "Che cosa vuoi dire?" chiesi, la voce appena un sussurro.

Jaden si avvicinò a te, i suoi passi lenti e misurati, come se stesse attraversando un confine invisibile. Quando fu abbastanza vicino, ti guardò dritto negli occhi e disse, senza esitazione: "Ti amo. E non riesco più a fingere che non sia così."

Quelle parole ti colpirono come un'onda che ti travolge, lasciandoti senza respiro. Non avevi mai immaginato che sarebbe stato così diretto, così vulnerabile. Per un attimo, tutto il resto sembrò svanire: la tournée, la band, il pubblico in attesa del concerto. Esistevate solo tu e Jaden, in quella stanza, con la sua dichiarazione che riempiva l'aria.

"Jaden..." iniziasti, ma le parole ti morirono in gola. Non sapevi cosa dire. Le emozioni dentro di te si stavano accavallando, combattendo tra loro. Anche tu provavi qualcosa per lui, lo sapevi. Ma c'era anche la paura, quella voce interiore che ti diceva che tutto questo avrebbe complicato le cose, che avrebbe reso più difficile lavorare insieme.

Jaden sembrò leggere il conflitto nei tuoi occhi, perché prese le tue mani tra le sue, il tocco caldo e rassicurante. "So che è rischioso," disse piano. "So che potremmo complicare tutto. Ma non posso più fare finta che non mi importi. Non posso più guardarti ogni giorno e far finta che tra noi non ci sia qualcosa di più."

Il suo sguardo era pieno di vulnerabilità, ma anche di determinazione. E tu, nonostante la paura, sentivi che non potevi più scappare da quella verità. "Anch'io provo qualcosa per te," ammettesti, finalmente trovando il coraggio di dirlo ad alta voce. "Ma ho paura che tutto questo... che noi... possa complicare tutto. La tournée, il lavoro, la musica. Ho paura di rovinare tutto."

Jaden scosse la testa, stringendo delicatamente le tue mani. "Forse è così. Forse sarà complicato. Ma forse, se siamo onesti l'uno con l'altro, possiamo farlo funzionare. Non dobbiamo scegliere tra la musica e noi. Possiamo avere entrambe le cose."

Il suo sguardo era così sincero, così pieno di speranza, che per un attimo sentisti la paura scivolare via, sostituita da qualcosa di più forte. "Forse hai ragione," sussurrasti infine. "Forse dobbiamo solo lasciarci andare."

Jaden sorrise, e in quel sorriso c'era una promessa, un futuro che non potevate ancora vedere ma che entrambi eravate pronti a esplorare. Per la prima volta, sentisti che forse, nonostante tutto, tutto sarebbe andato bene.

Un legame inaspettato //Jaden HosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora