cap. 5 passato e presente

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"ci devi raccontare il tuo passato..."
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Irene's pov
è curioso come 6 parole possano mandare in tilt una persona.
Non ho mai raccontato a nessuno il mio passato, li ci abitano mostri che non voglio affrontare.
Resto così immobile con il caffè in mano a guardare il vuoto.
"non devi per forza. Fallo quando sarai pronta" la voce di plantino mi arriva ovattata. Alzo lo sguardo sui ragazzi.
Ce la posso fare....
"sono nata il 21 aprile del 2003, e da piccola sono sempre stata una ragazza bra
va, una sorta di angelo" inizio già con gli occhi lucidi.
"poi a 14 anni il mondo mi è crollato addosso, il perché non lo ho ancora capito, dopo anni. Ho iniziato ad avere attacchi di panico sempre più frequenti, sono arrivata ad averne anche più di uno al giorno. Stavo di merda, ma avevo deciso che avrei continuato a sorridere, perché la vita è fatta di alti e bassi no? Mi dicevo che sarebbe andato tutto a posto. Che ingenua, più gli anni passavano più peggioravo. Nell'anno dei 16 mi è stata scoperta..." continuo mentre una lacrima mi scende. Sento Francesco che mi stringe la mano "mi è stata scoperta una malformazione alle valvole del cuore. Quel giorno è finita la mia vita di prima. Ho fatto un'intervento che mi permetteva di continuare a vivere. Ma ho dovuto smettere tutto, ho dovuto smettere di danzare, che era l'unica ragione per cui mi alzavo al mattino. Vivevo ballando sempre. Da quel giorno ho dovuto smettere, 4ever. Ero persa, non sapevo cosa fare della mia vita. Tutti i miei progetti se ne erano andati a puttane nel giro di poche ore. Sdraiata sul lettino dell'ospedale mi è venuta l'idea. Avrei mostrato al mondo come stavo veramente. Sono tornata a tingermi i capelli, mi vestivo estremamente dark e mi spaccavo ogni sera. Questo mi ha portato ad essere esclusa, a perdere amici ma soprattuto la mia famiglia. Così o deciso di affittare un monolocale a Milano, tanto già lavoravo.poi sono entrata in brutte compagnie e più volte mi sono trovata estremamente vicino all'overdose. Nell'autunno del 2019 una sera in discoteca ho conosciuto" -respira, ce la puoi fare- mi dico ormai in lacrime "ho conosciuto Nicolò" dico con la voce rotta "all'inizio doveva essere solo una scopamicizia ma poi è diventato qualcosa di più, o almeno per me. Poco prima del primo lockdown è venuto a stare da me. Ero felice, finalmente avevo qualcuno che mi capiva, che mi accettava. Ma Nicolò non era la persona che avevo immaginato. Eravamo insieme 24h su 24 e lui ha incominciato a diventare violento e maschilista. Prima ha iniziato ad attaccarmi verbalmente. Io dopo un primo momento di confusione o incominciato a rispondergli a tono. Siamo andati avanti a scannarci per un po'. Poi quando è finito il lockdown e ho ricominciato a lavorare e lui ha incominciato a dirmi come vestirmi, a darmi della troia. Ma il punto più basso lo ha raggiunto una sera. Io dovevo uscire con le mie amiche, finalmente, dopo tanto tempo. Stavo per uscire quando lui si piazza davanti alla porta dicendomi che non andavo da nessuna parte. Io l'ho minacciato che lo avrei denunciato. e...." giro la testa verso plant che con uno sguardo mi incoraggia. -respira- "e lui mi ha inchiodato al muro. lui era forte e io no, mi ha quasi strozzato. Per fortuna avevo già inoltrato la chiamata alla polizia che proprio nel momento in cui stavo per lasciare questo mondo hanno fatto irruzione e lo hanno arrestato. Dopo quell'episodio sono tornati gli attacchi di ansia e panico. La mattina non mi alzavo. Ho smesso di fare tutto. A parte due cose, assumere droga e ascoltare la musica. Ed è stato allora che tra i suggeriti ho trovato e ascoltato per la prima volta ''summersad''. sono stata rapita, ascoltavo solo quella. Grazie a quella canzone sono riuscita a tornare a lavorare e a uscire di casa. poi l'uscita del disco ''sto nella Sad deluxe'' mi ha aiutato a tornare ad avere una vita sociale. Mi sentivo capita, avevo qualcuno vicino. Sapete, la mia canzone preferita è toxic, sono io, quando la ho sentita per la prima volta pensavo di essere impazzita e avervi raccontato la mia storia. E sono andata avanti così, costantemente in ansia e con la vostra musica a palla nelle orecchie. Era l'unica cosa a cui mi potevo aggrappare. Ho provato a tornare a casa dai miei ma anche li non mi sentivo capita. Ho resistito così fino a novembre dell'anno scorso. Dopo sono ricaduta nella droga e nell'alcol. Non riuscivo più a fare niente. Mi maledivo, mi dicevo che ero una fallita e che i miei avevano ragione a ripudiarmi. Mi sentivo inutile e una sera..." chiudo gli occhi e stringo più forte la mano a Francesco. "una sera ho preso una lametta e mi sono tagliata. Ho visto la morte in faccia, di nuovo, ma ormai la vedevo come un'amica di vecchia data. Mentre sentivo che stavo per lasciare il mondo ho chiamato la mia migliore amica per salutarla un'ultima volta sulle note di ''another day nella sad''. Se non fosse stato per lei ora non sarei qui. Appena ha ricevuto la mia chiamata è subito corsa da me e quando è entrata in casa e ha trovato tutto quel sangue ha chiamato un'ambulanza. E in ospedale mi hanno salvata per un pelo. Dopo questo sono stata dalla mia amica per un po'. Lei aveva paura che potessi rifarlo. Una volta guarita sono tornata nel mio monolocale e ho deciso di andare dalla mia famiglia e spiegare tutto quello che provavo. Ma loro non sono molto aperti di mente. Abbiamo litigato fortissimo. Loro mi dicevano che era colpa delle vostre canzoni se avevo fatto tutto quello che avevo fatto. E io ho lottato, vi ho difeso fino alla fine.
Ora a farmi compagnia c'era ''odio la sad'' . Per me vedervi a Sanremo è stata un'emozione unica! Ero fiera di voi. Quando avete annunciato le date del tour credo di essere stata la prima a comprare i biglietti. Sono andata avanti così per mesi aspettando il 7 settembre. Poi è arrivato. Fuori dai cancelli ho incontrato Francesco e mentre stavamo ridendo e io realizzavo il mio più grande sogno è arrivato il colpo finale. Mia madre mi ha scritto che non mi considera più sua figlia, che sono solo una troia ingrata e che mi ripudia. Sono andata in panico totale e se non fosse stato per Fra probabilmente sarei ancora la fuori a morire. Poi è successo tutto questo e....
e non trovo le parole per descriverlo. Sto come vivendo in una dimensione parallela. Non ci credo che sono qua a raccontarvi la mia stupida storia." dico alzando gli occhi per non scoppiare a piangere.
"hey, non è stupida, ne banale. È una storia e tutte le storie sono importanti" mi dice plant prendendomi il mento. "sei stata bravissima, io non ce l'avrei mai fatta a vivere una vita così" mi dice Fiks asciugandomi una lacrima. "tu sei speciale" mi dice theo prima di abbracciarmi. Subito anche le ragazze vengono ad abbracciarmi, poi è il turno di Enrico.
Mi giro per cercare Plant ma non lo trovo.
" è andato sul balcone" mi dice theo
mi incammino verso la terrazza.
"hey" dico io appoggiandomi alla ringhiera vicino a lui.
"sei fortissima" mi dice lui "io non ce l'avrei mai fatta" mi dice guardandomi negli occhi.
"anche tu sei una persona magnifica. Sei..
non trovo neanche le parole! Sei semplicemente tu" gli dico asciugandogli una lacrima che gli scivola sulla guancia.
"Irene" sussurra lui
"Francesco" dico io guardandolo negli occhi.
Lui si avvicina, mi sposta una ciocca di capelli e poi appoggia le sue labbra sulle mie.
Poco dopo lui allontana e mi guarda triste.
Io sorrido e mi tuffo sulle sue labbra.

Restiamo così a baciarci sul balcone. Io gioco con i suoi riccioli e lui con i miei capelli.
Quando ci stacchiamo mi dice
"sei la mia sadgirl?"
"Si, e tu sei il mio sad boy?" chiedo io
"yes" mi dice dandomi un bacio a stampo sulle labbra.
"rientriamo che se no ci scoprono" dico io rientrando in casa.
Subito Vivi e Francesca si avvicinano a me e io faccio segno che avrei raccontato dopo.
Loro ridono e tornano in cucina.
"direi che sei perfetta" mi dice theo
"chi se non tu?" chiede Fiks
"sei pronta?" mi dice Plantino avvicinandosi
"sono nata pronta" dico io al settimo cielo.
La giornata passa in fretta e molto presto mi trovo in camera di Francesco.
"dovremmo dirglielo" dico io. Lui annuisce.
"come?" chiedo sdraiandomi.
"non lo so" mi dice lui mettendosi di fianco a me
stiamo in silenzio a ragionare per un po
"ci sono" dice lui.
"sta sera, in un modo carino" mi dice
"tipo, gli chiediamo 'ragazzi ma voi lo sapete che' e ci baciamo?" mi dice
"no, deve essere naturale. Dobbiamo farlo intendere" dico io girandomi verso di lui.
Qualcuno bussa alla porta.
"tipo così?" chiede lui baciandomi mentre la porta si apre.
"ahhhhhhhh IO LO SAPEVO!LO SAPEVO" urla Vivi a Francesca super gasata.
Io arrossisco e guardo da un'altra parte.
Nella stanza c'è tutta la cricca riunita.
"ma come sono felice! Ora puoi considerarmi lo zio Fiks" mi dice il rosa venendo ad abbracciare prima me e poi Francesco. Appena Enrico si sposta vengo travolta, letteralmente, da theo.
"il nostro angelo" dice lui dandomi un bacio sulla guancia. Per poi travolgere anche plant con la sua euforia.
"vogliamo sentirlo" mi dice Francesca trascinandomi fuori dalla camera.
"cosa?" chiedo facendo la finta ingenua.
"lo sai benissimo cosa" mi dice Vivi
"eh va bene! me lo avevate detto!" dico io ridendo.
"dobbiamo festeggiare!" dice Fiks venendoci incontro.
"c'hai ragione!" dice Francesca.
"andiamo a cena fuori" dice theo
"nooo scontato" dice Vivi.
Mentre gli altri decidono dove andare a cenare io e plant ci guardiamo e sorridiamo.
"deciso! Si va al sushi" annuncia Vittoria.
"perfetto" diciamo io e plantino godendoci il momento....

*angolo autrice*
Ciaoooo!
Fatemi sapere come vi sembra!
E soprattutto quanto esplicita volete la storia! Ringrazio ale_sadgirl_ MAIRAPerodi scritturambigua per l'ispirazione e il supporto!
Non scordatevi una stellina e un commento!
Un bacio dalla vostra sadgirl
💙💖💚

l'angelo della SADDove le storie prendono vita. Scoprilo ora