Desideri

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Una volta che i due Prime lasciarono la sala del trono, Elizabeth batté le mani e da una porta posta presente all'interno di un muro uscirono una fila di i paggi entrarono in fila, portando vassoi argentati colmi di pietanze raffinate, preparate nelle cucine imperiali.

Sul tavolo vennero disposti piatti di ogni tipo: morbidi croissant dorati, imbottiti con creme dolci e confetture esotiche; formaggi stagionati provenienti dalle migliori fattorie del regno, accompagnati da uva fresca e noci. Vi erano anche carni affumicate, come il prosciutto di cervo e petto d'anatra, serviti con fette sottili di pane tostato. Uova strapazzate cremose, condite con erbe aromatiche, erano affiancate da ciotole di frutta fresca, tra cui fichi, melograni e frutti di bosco. Per chiudere, dolci soffici al miele e torte di mandorle completavano il banchetto.

Mentre gustavano le pietanze, William osservò sua figlia più giovane con un sorriso gentile. "Allora, Margaret," iniziò con voce profonda e affettuosa, "come procede il tuo addestramento?"

Elizabeth, elegante e composta, annuì mentre tagliava un pezzo di pane croccante. "Sì, sorella," aggiunse con un tocco di curiosità, "sei già arrivata alla metà del percorso, no?"

Margaret, dopo aver assaporato un boccone di uova, sorrise con entusiasmo. "L'addestramento procede bene," rispose, pulendosi il viso con il tovagliolo. "Abbiamo giornate intense, tra lezioni teoriche al mattino e sessioni fisiche al pomeriggio. Ma quello che aspetto con più ansia è la Cerimonia del Cerchio."

Elizabeth incrociò le mani sul tavolo, incuriosita.

"Ah, la Cerimonia del Cerchio," ripeté. "Dove la magia deciderà il destino di ciascun cadetto. Sei nervosa per quel momento?"

Margaret scosse la testa, determinata. "Non nervosa... piuttosto impaziente. Non vedo l'ora di scoprire dove sarò assegnata. Il mio desiderio è unirmi al Corpo della Spada, ed entrare nella Legione Aquile Reali per esplorare il mondo, andare oltre i confini del regno."

William sorrise, sorseggiando un calice di vino speziato.

"La legione Aquile Reali del Corpo della Spada," ripeté. "Un corpo d'élite, molto selettivo. Dovrai dimostrare grande tenacia e coraggio. Ma non ho dubbi che tu sia all'altezza."

Margaret abbassò lo sguardo per un attimo, riflettendo sulle parole del padre.

"Sì, so che sarà una sfida," disse con calma, "ma sento che è ciò che desidero. Voglio vedere il mondo con i miei occhi, andare in terre lontane, imparare cose nuove e, soprattutto, mettere alla prova le mie capacità. Sentire il vento sulla mia pelle mentre cavalco verso l'ignoto."

Elizabeth sorrise, divertita dall'entusiasmo di sua sorella.

"Hai sempre avuto quella scintilla dentro di te, Margaret," disse con un tono affettuoso.

"Ma ricorda, con grandi sogni arrivano anche grandi responsabilità. Il Corpo della Spada non è per i deboli di cuore."

"Nemmeno liberare una regione a soli 19 anni è una cosa da deboli di cuore." rispose Margaret, decisa, mentre finiva il suo piatto.
"Ma sono pronta. Mi sento viva quando metto alla prova me stessa e i miei limiti. E non vedo l'ora di vedere cosa mi riserva il futuro."

William annuì solennemente. "Sei figlia di un impero forte, Margaret, ma anche di una terra vasta e piena di misteri. Che tu possa portare onore al nostro nome, ovunque il vento ti conduca."

Margaret sollevò il calice, brindando con uno sguardo pieno di determinazione e speranza verso ciò che il destino le riservava.

Fuori dalla sala, John e Caesar guardarono il cortile, osservando il movimento dei domestici e dei soldati. Caesar incrociò le braccia, pensieroso:

The mitrhil's Saga - Il profeta delle sabbie e la veggente delle AcqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora