Lo scontro era appena terminato quando il terreno sotto i piedi di John tremò leggermente, una vibrazione che percorse l'arena come un battito improvviso.
Margaret si voltò verso di lui, sorpresa, ma John non perse tempo.
L'esperienza lo aveva abituato a riconoscere l'inquietudine della terra. Era solo una leggera scossa, ma la sensazione che lo attraversava gli diceva che c'era qualcosa di molto più grave in atto.
Infatti attorno al cortile interno, i cristalli delle finestre tintinnavano, gli infissi vibravano lievemente, e l'aria si caricava di una tensione palpabile. John sapeva che la scossa doveva essere stata avvertita anche nel resto della capitale, forse oltre.
Con uno sguardo rapido a Margaret, disse solo: "Seguimi."
Poi si diresse verso la piazza d'armi dove lentamente si stavano radunando gli ospiti del ricevimento e i cadetti dell'accademia.
Le conversazioni erano concitate, gli sguardi preoccupati. Molti cercavano risposte, ma John aveva una missione urgente: raggiungere l'imperatrice Elizabeth.
Mentre si dirigeva verso l'area dove vedeva riunirsi i membri del consiglio una mano lo fermò per un momento: era Silvana. I suoi occhi, sempre calmi, erano ora pieni di preoccupazione. "John, cosa sta succedendo?"
"Sembra una scossa leggera, ma temo che sia più grave di quanto sembri, fai adunare tutti i cadetti, anche i neo assegnati ai tre corpi, falli allineare e attendere." poi le sorrise: "Temo che avremo bisogno di agire subito."
Arrivò finalmente al gruppo di autorità dove trovò Elizabeth, l'aria era elettrica di tensione, i ministri avevano srotolato una serie di mappe su dei tavolini da campo illuminati da delle lampade, mentre due divinatori parlavano attraverso gli specchi con delle persone che John non riconobbe, in piedi di fianco al Ministro della Difesa c'era Elizabeth, l'imperatrice, nonostante l'agitazione che la circondava manteneva la sua tipica compostezza. Quando vide John, il suo viso si distese un poco, ma le sue parole furono gravi.
"John, abbiamo ricevuto un rapporto da un divinatore. La scossa che abbiamo sentito è solo una piccola parte di ciò che sta succedendo. Le zone costiere sono state colpite da un terremoto molto più forte, e subito dopo da un maremoto. Le acque stanno devastando intere città, villaggi. La situazione è critica."
John si irrigidì. Le parole di Elizabeth confermavano i suoi sospetti, ma la gravità del maremoto aggiungeva un senso d'urgenza ancora maggiore. Prima che potesse rispondere, Elizabeth fissò i membri del consiglio riuniti attorno a lei e continuò: "Vista la gravità della situazione, visto il tempo che noi impiegheremo a mobilitare le nostre forze, come imperatrice, richiedo formalmente l'aiuto dei PRIME per gestire assieme a noi questa emergenza. Abbiamo bisogno di coordinare i soccorsi immediatamente."
John annuì, determinato. "Visto l'urgenza accolgo la vostra richiesta, muoverò subito le forze PRIME disponibili nel territorio e supporteremo le squadre di soccorso già presenti nelle zone colpite."
"Grazie, John," rispose Elizabeth con gratitudine. "Ora va, ogni minuto è cruciale."
John annuì e si volse verso i comandanti dei Cremisi, che erano già accorsi intorno a lui. Il suo sguardo era deciso, la sua voce autoritaria:
"L'intero reggimento si diriga immediatamente all'aerodromo centrale. Dovete essere pronti a partire entro due ore. Utilizzeremo i dirigibili e fin dove possible i treni. Avvisate Primerose della richiesta dell'Imperatrice di Antares Elizabeth Mc Irwin, richiamate coloro che sono in permesso, tutti pronti con equipaggiamento completo, la partenza sarà immediata."
I comandanti annuirono senza esitazione, riconoscendo l'urgenza della situazione. John sapeva che ogni minuto perso poteva costare vite nelle regioni colpite dal disastro naturale.
Nel frattempo, Silvana stava già prendendo il comando dell'altra parte dell'operazione. Con una voce ferma e risoluta, convocò tutti i neo promossi del secondo anno della Gendarmeria.
I giovani soldati, che avevano appena superato la cerimonia del cerchio, ora dovevano affrontare una realtà ben diversa. " Soldati, vista la situazione d'emergenza, sarete immediatamente schierati assieme alle forze di soccorso. Andate a prepararvi. Partirete con i treni a vapore o con i dirigibili, a seconda della disponibilità." La sua voce non tremava, ma dentro di sé Silvana sentiva la pressione del momento, sapendo che quei cadetti avrebbero visto il loro primo vero incarico in condizioni estreme.
Elizabeth, da parte sua, si preparava a tornare al palazzo imperiale per affrontare la crisi da un punto di vista politico. "Devo parlare con i ministri e sentire i governatori delle regioni, valutare i danni, aspettare i rapporti, coordinare le squadre." disse, determinata a fare il suo dovere come imperatrice.
Ma prima che potesse allontanarsi, suo padre William, le mise una mano sul braccio per fermarla.
"Figlia mia, il tuo posto non è dietro una scrivania in questo momento," disse con voce calma ma ferma.
"Il posto di una leader è tra i soccorritori. Io mi occuperò delle questioni burocratiche e organizzerò i rinforzi. Lascia fare a me, so come si fa. Tu devi essere là, con il tuo popolo, tra coloro che hanno bisogno di guida e sostegno."
Elizabeth lo fissò per un momento, sorpresa dalla sua decisione, ma subito capì che aveva ragione.
Lei era una combattente, e la sua presenza avrebbe dato coraggio a chi ne aveva più bisogno. Con un cenno deciso, annuì. "Hai ragione, padre. Andrò con i soccorritori. Il popolo ha bisogno di vedermi lì."
William sorrise leggermente, il suo volto serio ma pieno di orgoglio. "Sarai dove devi essere. E io sarò qui a fare in modo che tutto il resto proceda come deve."
John osservò la scena per un attimo, sentendo il peso della responsabilità che gravava su tutti loro, ma una nuova sicurezza nacque in lui nel vedere come ognuno stesse prendendo il proprio posto in questa crisi sopratutto Elizabeth, imperatrice e amica, pronta ad andare al fronte dell'emergenza e si ripromise che le avrebbe coperto le spalle.
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The mitrhil's Saga - Il profeta delle sabbie e la veggente delle Acque
FantasySono passati otto anni dalla battaglia dell'Aldertag e dalla firma del trattato di pace, Elizabeth è salita al trono e tra le numerose riforme che ha fatto ha anche riorganizzato l'esercito e ha organizzato anche una nuova gendarmeria divisa in tre...