Quando il ricevimento giunse a termine, mentre le luci soffuse delle candele e dei lampadari indicavano la via agli ospiti che cominciavano a salutarsi e a congedarsi uno ad uno.
Caesar, Silvana e Margaret si avvicinarono a John, che era in piedi accanto a Elizabeth.
"Vostra Maestà, per noi è giunta l'ora di tornare all'Accademia," disse Caesar con la sua voce profonda e decisa. "Domani ci aspetta una lunga giornata di preparativi per la cerimonia del cerchio."
Silvana, al suo fianco, fece un piccolo inchino a Elizabeth. "Siamo stati onorati di essere qui questa sera, vostra maestà, ma l'accademia ci chiama" esclamò con un sorriso rispettoso.
Elizabeth, sempre attenta, scrutò per un attimo i volti di ciascuno.
"Se vostra Maestà lo consente, io andrò con loro."
Affermò John con un sorriso, a quelle parole Elizabeth fissò incuriosita John:
"Come mai devi andare anche tu all'accademia?"
John incrociò lo sguardo di Elizabeth, consapevole del suo tono sospettoso. Rimase calmo e le rispose con un sorriso misurato.
"Sì, mia signora. Essendo uno degli istruttori dell'accademia, devo occuparmi di alcuni dettagli organizzativi per la cerimonia del cerchio. Ci sono questioni burocratiche da risolvere, documenti da firmare, ispezioni da condurre. Sai, le solite noiose formalità," aggiunse con una leggera risata, cercando di minimizzare.
Elizabeth lo fissò per un istante, leggermente scettica. Conosceva troppo bene John per non notare quando stava cercando di nascondere qualcosa. Tuttavia, decise di non insistere, nonostante il suo istinto le dicesse il contrario.
"Burocrazia, eh?" disse con una punta di ironia. "Spero che non ti stancherai troppo con tutte queste ispezioni."
John mantenne il sorriso, cercando di non far trasparire la tensione che sentiva dentro. "Farò del mio meglio per non annoiarmi troppo, mia signora. Ma ti assicuro che tutto è sotto controllo."
Elizabeth sospirò, apparentemente convinta, anche se dentro di sé rimaneva una leggera ombra di dubbio.
"Va bene, John. Mi fido di te, come sempre. Ma cerca di non esagerare con i tuoi impegni. Domani sarà una giornata importante anche per me."
John fece un inchino profondo. "Non temete, vostra maestà. Sarò pronto a rientrare non appena tutto sarà sistemato."
Con un ultimo sguardo sospettoso, Elizabeth annuì e li congedò.
"Allora buona notte. Ci vediamo domani."
Caesar, Balduinus e Silvana si inchinarono a loro volta e seguirono John verso l'uscita. Una volta fuori, John si concesse un respiro profondo.
"Non è stato facile," mormorò a Caesar.
"Ha mentito piuttosto bene, Augustus." commentò Caesar ironico.
John scosse la testa. "Non mi piace doverle nascondere certe cose, ma in questo momento è meglio che non sappia tutto. C'è troppo in gioco."
Silvana, camminando al suo fianco lo guardò con un'espressione comprensiva.
"Hai fatto quello che dovevi fare. Quando sarà il momento, Elizabeth saprà la verità. Ma per ora... dobbiamo concentrarci sulla cerimonia del cerchio e su tutto ciò che ci aspetta."
Una volta arrivati in accademia, John, Caesar e Silvana si congedarono da Margaret, che si ritirò per la notte, e si diressero verso lo studio privato di Silvana. La tensione era palpabile, tutti sapevano che qualcosa di importante stava per essere discusso. Al loro arrivo, trovarono Balduinus già presente, seduto con calma, la sua maschera d'argento rifletteva la fioca luce della stanza.
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The mitrhil's Saga - Il profeta delle sabbie e la veggente delle Acque
FantasySono passati otto anni dalla battaglia dell'Aldertag e dalla firma del trattato di pace, Elizabeth è salita al trono e tra le numerose riforme che ha fatto ha anche riorganizzato l'esercito e ha organizzato anche una nuova gendarmeria divisa in tre...