Capitolo 16: I Giudizi

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Scritto: 28 sett 2024

Taehyung

Vedo i visi dei miei genitori guardarsi intorno impauriti.
Vengono posizionati al centro, mentre i loro sguardi vanno da Jungkook a Jimin per poi fermarsi su me.

"Taehyung!"

"Taehyung!"

Stavano per correre da me quando la voce di Jimin li ha fermati.

"Non potete. Siete qua per essere giudicati. Ho capito che volete abbracciarlo ma adesso dobbiamo capire se andrete nel paradiso o in inferno. Quindi vi chiedo di ritornare al vostro"
"Puoi essere più carino?" gli sussurro, avvicinandomi a lui.

"In altri casi avrei urlato"

Mi rimetto composto sul trono e iniziamo il processo.

"Allora ragazzi avete già abbastanza informazioni su loro o vi devo illuminare?"

Io annuisco e mi giro verso Jungkook, poi rivolge il suo sguardo su Jimin.

"Vorrei sapere se hanno combinato qualche reato"

"Noi non abbiamo causato nessun reato!" mio padre cerca di difendersi, però chiude subito la sua bocca alla reazione del diavolo: il suo sguardo minaccioso seguito da un tuono.

"Stavo dicendo... non hanno combinato qualcosa di così tanto brutto, per esempio sono andati più e più volte in discoteca, fumano e certe volte lasciano a casa loro figlio per andare in delle feste"
"Mh, interessante. Invece le buoni azione"
"Hanno cresciuto loro figlio con la fatica che ci mettevano nel lavoro. Certe volte, con i soldi che hanno vinto dai giochi d'azzardo, hanno aiutato i più bisognosi"

"Mh, anche qui interessante" si gira verso di me "Cosa dice il mio collega?"

Mi volto verso le anime che stanno aspettando la mia risposta.

"Paradiso"

"E paradiso sia" lo guardo e mi fa un sorriso.

"Allora è deciso: potete salire"

Dopo che i miei genitori se ne sono andati mi giro verso il mio rivale.

"Grazie Jk!"

Mi rivolge il suo sorriso.

"Non è niente"
Sto iniziando ad apprezzarlo.

Non è del tutto cattivo.

Mi chiedo però perché i suoi genitori siano nell'inferno.

Non mi accorgo che sono rimasto a guardarlo troppo fino a quando Jimin non mi richiama con un colpo di tosse per attirare la nostra attenzione.

"Abbiamo un' ultima persona da giudicare"

"Ok"

Aspettiamo qualche minuto quando vedo entrare Nam con la testa bassa.

"Nam! Che ci fai qui?!"

Alza lo sguardo verso di me, deve avere riconosciuto la mia voce.

"Tae?"

Si gira verso gli altri due e con gli occhi spalancati riconosce anche gli altri due.

"Chim! Jk!"

Io e il mio collega ci giriamo verso il nostro capo.

"Cosa gli è successo?" gli chiediamo in contemporanea.

"Quello che è successo ai altri"

Fa una pausa e continua.

"Allora ragazzi, volete sapere alcune informazione o sapete dove mandarlo?"

"Paradiso"

"Nam ci vediamo dopo di su"

Annuisce con un sorriso debole e vediamo la sua sfocata andare verso l'alto.

"Abbiamo finito" 

Ci alziamo e vediamo Jungkook teletrasportarsi.

"Jimin posso chiederti delle cose?"

"Certo"

Arrivati al suo palazzo andiamo in salotto e ci prendiamo un caffè.

"Chi è Asteroth?"

"E' il demone che prima era al posto di Jungkook"
"E cosa gli è successo? Come ha fatto a perdere il posto?"

"Ha fatto cose che non avrebbe dovuto, per esempio ha avuto delle preferenze, ha tolto delle torture a certe persone e aumentate ad altre.

Lo tolto dalla posizione e trovato un altro demone"
"E poi cosa è successo?"

"Asteroth non voleva cedere il posto quindi ha cercato di sottrarlo a Jungkook.

Alla fine il più giovane ha vinto, però ha riportato un sacco di ferite e non si è svegliato per due settimane"

Rimaniamo per un po' in silenzio.

Poi ricomincio con le mie domande.
"Perché ha ucciso Nam e i miei genitori, e va be' anche quel delinquente?"

"Non lo so ancora...

Tutti e 4 hanno in comune che sono collegati a te"
Rimaniamo altri minuti in silenzio quando poi mi illumino.

"Ma quindi io potrò parlare tutto il giorno con i miei genitori?"

"Ovvio. Si vede che sei un angelo, pensi sempre in positivo"

"Ma i genitori di Jungkook? Perché sono all'inferno?"

"Oltre ad aver commesso un sacco di reati... l'hanno abbandonato"

"In che senso?"

"Nel senso che lo hanno lasciato per strada dopo 2 anni dalla sua nascita"

"E come ha reagito Jungkook alla loro morte?"

"Non ha reagito. Era troppo piccolo, non si ricorda di loro. Non sa nemmeno che sono all'inferno in questo momento"

"Quando sono morti?"

"Mh... credo 649 anni fa. Jungkook aveva 16 anni"

"E' diventato un diavolo a 16 anni?"

"Lo è sempre stato. Dovevo solo trovarlo, ed è stato facile"

Lo incito a parlare.

"Stava cercando di far suicidare una persona"

Resto qualche secondo a capire il senso della sua frase.

"SUICIDARE?!"

"Shh! Ti potrà sentire! Comunque si.

Al tempo facevo anche il tuo lavoro, ed era stancante quindi ho deciso di assumerti"

"Se tu adesso hai 28 anni Jungkook quanti ne ha"
Si mette a ridere, e continuo a guardarlo con uno sguardo confuso.
"Che c'è?"

"HAHaha ma ti prego, avrò passato i 1000 anni da un bel po'. Ora che ci penso quanti anni ho? 1020?"
"COSA!"

"E Jungkook sta per farne 665"

"665!!"

"Il 666esimo compleanno è più importante"

"666! Il numero del diavolo! E il tuo?"
"2222"

"Wow hai ancora molto da aspettare"

"Come ho aspettato 1020 anni riuscirò ad aspettarne altri 1202"

Finiamo i nostri caffè mentre parliamo del suo passato e di quello di Jungkook.

"...Tae, hai del lavoro da fare la sopra"
"Sissignore!"

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Parole: 795

E Se Due Rivali Si Innamorassero?- Taekook-Yoonmin-Namjin √CompletoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora