9 Settembre '24, Ottawa Canada

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Ciao nerd,
come stai?
Non ti aspettavi una mia lettera, vero?

Se mi sforzo con la mente, adesso ti posso persino immaginare. La carta ben stretta in pugno, gli occhi sgranati di stupore e la mano che corre tremante ad aggrapparsi alla maglietta, vicino all'altezza del tuo candido cuore.

Beh, non morirmi adesso, proprio no. Altrimenti come faranno tutte quelle stupide comparse, a osannarti come se fossi il nuovo Dio appena sceso in terra.

Ti piace il tuo lavoro da insegnante? Ti annoia? Ti manca fare l'eroe?

Merda, che domande idiote! Scrivere una lettera... cazzo, non fa proprio per me.
Penso quindi, che sia meglio evitare di dilungarmi in inutili cazzate senza senso, e cercare piuttosto di venire subito al punto che mi ha portato a commettere questa enorme stronzata.

Io... non pensavo che sarebbe successo, ma invece è andata proprio così.
Non credevo che avrei preso subito la palla al balzo, senza neppure parlartene prima, e sarei andato a lavorare all'estero.

Tu mi ripetevi sempre che sono una persona di vedute ristrette, che non sò godermi la vita... che non mi sono mai amato abbastanza.
In realtà forse l'ultima frase l'hai sempre mascherata un pochino. Credo che tentassi di dirmi che non ti ho mai amato abbastanza.
I giorni sono passati così velocemente, che io... non penso di ricordare più molto bene le parole esatte.

Probabilmente questo tuo continuo punzecchiarmi, mi ha portato a fare quello che ho fatto.
A non dirti nulla, a fare le valigie e a partire.

Desideravo qualcosina da te...? Si. Probabilmente si.
Certo, non avrei voluto pianti isterici o gesti spettacolari, ma almeno una tua cazzo di chiamata me l'aspettavo!
Anche soltanto un misero messaggino in cui mi facessi capire che gli ultimi mesi passati insieme, a scoprirci come coppia, fossero valsi qualcosa per te.
E invece niente... il nulla.

Beh, ti ho scritto principalmente per questo. Per comunicarti che sto bene.
Che probabilmente non te ne frega un cazzo, ma sto veramente bene.
E sto vivendo, come tu mi hai sempre detto di fare.

Indiscutibilmente sono triste e lontano da te, ma sto vivendo comunque.
E in minima parte, un grazie te lo sei meritato.
Quindi...
Stammi bene, Deku.
Ci rivedremo un domani, quando tornerò a casa.

Nel frattempo, abbi cura di te.
Katsuki.

FuyōseiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora