22 Ottobre '24, Ottawa Canada

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Ciao Izuku,
lo sapevo che lo avresti detto. Stavo solamente aspettando il momento giusto in cui quelle parole sarebbero uscite. E come mi immaginavo... beh, è arrivato.

Sei fin troppo decifrabile per i miei standard. Anche se lo ammetto... mi aspettavo lo tirassi in ballo prima.
Eijiro. Sei ancora geloso di lui? Ti posso assicurare che non ha mai provato a intrufolarsi nelle mie mutande.
Il tuo migliore amico invece si, e avrei scommesso, vincendo, che lo avrebbe fatto nel preciso istante in cui io me ne fossi andato. Tutto fin troppo lineare... come la mia fottuta paura che tu ci saresti cascato subito.

Hai così tanta fame d'amore da appoggiarti alla prima persona, che pensi, ti possa donare qualcosa?

Cristo santo, nerd! Quando abbiamo iniziato a uscire insieme le conoscevi benissimo le mie difficoltà a rapportarmi con gli altri! Vuoi che ti chieda cosa stai facendo, pur non fregandomene un cazzo? Vuoi che mi interessi maggiormente?
Bene. Allora lo faccio.

Izuku, come stai?

Ti senti a posto, ora? Ho eseguito il compitino d'obbligo per essere considerato degno di parlare con te?

Diavolo! Non hai mai pensato che aspettarti ogni sera, cucinarti il katsudon che ti piace tanto, prepararti la vasca e guardarti rapito, come se fossi il quadro più bello esistente al mondo, non volesse dire pur senza parole, la stessa identica cosa?

Mi volevi diverso? Beh, ti svelo un segreto.
Io sono uno stronzo!
I miei vaffanculo che gridavo a tutti, un giorno si e uno pure, sono sempre stati così tanto fraintendibili?

Eppure con il tempo sono cambiato! Mi sono placato, e l'ho fatto soltanto per te! Non per Eijiro.
Ecco, su di lui vorrei aprire una breve parentesi. Non so se ti interessa saperlo, ma noi due non parliamo mai di "noi".
Lo vede che sto male, ma rispetta i miei tempi, come poi del resto ha sempre fatto. E' la mia spalla nella vita e in battaglia.
Lui è importante per me, è stato il mio primo vero amico.

Ma il mio unico amore sei stato sempre e solamente tu.

Nelle tue righe leggo tantissima... anzi no, troppa rabbia. Non posso crederci che mi hai anche recriminato di non aver mai fatto il passivo. Anche questo ti brucia? Di non avermi messo sotto?
Meh, Izuku, se ti serve saperlo, se pensi che ti faccia stare meglio, ohhhh... lo hai fatto. Lo hai fatto in ogni giorno della nostra relazione in cui non mi sono mai sentito alla tua altezza.

Avevi veramente bisogno che te lo dicessi?
Ancora non l'hai capito che l'unica cosa che pensavo avesse valore nella mia vita, eri soltanto tu?

Ho sbagliato ad andarmene senza prima spiegare, ma ho creduto fosse quello che tu volevi.
E anche se non l'ho fatto a parole, io in qualche modo ho cercato di fartelo capire.

Ricordi l'ultima sera insieme? Ti ho detto mille volte che ti amavo. Ti ho chiesto se mi avresti aspettato, e tu mi hai risposto che lo avresti fatto per tutta la tua intera vita.
Sforzati, e libera la mente dai pensieri inutili.

Ora lo rammenti? Ridevamo, tu mi prendevi in giro per questi discorsi strani e sconclusionati che continuavo a farti. Eravamo stesi sul letto, sopra alle lenzuola sfatte. Tu eri nudo e giocherellavi con un dito tra i miei capelli. Io invece non riuscivo a distogliere lo sguardo dal tuo viso.
Volevo imprimermi nella mente, tutte le disposizioni delle tue efelidi, per poi ricomporle, quando sarei stato lontano, con le dita sulla mia pelle.

Ti volevo ieri, ti voglio adesso e ti vorrò domani.
Ma se non sei più disposto ad aspettare, ho bisogno che tu me lo dica chiaramente.

Sempre tuo,
Katsuki.

P.s.
Sul discorso di Todoroki ho intenzione di ritornarci. Non lo ritengo finito qui. Ma non voglio dargli più importanza di quello che dovrebbe avere. Stiamo parlando di "noi". E nonostante lui sia forte, e abbia dalla sua parte più di una qualità, rimarrà nel tuo cuore sempre e comunque dietro a me.

FuyōseiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora