⚠️⚠️⚠️ ATTENZIONE:
Questo capitolo contiene scene esplicite ma, sopratutto, abuso esplicito di minore.
Se sei sensibile, non continuare con la lettura.
Greta. ⚠️⚠️⚠️Rientrando in casa, con ancora addosso lo sguardo da seduttore che Scott mi aveva piantato addosso, cercai di ignorare il vortice che sentivo nello stomaco.
Andare a letto con lui?
Mi ero sentita accesa per qualche istante ma poi, ragionando a mente fredda, avevo rimproverato i miei pensieri per essersi concessi immaginazioni sporche e che non avevano senso di esistere.
Io non sarei mai andata a letto con Scott.
E continuavo a ripeterlo ad ogni passo che mi avvicinava alla porta d'ingresso. Quando entrai, speranzosa di trovare i miei zii in un'altra stanza che non fosse il salotto, il mio cuore si bloccò all'istante nel trovarli entrambi seduti sul divano.
Zia Cinthia si precipitò verso di me con aria preoccupata:«Leah, perché sei tutta bagnata?» Chiese toccandomi i capelli ancora umidi.
«Sei stato tu?» Zio Joe si alzò di scatto dalla sua poltrona e a lunghe falcate si avvicinò a Scott che stava ignorando il suo sguardo infuocato:«Che cosa cazzo le hai fatto?» Ringhiò.
Scott non batté ciglio, era immobile come una pietra, mi faceva paura quella sua totale calma.
«Rimarresti deluso se ti dicessi che io non ho fatto un bel niente?» Il suo tono era quasi sarcastico.
«Ti ho detto che non devi avvicinarti a Leah», ma zio Joe si fece ancora più rabbioso.
Per qualche attimo, che stava sembrandomi lungo secoli, avevo visto quell'uomo in quella reazione. Colui che avrei dovuto ritenere un padre aveva lo stesso sguardo feroce che zio Joe aveva appena assunto contro Scott.
Mi stava facendo male.
«Ti prego zio, adesso smettila», fu l'istinto a farmi parlare e se avessi potuto, me ne sarei stata volentieri in silenzio:«Non sono una bambina, so badare a me stessa. E non hai bisogno di obbligare nessuno a starmi lontano, so farlo benissimo da sola».
Zio, come Scott, avevano puntato gli occhi verso la mia direzione. Ero bagnata, stanca, e con il vestitino che ancora scopriva senza velo tutta la mia nudità. Lo avevo capito dal modo peccaminoso con cui il suo sguardo aveva giocato sul mio corpo senza nasconderlo troppo.
Zia Cinthia mi cinse le spalle:«Leah ha ragione», si voltò a guardarmi:«Vai a fare una doccia calda e cambiati, ti verrà un accidente».
Lo scrosciare dell'acqua calda sulla mi pelle, mi aveva dato sensazioni che non ero sicura di poter mai raccontare.
Avevo chiuso gli occhi e avevo ripetuto nella mente la frase che Scott mi aveva detto in macchina, e non capivo il motivo, ma in quel momento avevo lasciato che le mie mani iniziassero lente e incontrollate a sfiorare tutti i punti più sensibili di me.
Le sue non lo avrebbero fatto, non glielo avrei permesso, eppure quando stavo toccando il mio seno, quasi ci avevo sperato.
Un gemito soffocato uscì dalla mia bocca quando ero finita per darmi un leggero piacere, fermato bruscamente dal rumore della porta che si apriva.
Mi ridestai, sentendo il cuore in gola. Il vetro appannato del boxe doccia stava disegnando una sagoma sfocata in avvicinamento.
Indietreggiai poggiandomi con la schiena contro il muro, riuscivo a vedere il suo corpo nudo e il suo braccio allungarsi verso di me.

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Leah
Romance⚠️ STORIA CONTENENTE DEI TW ⚠️ Il passato violento di Leah continua a ricordarle quanto sia difficile crescere nello stesso ambiente in cui tutto è cominciato. Le urla terrorizzate di sua madre difronte un uomo spietato che si costringe a chiamare "...