Capitolo 7-You're just a stranger i know everything about

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Aubrey

La festa si sarebbe tenuta tra esattamente 4 ore e 7 minuti e io ero ancora in biblioteca senza avere la minima idea su cosa avrei indossato.

"Che ne dici della gonna argentata con le pallette e un top nero?"

"Tess è una festa in casa, non stiamo andando in discoteca" sbuffai e lei rispose con un'occhiataccia.

"Stai bocciando tutte le mie opzioni" disse mettendo il broncio.

"Le tue opzioni non mi piacciono" ribattei a testa alta.

"Va bene signorina ho mille cose nell'armadio ma non so cosa mettere perché sento che stasera sarà la serata giusta" disse Tess ad alta voce facendo girare alcune teste dei presenti in biblioteca.

"Shhhh" arossii "devi smetterla di darmi nomignoli"

"Mai" rispose sogghignando.

"E comunque non puoi usare le cose che ho detto in mensa contro di me"

"E chi lo dice?"

"Il buonsenso?"

Tess si lanciò in una risata fragorosa.

"Io e il buonsenso non viaggiamo sulla stessa linea. Sorrisi a quell'affermazione.

"Stasera vieni a preparati a casa mia?" le chiesi.

"In realtà no, mia madre vuole che stia un po' con lei. Dice che sono sempre via e ha fatto tutto un discorso su come non le dedichi più tempo come quando ero più piccola. Ho dovuto supplicarla per venire alla festa, non so davvero come abbia fatto a convincerla. Dovevi vedere com'erano lucidi i suoi occhi, mi sentivo così in colpa."

"Oh va bene" le risposi un po' amareggiata. Non la biasimavo, io avrei sicuramente fatto lo stesso al posto suo ma sentivo che senza di lei prepararmi sarebbe stato diverso.

IN mensa avevo spiegato a Tess e a Gracie che pensavo che Jack quella sera avrebbe potuto baciarmi e volevo essere impeccabile. Ma capivo la mia migliore amica ed ero orgogliosa di lei per il cuore grande che possedeva.

Non se ne accorgeva neanche ma era una persona così buona e gentile da far venire il voltastomaco. Non sempre ovviamente, doveva trovare le persone giuste a cui tenere affettivamente. Ma se quest'ultime avevano bisogno di aiuto lei c'era. Sapeva essere divertente ma anche molto seria nei momenti giusti e questo la rendeva speciale.

"Dai non fare così, Gracie sarà con te". A quell'immagine una sensazione strana si insidiò in me.

"Non so Tess" dissi sentendo la mia faccia contrarsi in una smorfia di sua spontanea volontà, volevo spiegarle i miei problemi ma qualcosa dentro di me sapeva che non era chiaro neanche a me cosa provassi. E in cuor mio avevo paura che se mi fossi esposta lei avrebbe difeso lei.

"Aubrey so cosa senti nei suoi confronti, ho ascoltato ogni tua parola e ogni tua preoccupazione e penso che dovresti darle una possibilità. So che può suonarti strano sentirtelo dire dalla persona che ti sta affianco ormai da anni ma questo non è un tradimento Abby. Guarda tua cugina. Anzi no, non soffermarti a guardarla, osservala. È tornata nella sua città natale dopo 12 anni senza amici e si vede che in quella ragazza c'è qualcosa che non va. Ha bisogno di te Aubrey. Aiutarla non vuol dire mettere i tuoi sentimenti al secondo posto ma provare ad analizzarli e capire se tutto ciò che succede è una tua percezione o è reale perché anche se lei è tornata io non ho mai sfiorato il pensiero di abbandonarti e sostituirti con lei. Non è la versione migliore di te, siete completamente diverse ed è questo che vi rende uniche. Una possibilità. È l'unica cosa che ti chiedo. E se non vuoi farlo per lei e nemmeno per me fallo per te stessa. Perché meriti di sapere se è davvero la persona che credi che sia o è solo una ragazza come le altre che vuole starti vicino."

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